CAPITOLO 4: TEST

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CLAUDIO

Vedo Alice sempre in ansia, sono oramai giorni che ogni tanto la sorprendo assorta nei suoi pensieri, è visibilmente preoccupata, ma quando le chiedo se c'è qualcosa che non va mi risponde che è solo una mia impressione. Oramai Valeria sta cominciando ad apprezzarla, non è che le elargisca complimenti, però non la rimprovera più come prima, anzi l'altro giorno, mentre leggeva un articolo che le aveva assegnato, mi ha detto:

"Claudio, la tua ex allieva mi pare un po' più dedita al lavoro! Forse avevi ragione tu, doveva maturare!".

Quando l'ho riferito ad Alice, si è limitata ad alzare le spalle e non ha fatto una piega nemmeno quando le ho detto che il suo articolo sarebbe stato pubblicato su una delle più prestigiose riviste di medicina legale.

"Ha capito cosa ti ho detto?" le avevo domandato dopo averglielo riferito.

"Sì, sì!" si era limitata a rispondere.

"E non sei contenta?" mi ero meravigliato della sua reazione.

"Come no! – aveva continuato – Forse non ha letto da chi era stato scritto, quella strega non mi apprezzerà mai!" e se ne era andata nello studio mettendosi al PC.

Questa mattina, con una scusa, vado in Istituto prima di lei e cercherò di scoprire se Lara sa qualcosa.

"Alice! – la chiamo – Ti dispiace venire con la tua macchina? Ho un'urgenza da sbrigare, vado presto!".

"Non preoccuparti! – non alza nemmeno gli occhi dal telefono – Va' pure! Tanto io devo andare prima in questura a consegnare la perizia che ho concluso ieri! ".

E così la lascio a finire la sua colazione e a smanettare col cellulare.

Entro nel mio studio, mi metto davvero a lavorare nell'attesa che arrivi Lara. Ho detto al custode di chiamarmi appena la vede entrare. Così, dopo neanche mezz'ora che sono intento nella mia ricerca, vengo avvisato dell'arrivo dell'amica di Alice. Mi dirigo verso lo studio che i dottorandi dividono e sta infilando il camice.

"Lara!" la chiamo e la vedo sussultare.

"Oh, Conforti! – ironizza – Mi hai spaventato! A che devo il fatto che un quasi Supremo si degni di abbassarsi a noi poveri schiavi dottorandi!".

"E dai, Lara! – cerco di rabbonirla – Non crederai davvero che io voglia schiavizzarvi!".

"Nooo! – risponde – Lo hai sempre fatto e continuerai a farlo!".

"Ho bisogno di un aiuto!" vado subito al sodo.

"Mamma mia! – continua ad essere sarcastica – Che sentono le mie orecchie! Conforti che chiede aiuto! Ma ho sentito bene?".

"Non fare la str...., Lara!" sto per dire ma...

"Io? – ride – Il bue dice cornuto all'asino!".

"Ti prego, davvero ho bisogno del tuo aiuto!" mi rassegno.

"E va bene! – acconsente – Che vuoi?".

"In questi giorni non vedi Alice strana?" le domando a bruciapelo.

"In questi giorni solo?" continua beffarda.

"Sì, ultimamente!" preciso.

"Intanto chiedilo a lei! – prosegue – Io non sono una spia! E poi...!" e si blocca.

"E poi cosa?" le chiedo speranzoso che possa darmi una risposta ma in quel frangente entra Alice.

"Buongiorno! – il suo sorriso è disarmante – Cosa confabulate? Lara, sei l'amante nell'armadio di Claudio e non mi dici niente?" e ride di quella sua risata argentina e fresca.

AA&CC... LA CHIAVE DEL TUO CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora