Capitolo 14: Un incubo dal passato.

70 10 1
                                    


Vitaliano fu accolto cordialmente dalla signora Grazia che lo fece accomodare in salone dove sul divano c'erano seduti Lucia, Elena e Matteo. L'uomo molto spavaldamente, iniziò a parlare della sua unione sentimentale con la ragazza, di come aveva aiutato la sua amata a superare la morte del suo primo amore e di come gli era stato vicino dopo la morte del padre. Allora Matteo, che non riusciva proprio a capire, quando Vitaliano e Annamaria si incontrassero, incuriosito, gli chiese:

<Mi scusi signor Vitaliano, ma la nostra cameriera non ci ha mai parlato di lei! Com'è possibile?>

<La mia ragazza è molto timida e riservata. Non ama parlare della sua vita privata.>

<Capisco, ma scusate la mia insistenza. Annamaria non è una ragazza che esce molto. Nel pomeriggio frequenta la scuola, all'uscita fa una visita a sua madre e poi rientra immediatamente a palazzo. Lei dice di esserle stato molto vicino dopo la morte di suo padre, ma è la prima volta che viene a trovarla?>

<Perdonate queste mie parole signor Vivaldi, ma se non vi sapessi fidanzato con questa affascinante e bellissima donna, potrei pensare che siete geloso?>

<Non dite eresie! Sono solo preoccupato per lei. E' una brava ragazza ed anche una grande lavoratrice, noi tutti le siamo molto affezionati. Ma lei come fa sapere che Lucia è la mia 

ragazza?>

<Io so molte cose di tutti voi, Annamaria mi racconta tutto. Comunque sono felice di sapere che lavora per persone che le vogliono così bene. Io non frequento la vostra casa perché è stata lei a chiedermi di non venire, non vuole distrazioni quando lavora. Ma ci vediamo due volte a settimana a casa di sua zia Rosa. Sua madre Giulia mi adora ed abbiamo anche fissato la data del matrimonio. Ora vorrei vederla se fosse possibile, dovrei parlare con lei di una cosa molto importante.>

Nell'ascoltare quelle parole Matteo rimase scioccato. Era vero che Annamaria alternasse gli appuntamenti con lui alle visite a casa della zia Rosa. Possibile che in quelle occasioni si incontrasse con quell'uomo? Tutta quella storia non aveva senso anche se Vitaliano effettivamente era a conoscenza di troppi particolari della vita della ragazza. Matteo dentro di se rifiutava di credere che Annamaria lo avesse preso in giro per tutto quel tempo, sperava ancora che ci potesse essere una giustificazione o una spiegazione plausibile, pertanto prima di giudicarla decise di aspettare il suo arrivo in sala. La signora Grazia la mandò a chiamare e quando lei entrò nella stanza rimase quasi paralizzata nel vedere davanti a se la persona che più odiava al mondo. Vitaliano prima che lei accennasse qualunque reazione si avvicinò alla ragazza, l'abbracciò calorosamente e poi le disse:

<Ciao amore mio!> e prontamente la baciò senza darle il tempo di capire nulla.

<Cosa diavolo ci fai tu qui?> chiese la ragazza con tono arrabbiato, sforzandosi di spingerlo via.

<Sapevo che ti saresti arrabbiata, ma non potevo più resistere. Avevo voglia di vedere la mia donna. Non preoccuparti per i tuoi padroni gli ho spiegato tutto io. Da quando sei andata via da Marcellinara ci vediamo così poco e quindi ho deciso di farti una sorpresa.>

<Io non so cosa vi ha detto ma vorrei spiegarvi che....> Vitaliano non le diede il tempo di parlare che subito intervenne dicendo:

<Non devi spiegare niente tesoro mio. Ti ripeto che ho già detto tutto io e loro sono stati molto comprensivi....>

Dopo aver pronunciato quelle parole, si voltò verso Annamaria e sottovoce, con tono decisamente minaccioso, le disse:

<Se apri bocca, Matteo farò la stessa fine di Andrea! Sai che il coraggio non mi manca!>

LA COMPAGNA DEL SOLDATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora