Capitolo 37: Un finale al cardiopalma.

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Giunti nell'auto, Matteo volle sapere tutto ciò che le era successo in sua assenza e lei, anche se controvoglia, ripercorse con i suoi racconti, gli ultimi anni della sua vita. L'uomo venne così a sapere come sua madre Grazia e suo fratello Antonio l'avevano buttata fuori di casa con i due bambini dopo la morte di Matilde, dell'affidamento del piccolo Ernesto, della perdita del suo lavoro per colpa di Elena e del ricatto di Vitaliano. L'unica cosa che evitò di raccontargli fu la violenza subita da parte di suo fratello Antonio, in quanto era consapevole che se Matteo lo avesse saputo lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani.

Matteo continuava ad ascoltare con grande imbarazzo il racconto della donna, sentendosi terribilmente in colpa sia per non esserle stato accanto quando lei aveva più bisogno di lui e soprattutto perché quasi tutte le umiliazioni che aveva subito le erano state procurate dai componenti della sua famiglia per i quali lui adesso provava solo un profondo rancore.

Giunti al collegio Matteo ed Annamaria chiesero alle suore di convocare il piccolo Luca, il quale non appena saputo della presenza del padre gli andò incontro correndo, gli buttò subito le braccia al collo ed insieme si strinsero in un emozionante abbraccio. Annamaria, anche se commossa alla vista di quella scena, ricordò a Matteo la presenza di Ernesto, ormai lei lo considerava come un figlio e Luca come suo fratello maggiore. Matteo la rassicurò immediatamente, non lo avrebbero mai abbandonato, anche Ernesto avrebbe fatto parte della loro splendida famiglia.

Era ormai il tramonto, ma non era uguale agli altri, quello per tutti loro aveva un gusto diverso, profumava di vita ritrovata, anche se prima di assaporarla in pieno c'era un'ultima cosa da fare. Affrontare la famiglia Vivaldi!

Giunsero al palazzo quasi a sera e si recarono nel salone dove come sempre, era riunita tutta la famiglia in attesa della cena. Alla vista di Matteo in compagnia di Annamaria, si scatenò un terribile caos. Grazia non poteva credere ai suoi occhi. Cosa ci faceva Annamaria di nuovo al fianco di suo figlio? Come aveva fatto, Matteo, a ritrovarla? Sconvolta e sicuramente preoccupata si diresse verso di loro e con tono adirato, chiese:

<Cosa ci fa lei nella mia casa Matteo! Chi ti ha dato il permesso di farla entrare! E dove si trova Lucia?>

<Non nominarmi più quella donna. Non voglio più sentire neanche il suo nome! Non sono qui per restare con voi ma solo per dirvi cosa penso di questa famiglia. Mi vergogno di aver passato la maggior parte della mia vita con persone come voi. Ma finalmente ho saputo tutto, mi hanno aperto gli occhi.>

<E chi è stato ad aprirti gli occhi, questa donna?> chiese Antonio <Ma non ti rendi conto che ti ha sempre preso in giro?>

<Taci Antonio, taci immediatamente! Tu sei la persona che più di tutti mi vergogno ad avere come parente. Hai permesso alla mamma di gettare in mezzo ad una strada non solo Annamaria, ma anche mio figlio Luca.>

<Ti sta mentendo Matteo !> intervenne Elena <Quello non è tuo figlio! E' il figlio...>

<Anche tu Elena, taci> la zittì immediatamente Matteo <Non hai diritto di parlare. Lo so per certo che si tratta di mio figlio e poi la somiglianza è impressionante. Tu Elena, difendi ancora un uomo che non ti ama ormai da anni e che, se solo la mia donna lo avesse voluto, ti avrebbe lasciato immediatamente. Non ti vergogni a dividere il tuo letto ancora con lui?>

Elena rimase colpita da quelle parole e non sapendo cosa altro dire decise di rimanere in silenzio, senza più intervenire. Matteo invece continuò a parlare, aveva ancora qualcosa da chiarire con tutti i presenti.

<Dimenticatevi tutti della mia esistenza. Non voglio più vedere nessuno di voi.>

<Matteo abbiamo già fatto questa conversazione tanti anni fa quando decidesti di andare via dalla tua casa per seguire quella donna.> esclamò Grazia < A quei tempi c'era la nonna che ha potuto darti un aiuto, ospitandoti e dandoti il sostentamento per te ed Annamaria. Ma ricordati che oggi la nonna non c'è più e se deciderai di andare via con lei non avrai un posto dove stare e perderai tutti i diritti sulla tua eredità.>

LA COMPAGNA DEL SOLDATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora