Era ormai estate piena e la brezza calda che passava tra i fiori intingeva l'aria di delicate e profumate fragranze. La data delle nozze era ormai vicinissima ed il dott. Bulla, quel pomeriggio, invitò Matteo a recarsi in clinica perché aveva un'importante comunicazione da fargli. Quello stesso giorno il giovane trovò ad attenderlo il Direttore Sanitario il quale gli presentò il contratto di assunzione che lo avrebbe fatto diventare un medico della clinica a tutti gli effetti. Purtroppo nel suo discorso, il Direttore, dichiarò che la sua scelta era dettata non solo da meriti professionali, che il ragazzo evidentemente aveva, ma anche da condizioni personali, specificando e sottolineando che era stato esplicitamente il Primario a chiedere che Matteo fosse inserito direttamente nel suo staff.
<Matteo, in questi mesi ti sei dimostrato veramente un medico in gamba nonostante la tua giovane età e la poca esperienza. Ernesto ti ha voluto con molta convinzione ed io mi fido del suo giudizio per cui non ho motivo per contrastare questa sua scelta. Spero che ti troverai bene a lavorare con tutti noi.>
<Grazie signore, sono certo che sarà come stare in famiglia.>
Poi rivolgendosi al padre di Lucia, gli disse:
<Dott. Bulla non so cosa dire, non credevo che lei mi considerasse all'altezza di lavorare al suo fianco.>
<Figliolo! Sei un ragazzo coscienzioso e volenteroso, ho bisogno di uomini come te e poi tra poco sposerai mia figlia, consideralo, se vuoi, come un regalo di matrimonio.>
Detta quella frase Ernesto abbracciò Matteo e poi si mise a ridere, lasciandolo stupefatto, poiché immediatamente si rese conto che le parole appena pronunciata da quell'uomo si prestavano ad una doppia interpretazione, erano come una lama a doppio taglio. Anche se aveva appena realizzato uno dei suoi sogni, un piccolo passo per sperare un giorno di diventare a sua volta primario, il suo volto si incupì all'improvviso e non riusciva ad essere soddisfatto o a provare gioia e felicità. Si sentiva nuovamente in trappola. Quale scusa avrebbe potuto inventare ora per non sposare Lucia? Come avrebbe mai potuto spiegare ad Annamaria quanto successo? e soprattutto... Come avrebbe reagito lei?
Quella stessa sera, quando Annamaria lasciò il palazzo per andare da sua madre Matteo la seguì, la fece entrare in auto ed insieme si recarono verso la marina di Catanzaro. Per tutto il tragitto, lui rimase in silenzio poiché non trovava le parole per dire alla ragazza quello che era successo. Fermò la macchina ai bordi del mare, sul piccolo porticciolo proprio nel momento in cui riflessi del tramonto illuminavano il viso della ragazza facendola sembrava ancora più bella del solito. Rimase in silenzio alcuni secondi ad osservare quel meraviglioso effetto della natura, pensando al modo più delicato di affrontare quel difficile argomento, finché non fu distratto dalla delicata voce di Annamaria che gli chiese:
<Matteo come mai sei così silenzioso, è successo qualcosa?>
<Veramente qualcosa è successo! Oggi sono stato assunto in modo definitivo dalla clinica, mi hanno offerto un contratto a tempo indeterminato.>
<E' fantastico finalmente si è verificato quello che desideravi! Sono felice per te, per noi! Questo vuol dire che saremo liberi di vivere il nostro amore alla luce del sole.>
<Beh... veramente non è così semplice.> rispose lui con la voce che gli usciva a tratti.
<Cosa vuoi dire?>
<Il contratto mi è stato offerto direttamente dal Primario, il padre di Lucia, che dopo avermi messo alla prova in tutti questi mesi si è reso conto che merito questa opportunità. Ritiene che io sia un ottimo medico, ma non mi ha preferito ad altri miei colleghi solo per questo.>
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LA COMPAGNA DEL SOLDATO
RomanceQuesto romanzo narra la storia di Annamaria un'umile ragazza di campagna che dopo alcune disavventure nel suo paese nativo di trasferirà in città dove vivrà la sua meravigliosa storia d'amore tra delusioni dispiaceri e felicità. Ambientata in Cala...