Capitolo 33

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Christian's pov
Quel mattino fui svegliato da Mattia che, allegramente e senza farsi alcuno scrupolo, si buttò sul mio letto, schiacciandomi sotto il suo peso.
"Frate, scansati per favore" mi lamentai "Ti avevo scongiurato di lasciarmi dormire"
Quel giorno non avevo appunto programmata nessuna lezione né nulla e avevo quindi deciso di trascorrere la mattinata a dormire e il pomeriggio in palestra ad allenarmi. Mattia aveva appena guastato i miei progetti.
"Lo so, frate" si scusò lui "ma devi alzarti"
"Perché? Non devo fare nulla di produttivo oggi"
"Ci hanno fissato una gara nel primo pomeriggio" spiegò Mattia.
"In che senso una gara?"
"Nel senso che oggi dovremo affrontare una gara che andrà poi a decretare una classifica"
"Non ci credo" esclamai esasperato "Proprio nel mio giorno libero..."
"Dai, su" disse Mattia "una nuova giornata ti aspetta"
E se ne andò così canticchiando allegramente la sigla della Pimpa.
Lo vedevo felice da quando stava con Ash, non che prima non lo fosse.
Quando ci avevo parlato per la prima volta, avevo subito capito che sarebbe stato, per così dire, il mio parabatai (due personaggi legati da un legame più forte dell'amore, tipici di una serie tv Netflix che guardava sempre mia sorella).

Svogliatamente mi alzai, chiedendomi perché il mondo ce l'avesse con me, e mi diressi in cucina.
"Buongiorno Christian" disse Luigi, seduto al tavolo a fare colazione con Emma.
Tutti fidanzati insomma, tranne me.
Non avevo mai sentito la mancanza di una fidanzata nella mia vita, ma sapete com'è quando tutti i vostri migliori amici si fidanzano e voi no. Immaginatevi poi di doverli vedere sbaciucchiarsi tutti i giorni, tutte le ore, tutti i minuti, tutti i secondi davanti a voi perché ci vivete insieme.
Un vero inferno.
"Ciao" esclamai svogliatamente in loro direzione.
"Che c'è?" mi domandò Emma quando mi sedetti al loro fianco.
"Nulla" risposi.
"Non è vero" disse Luigi.
"Ho detto nulla" risposi seccamente, forse un po' troppo.
"Okay okay, calmino" rispose lui, alzandosi offeso da tavola e portando via le sue cose.

"Cos'è successo?" mi domandò ancora Emma.
Non era una che si arrendeva quando voleva sapere qualcosa. Certo, non l'avevo ancora conosciuta benissimo, ma avevo ben capito com'era fatta.
"Ti sei mai sentita sola?" le chiesi a mia volta.
Mise un cucchiaio di yogurt in bocca, riflettendo probabilmente su che risposta darmi.
"Non si quante volte" rispose infine.
"E ora non ti senti più sola?"
"No"
"Ed è merito di Luigi?"
"In parte"
"In che senso?"
"Nel senso che non ho iniziato a sentirmi meno sola quando ho conosciuto Gigi"
"E allora quando è successo?"
"È successo quando ho capito di poter star bene anche da sola, di poter contare solo sulle mie forze. Poi un qualche angelo del Signore mi ha mandato Gigi" spiegò.
"E come si fa a star bene da soli?" chiesi, non comprendendo a pieno il suo punto di vista.
"Quando inizi ad amarti.
Solo amando te stesso puoi predisporti ad amare qualcun altro"

~

Quando arrivai in studio gli altri ballerini erano già lì, seduti al proprio banco, e, allora, presi silenziosamente posto al mio.
"Eccoti Christian" disse Maria in collegamento "finalmente ci degni della tua presenza"
"Scusatemi, non trovavo più..."
"Non importa" mi interruppe la conduttrice "Allora, iniziamo"
Lanciai uno sguardo confuso a Mattia: cosa dovevamo iniziare? Come dovevamo esibirci?

"Stamattina vi è stato comunicato che avreste partecipato ad una gara, giusto?" chiese Maria.
Annuimmo tutti.
"Bene, non è vero. Siete stati convocati qui per una lezione un po' particolare."
Notai che lo sguardo dei miei compagni di danza era spaesato quanto il mio.
"Oggi affronterete il tema della fiducia. Dovrete inventare un passo a due a coppie, nello stile che preferite. Ash e Mattia, fermi" disse la conduttrice, probabilmente vedendoli scambiarsi uno squadro d'intesa per il lavoro da svolgere "Le coppie saranno composte da un allievo della scuola e da una persona esterna. Voi sarete tutti bendati e dovrete cercare di fidarvi di questa persona, non sapendo assolutamente nulla di lei. Esibirete poi la coreografia definitiva, sbendati, nella prossima puntata. Avete ora due ore per preparare tutto."
La guardai scioccato: in due ore a malapena preparavo una coreografia per conto mio, figuriamoci da bendato e con una partner sconosciuta.
"Suvvia Christian, vedrai che sarà utile" esclamò Maria rivolta a me.
"Seh proprio" dissi. Quella giornata stava prendendo una piega sempre più strana.

Ci dividemmo le sale dove provare e io mi recai immediatamente alla mia, dove già mi attendeva la mia partner. Prima di entrare dovetti bendarmi.
"Ciao" esclamai, rivolto alla persona nella stanza. Avvertivo la sua presenza.
"Ciao" disse. Aveva una voce conosciuta che però non riuscii subito ad associare ad un volto.
Mi sentii prendere timidamente le mani e mi lasciai condurre in avanti. Sentivo i nostri respiri muoversi sincronizzati. Ad un certo punto partì una musica e la ragazza iniziò a guidarmi in una serie di movimenti, prima più semplici e poi sempre più complessi.
Avevamo sintonia, ci capivamo.
Ci capivamo senza che io la vedessi.
Non mi era mai successo in vita mia. Di sentirmi così capito.
Era come se lei capisse ciò che sentivo io, ancora prima che mi rendessi conto io stesso di sentirlo.
Mentre ballavamo, sentivo le vibrazioni del mio corpo diffondersi nel suo e viceversa.
Sentii le sue scuse impacciate quando le pestavo per sbaglio i piedi, anche se non doveva essere lei a chiedere perdono.
Sentii le sue risate quando facevo qualcosa di goffo o buffo.
E, infine, mi sentii come il principe Azzurro di Cenerentola, così sicuro di aver trovato la persona giusta, ma allo stesso tempo così impossibilitato, e forse un po' spaventato, scoprire chi fosse.
Le due ore volarono e la coreografia fu immediatamente pronta.
"Puoi dirmi almeno come ti chiami?" le domandai prima di andarmene.
"Sai chi sono, Christian" disse lei "Ci vediamo domenica"
E mi lasciò così.

Con il suono della sua bellissima voce e le sue impronte digitali ancora impresse  nella mia pelle.

Partirò da zero con te - le avventure di Luigina e MattinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora