Matteo arrabbiatissimo si apprestava a lasciare quella casa, nonostante i pianti e le suppliche di Lucia che continuava ad implorare il suo perdono. Si guardò ancora per un istante intorno come se il suo cuore gli stesse parlando, gli stesse suggerendo di cercare qualcosa. All'improvviso i suoi occhi si poggiarono sopra un comodino e vide qualcosa che lo fece restare di sasso. Sul piano in granito di quel piccolo mobiletto luccicava un medaglione che somigliava moltissimo a quello che lui aveva regalato ad Annamaria qualche anno addietro. Si avvicinò, lo prese, lo aprì e non ci furono più dubbi era il suo medaglione. A quel punto, con il fuoco negli occhi, aggredì nuovamente Vitaliano prendendolo per la gola e mettendolo con le spalle al muro gli chiese:
<Cosa ci fa questo medaglione in casa tua? Come fai ad averlo? Dimmelo Vitaliano o stringerò così forte il tuo collo fino a farti soffocare.>
<Puoi anche uccidermi ma da me non saprai nulla!> rispose l'uomo.
<Sei uno stupido Vitaliano!> intervenne Lucia <Ti avevo detto molte volte di buttarlo via e di sbattere fuori da questa casa quella schiavetta!>
Matteo nell'udire quell'affermazione allentò la presa su Vitaliano e si scagliò contro Lucia. Iniziò a scuoterla senza pensare alle conseguenze in quel momento la sua mente era annebbiata dall'odio nei suoi confronti.
<Hai detto "questa casa"? Vuoi dire che Annamaria si trova qui? Tu sai dov'è? Dimmelo immediatamente Lucia...dimmelo!>
<Si, Matteo, è qui!> rispose con la voce che le usciva a tratti <Si trova in questa casa. Vitaliano la tiene ostaggio dei suoi piaceri con il ricatto!>
<Stai zitta stupida!> disse Vitaliano <Non ascoltarla Matteo. Annamaria è vero abita qui ma è venuta di sua spontanea volontà e poi in questo momento non c'è e sicuramente non vuole neanche vederti. Lei adesso ama me!>
<Non è vero!> rispose Lucia <E' un bugiardo. Lei ama solo te Matteo e non ti ha mai dimenticato. Vitaliano l'ha costretta a lavorare per lui con il ricatto. La troverai nello scantinato, legata e ridotta in condizioni miserevoli.>
Lucia finalmente disse la verità, non aveva più nulla da perdere. Matteo non l'avrebbe più potuta amare ed in quanto a Vitaliano aveva finalmente capito che lurido verme fosse.
Matteo lasciò Lucia che cadde a terra stremata da tutte quelle emozioni e mentre si stava dirigendo verso la porta alla ricerca dello scantinato Vitaliano lo aggredì alle spalle. L'uomo avvertito da un urlo di Lucia riuscì a divincolarsi, prese da un tavolinetto un vaso che conteneva dei fiori e colpì in testa Vitaliano facendolo cadere a terra completamente privo di sensi. Lucia, rialzatasi in piedi dopo aver ripreso le sue forze, si rese conto del terribile errore che aveva commesso e tentò un ultimo disperato appello.
<Perdonami Matteo, ti prego. Sono stata una stupida. Mi sono fidata di quell'uomo, ma adesso tutto cambierà... te lo giuro.>
<Non cambierà nulla invece perché io non voglio più vederti Lucia.>
<Aspetta Matteo, non andare da lei. Io voglio accontentarti e darti finalmente quel figlio che hai tanto desiderato. Possiamo ricominciare da zero.>
<Io non voglio un figlio da te! Non l'ho mai desiderato e non ti ho mai desiderata neanche come donna. Stavo con te solo perché credevo di aver perso Annamaria, ma adesso che l'ho ritrovata non c'è posto per te nella mia vita.>
L'uomo spinse via Lucia e si recò nel sottoscala. Nella penombra di una candela, quasi completamente consumata, gli apparve davanti uno scenario agghiacciante. Annamaria, addormentata o addirittura svenuta, era brutalmente legata dai polsi da essere impossibilitata a fare qualunque movimento. Si inginocchiò davanti a lei la prese tra le sue braccia e con un gran nodo alla gola per la forte emozione nel
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LA COMPAGNA DEL SOLDATO
RomanceQuesto romanzo narra la storia di Annamaria un'umile ragazza di campagna che dopo alcune disavventure nel suo paese nativo di trasferirà in città dove vivrà la sua meravigliosa storia d'amore tra delusioni dispiaceri e felicità. Ambientata in Cala...