Capitolo 2: La trappola.

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Per tutto il percorso del rientro Peppino era stranamente silenzioso e manifestava un nervosismo che né la moglie né la figlia avevano mai riscontrato nell'uomo. Appena oltrepassato l'uscio di casa chiese alla moglie Giulia, che si stava subito adoperando per preparare una semplice minestra di pasta con le lenticchie, ideale in quei giorni così freddolosi, di sedersi un momento al tavolo con lui. Estese la sua richiesta anche nei confronti della figlia, dicendo che aveva una comunicazione importante da fare.

<Giulia, Annamaria ormai mancano pochi giorni alla vigilia di Natale e Don Nicola ci ha invitati nella loro casa.>

<Ma caro!> disse la moglie meravigliata <Le nostre famiglie non hanno mai avuto nessun tipo di rapporto, quindi perché invitarci?>

<Non so il perché di questo invito ma non posso proprio rifiutare, quindi ho deciso che ci andremo.>

<Ma papà! Perché?> chiese la ragazza <In tutti questi anni non ci hanno mai invitati, la signora Melluso neanche ci saluta e tu vorresti andare lo stesso?>

<Cercate di capire. Don Nicola è un uomo cui non posso dire di no, quindi il discorso è chiuso.>

Con quella frase Peppino terminò la conversazione anche se dentro se sapeva che Don Nicola non lo avrebbe mai invitato senza un motivo importante, ma purtroppo si sentiva quasi costretto ad andarci.

Passavano i giorni ed Annamaria non faceva altro che contare anche le ore che la separavano da Andrea, soprattutto perché era consapevole dell'impegno che lui aveva preso nei suoi confronti e della proposta che a breve avrebbe fatto ai suoi genitori. La sua felicità era purtroppo turbata dall'ormai imminente cena a casa di Vitaliano, il quale da giorni ormai non le rivolgeva più la parola.

La vigilia di Natale alle nove di sera in punto, le due famiglie si ritrovarono sedute intorno ad un bellissimo tavolo imbandito a festa, pieno di roba da mangiare che forse la famiglia Barberio non aveva mai visto in tutta la sua vita. La sala da pranzo era addobbata con candele e ghirlande di pino che sprigionavano nell'aria un intenso e delicato profumo. Don Nicola era seduto a capo tavola seguito dalla moglie e da suo figlio, il quale non faceva altro che fumare un odioso sigaro anche mentre cenava. Alla sua destra era seduto Peppino, il quale a sua volta era seguito da sua moglie Giulia e per finire da Annamaria.

La signora Melluso, come tutte le persone che avevano raggiunto la ricchezza all'improvviso, non aveva il senso del buon gusto e della misura. Esteticamente si presentava come una caricatura, con moltissimi gioielli addosso che brillando, riuscivano addirittura a mettere in ombra il bellissimo abete scintillante che si trovava di fronte alla finestra. Anche il vestito che indossava era molto vistoso, talmente tanto da farla apparire volgare, al contrario di Giulia, la quale aveva addosso un semplice abito blu e nessun gioiello importante, se non la fede nuziale dalla quale non si separava mai.

Vitaliano, seduto di fronte ad Annamaria per tutta la serata cercava con i suoi occhi di incrociare il suo sguardo, la quale invece abbassava la testa per evitarlo, gli occhi gelidi di quell'uomo la terrorizzavano facendola addirittura rabbrividire. Annamaria provava un tremendo imbarazzo, aveva lo stomaco completamente chiuso e anche solo l'idea di dover mangiare di fronte a quell'uomo le aveva tolto ogni appetito.

Terminata la cena, che si svolse quasi completamente in un agghiacciante silenzio, Don Nicola "invitò", quasi con tono di comando, le donne delle rispettive famiglie a lasciare i maschi da soli per poter parlare serenamente, seduti davanti al fuoco scoppiettante del caminetto e sorseggiando un bicchiere di buon vino rosso.

<Caro Peppino, tu sai che io ti stimo molto sia come uomo che come marito e padre. Sei riuscito a costruirti veramente una bella famiglia. Hai una donna bella e devota al tuo fianco ed una figlia che oramai é una donna e credo sia giunto il momento di sistemarla.> disse Don Nicola, mentre si portava elegantemente il bicchiere di vino sotto il naso per odorarne la fragranza.

LA COMPAGNA DEL SOLDATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora