Capitolo 18: Addio Giulia.

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Passarono pochi giorni da quell'increscioso avvenimento ed i familiari di Matteo pensavano e ripensavano a quanto accaduto. Era stata un'umiliazione troppo grande per tutta la loro famiglia e per i loro amici e decisero allora di intervenire. Così pochi giorni prima del Natale, Grazia e suo figlio Antonio, si recarono a casa della signora Rosa per poter parlare con Giulia e convincerla che il legame di sua figlia con Matteo era un errore per tutti.

I signori Vivaldi furono gentilmente accolti nell'umile casa di Rosa e donna Grazia, abituata allo sfarzo e al lusso del suo palazzo, avvertiva quasi un senso di repulsione per quell'ambiente così spartano e poco elegante. Così per limitare la permanenza in quell'abitazione al minor tempo possibile decise di non tergiversare con troppe parole e di arrivare subito al punto focale del suo discorso, dicendole:

<Donna Giulia, ho assunto vostra figlia come cameriera nella mia casa perché è stata vostra sorella Rosa a chiedermelo. Io sono una cliente della sua lavanderia, tra di noi c'è rispetto reciproco e quando lei mi ha parlato di Annamaria descrivendomela come una ragazza educata e di sani principi ho pensato di farle questa cortesia. Purtroppo devo dirle che non ho riscontrato in lei, le qualità che mi aveva descritto.>

<Perché mi dite queste parole, signora Vivaldi?>

<Lei sarà sicuramente al corrente del legame che si è creato tra Annamaria e Matteo e capirà se le dico che non credo che mio figlio possa essere il ragazzo giusto per lei! Sono troppo diversi e un giorno questa loro diversità prenderà il sopravvento facendoli soffrire entrambi.>

<Perdonatemi Grazia! Ma non sono d'accordo. Io ho avuto modo di conoscere Matteo ed ho visto come stanno insieme. Quei due ragazzi si amano profondamente. Dategli una possibilità e vedrete che apprezzerete mia figlia. E' una brava ragazza e merita un po' di serenità.>

<Mi dispiace ribadirle che sua figlia non si è comportata affatto come una brava ragazza con nessuno della mia famiglia. Viveva sotto il mio tetto, alle mie dipendenze e contemporaneamente insidiava un uomo fidanzato e prossimo al matrimonio ed anche uno sposato.>

<Ma di cosa state parlando, signora Grazia?>

<Capisco che non siete al corrente di tutta la storia, ma Annamaria ha tentato di sedurre anche lui, che è felicemente sposato.> concluse Grazia indicando suo figlio Antonio.

<Non credo ad una sola parola di quello che dite e non osate offendere mia figlia in questo modo!>

<Mi dispiace donna Giulia, ma questa verità mi è stata confidata da mia nuora Elena e poi confermata da mio figlio Antonio. Quindi capirete i miei dubbi sull'onestà dei sentimenti di Annamaria per il mio ragazzo. Non la prenda come un offesa personale ed accetti questa somma di denaro per convincere sua figlia a lasciare Matteo. Sono parecchi soldi e saranno sufficienti per permettere a voi e a vostra figlia di farvi una nuova vita in un'altra città.>

Grazie mise la mano nella sua elegante borsetta e tirò fuori una busta che conteneva del denaro, tanto denaro che Giulia non aveva mai visto tutto insieme. Sentendosi però offesa da quel gesto, immediatamente rispose:

<Chiederò spiegazioni a mia figlia su quanto avete appena detto, ma non posso accettare assolutamente il vostro denaro, mi dispiace ma non voglio i vostri soldi. Se ci fosse del vero nella storia che mi avete raccontato vorrebbe dire che io sono stata un fallimento come madre, ma se fosse una bugia, come io penso, accettando i vostri soldi tradirei l'amore di mia figlia e questo non lo farei mai.>

<Come vi permettete di darmi della bugiarda? State facendo un grosso errore. Ho amici influenti ovunque e vi renderò ad entrambe la vita impossibile. Il sogno di sua figlia è quello di insegnare vero? Sarebbe un vero peccato se per qualche motivo fosse cacciata dall'istituto che frequenta!>

<Non potete venire in questa casa a minacciarmi, andate fuori...fuori!> strillò alterata Giulia.

I Vivaldi a quel punto, dopo essersi resi conto che non avrebbero mai trovato un'alleata in Giulia, lasciarono l'abitazione della signora Rosa. La madre di Annamaria, che, dopo la morte del marito, aveva iniziato ad avere dei seri problemi di cuore a causa del forte shock subito, avvertì un terribile dolore al petto che la fece crollare a terra. Matteo e Annamaria, avvertiti tempestivamente da Mario, si recarono con urgenza a casa della zia Rosa. Il giovane Dottore cercò di intervenire con tutti i mezzi a sua disposizione per salvarle la vita, ma purtroppo il cuore della donna era ormai troppo debole. Giulia, resasi conto della gravità delle sue condizioni, chiese di essere lasciata sola con la figlia e mentre le accarezzava il viso, con un filo di voce, le disse:

<Dimmi solo una cosa figlia mia!>

<Non parlare mamma. Non devi stancarti.> le rispose lei tra le lacrime.

<Lasciami dire ti prego e ascolta senza interrompermi. Hai mai creato altri problemi a casa dei signori Vivaldi oltre alla tua storia con Matteo?>

<No, mamma. Perché mi chiedi questo?>

<C'è mai stato niente con Antonio, l'altro figlio dei Vivaldi?>

<No mamma te lo giuro. E' stato lui a mettermi le mani addosso ed io ho sempre cercato di difendermi. Matteo sa tutto. E' stato proprio lui una volta ad aiutarmi quando suo fratello cercò di farmi violenza. Devi credermi mamma.> rispose Annamaria tra lacrime e singhiozzi.

<Ti credo figlia mia. Adesso posso morire in pace con me stessa.>

<Non dire così mamma. Tu non morirai.>

<Vai avanti per la tua strada bambina mia e se per te questo amore è veramente importante proteggilo e combatti per lui!>

<Non parlare mamma, devi solo riposare.>

<Lasciami dire Annamaria. Quando è morto Andrea ho pensato che non ti saresti mai ripresa da quella terribile disgrazia. Poi hai incontrato Matteo che ti ha restituito il sorriso. Fortunatamente è un ragazzo meraviglioso e saprà starti accanto. Saperti innamorata e felice mi rende serena e rende questo momento più dolce. Io e tuo padre finalmente ci riuniremo ed insieme veglieremo su di te!>...non fidarti di nessuno e stai attenta alle persone che ti stanno accano vogliono farti del malee mancate nozzeai tentativi di F

Giulia guardò dritta negli occhi la sua adorata bambina e mentre una lacrima le solcava il viso, spirò tra le braccia di sua figlia. 

LA COMPAGNA DEL SOLDATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora