Capitolo 2

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Finita la puntata, Maria ci condusse in casetta. Sapevo già orientarmi perfettamente e così pure Ash, visto entrambe avevamo seguito l'edizione precedente, io tifando Ale Horse, lei supportando Tancredi e Giulia Stabile.

La produzione ci fece trovare le rispettive valigie fuori dal cancello. Io avevo preferito portare un borsone, per poterlo trasportare più facilmente senza cappottarmi. E per fortuna, visto che ora Ash, con la sua valigia grande come un elefante, non riusciva a fare le scale.
"Vado un attimo a portare in casetta il mio, poi vengo ad aiutarti. Ma anche tu, ci hai messo dentro casa tua?" le dissi ridendo.
"Emma, Emma... servono determinati strumenti per l'arte del rimorchio..."
La guardai più che basita e mi avviai.

Stavo per scendere di nuovo le scale per andare ad aiutarla quando vidi salire il ragazzo biondo che si contendeva il banco di latino, Mattia credo si chiamasse, con la sua valigia seguito da una sbavante Ash che cercava di pronunciare qualche frase di senso compiuto per ringraziarlo. Mi raggiunsero.

"Emma, lui è Mattia" ci presentò Ash. Stemmo un po'a chiacchierare con Mattia finché lui non si unì ad un altro ballerino nell' entrare in casetta per scegliere la camerata.
"Emma, Emma, EMMMAAAAAAA" urlò Ash.
"So anch'io come mi chiamo," scherzai "dimmi".
"Lo amo, giuro che lo amo. È troppo gentile, figo, simpatico e poi guarda che sorrisooo"
"Non ho parole. Dai andiamo a scegliere la camerata" proposi io.
"Ma dove è il tuo zaino?" mi domandò Ash.
"Caspita, l'ho dimenticato giù. Vado subito a prenderlo."
"Che disastro!" esclamò lei portandosi la mano alla testa "io vado a scegliere una camera sennò al tuo arrivo tutte le migliori saranno occupate."
Avrei scommesso mille euro che casualmente mi sarei trovata nella camera di fianco a quella di Mattia. Sorrisi al solo pensiero e mi avviai per le scale.

Il mio zaino era esattamente contro il cancello. Feci per prenderlo ma, mentre ero chinata, il cancellino si aprì, picchiando esattamente contro la mia testa.
"Ahiaaa!" urlai.
"Oddio, scusami. Stai bene?" disse una voce maschile.
"Si, ma stai più attento la prossima volta". Alzai lo sguardo e mi trovai davanti il cantante che si era esibito dopo di me, Luigi, che mi guardava preoccupato. Mazza che occhi! Ok, sto tipo ti confonde Emma, meglio stargli lontana. Peccato che ti stia porgendo la sua mano per alzarti... prendila Emma! Ovviamente non la presi, non avevo bisogno di lui per alzarmi.

Mi rimisi in piedi, presi lo zaino e, senza dire nulla, mi allontanai.
"Che caratterino" lo sentii gridare.
Imperterrita proseguii fin quando non arrivai alla porta che, per mia sfortuna, non si apriva.
"Rieccoci" mi raggiunse lui "se mi dici come ti chiami ti apro la porta"
"Ci riesco anche da sola, grazie" risposi seccata io. Ritentai una ventina di volte. Ma perché cavolo quella porta non si apriva? Mi arresi.
"Ok, hai vinto" esclamai sconsolata "sono Emma."
"Piacere, Luigi".

Partirò da zero con te - le avventure di Luigina e MattinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora