Capitolo 3: Il cuore spezzato.

170 13 1
                                    


Il mattino seguente il sole era caldo, piacevole e il temporale della sera precedente sembrava un lontano ricordo. Proprio come aveva detto Annamaria, Andrea si recò presso l'abitazione di Don Peppino, accompagnato per l'occasione da sua madre Rita e dal fratello minore Luigi. A riceverli trovò solo il capofamiglia e sua moglie, poiché ad Annamaria era stato negato il permesso di assistere a quell'incontro.

Don Peppino molto cordialmente li fece accomodare offrendo loro una calda tazza di caffè e dei biscotti appena sfornati da Giulia. Il giovane visibilmente emozionato, notò immediatamente che Peppino aveva l'aria stranamente preoccupata, così non fece nessun giro di parole ed andò dritto al punto chiedendogli immediatamente la mano di sua figlia. Peppino, dopo aver guardato sua moglie negli occhi, esitò per qualche secondo, che ad Andrea parve un'eternità, prima di rispondergli:

<Andrea lo so che tu sei un bravo ragazzo ed hai delle buone intenzioni, ma non posso accettare la tua proposta!>

<Ma perché Don Peppino?> rispose sgomento il ragazzo <Io amo vostra figlia e saprò renderla felice e poi anche lei ama me!>

<Mia figlia ancora capisce poco dell'amore, in fondo è quasi una bambina. Mi dispiace doverti dire che in questo mese che tu sei rimasto a Catanzaro si è fidanzata ufficialmente con un altro ragazzo e hanno deciso di sposarsi.>

<Non posso credere a ciò che mi dite! Dov'è Annamaria, voglio che sia lei a dirmelo.>

<Mia figlia non in casa e d'ora in poi ti prego di lasciarla stare, ormai é una ragazza impegnata ed io non accetto che sia infastidita da nessuno.>

<Va bene Don Peppino, ho capito. Vi chiedo solo una cosa. Voglio sapere con chi si è fidanzata Annamaria, ho il diritto di sapere chi è l'uomo che ha preso il mio posto nel suo cuore?>

<Mia figlia si è fidanzata...> e dopo una pausa di qualche secondo, continuò dicendo <con il figlio di don Nicola!>

Nel dire quelle parole Peppino abbassò la testa, quasi a vergognarsi di ciò che aveva appena affermato. Andrea non riusciva a credere alle sue orecchie, si sentiva preso in giro. Com'era possibile che il sentimento che Annamaria aveva sempre asserito di provare per lui era svanito nel nulla? Deluso e con il viso cupo, Andrea e i suoi familiari si alzarono ed insieme si avviarono verso l'uscita. Subito fuori il ragazzo vide due uccellini, liberi e felici che svolazzavano vicini uno accanto all'altro, come se si rincorressero in una sorta di gioco ed in un attimo gli ritornò in mente l'ultima passeggiata, mano nella mano, che aveva fatto con Annamaria. Il suo volto si rattristò ancora di più, ma determinato come non mai, decise che doveva assolutamente parlare con lei un'ultima volta, in fondo aveva diritto ad una vera spiegazione. Così, chiese ai suoi familiari di attenderlo sul carro e lui si diresse fino alla finestra della sua stanza. Lei era in piedi proprio davanti ai vetri e guardava fuori con aria triste e pensierosa mentre il sole le riscaldava il suo dolce visino. Accortasi della presenza di Andrea spalancò le ante e lo guardò con occhi malinconici e pieni di lacrime senza però riuscire a dirgli nulla.

<Così ti sei fidanzata, Annamaria?> le chiese Andrea con tono duro <Non mi hai aspettato come invece mi avevi promesso! Com'è possibile che in un mese sia finito il sentimento che provavi per me? I soldi di quell'uomo ti hanno comprata, sono stato uno stupido!>

<Non dire così Andrea, io non ho dimenticato niente di noi due e solo che don Nicola minaccia mio padre, siamo stati costretti ad accettare. Io non amo Vitaliano, mi fa ribrezzo stare accanto a lui, ma non so come uscire da questa situazione!>

<Allora vuoi dire che sei ancora innamorata di me?>

<Si Andrea, amo te! Mai, neanche per un istante ho pensato di sposare Vitaliano.>

LA COMPAGNA DEL SOLDATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora