CAPITOLO 34: UNA BREVE VACANZA

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ALICE

Vengo svegliata da un invitante profumo e dagli urletti di Claudia che, infatti, irrompe nella mia stanza ed è tutta eccitata.

"Mamma, vieni! – mi chiama – Papà ha preparato il caffè. Dobbiamo sbrigarci, altrimenti si fa tardi!".

"Piccolina! – le accarezzo i capelli cercando di essere il più dolce possibile, visto che nei giorni precedenti l'ho trascurata – Andiamo! Papà ci sta proprio viziando!".

"Eh sì! – ride sotto i baffi e mi rendo conto di quanto assomigli a Claudio – Vieni!".

Mi prende per mano e mi guida verso la cucina.

"Ma dov'è papa?" le domando non vedendolo.

"Siediti, mammina! – mi invita – E' tutto pronto!".

Mentre mi guardo intorno, sento la chiave girare nella toppa.

"Tataaà! Sorpresa!" esclama Claudio porgendomi un sacchetto da cui fuoriesce un odorino invitante.

"Non ci posso credere! – mi stupisco – Cornetti alla Nutella per le mie golosone e integrale al miele per me che mangio sano!".

"Non prendermi in giro!" lo ammonisco avvicinandomi e colpendolo con piccoli pugni sul petto.

Lui non se ne cura, mi toglie il pacchetto dalle mani, mentre mi stringe a se, mi lascia un bacio sulla fronte e accarezza Claudia. Poi prende un piatto dal mobile, vi dispone le brioches e versa il caffè per noi e il latte per nostra figlia.

"Sbrigatevi a far colazione! – ci ammonisce bonariamente mentre Claudia ed io ci stiamo sporcando con la cioccolata dei cornetti – Abbiamo una valigia da preparare e un viaggio di più di due ore da affrontare!".

"Dove andiamo! – cerco di carpire qualche informazione a mia figlia – Dai, piccolina, dimmelo!".

Claudio le fa il gesto di cucirsi la bocca.

"Oh! Non posso, mamma! – fa finta di tremare – Papà mi ammazzerebbe!".

"Non perdete altro tempo, lumacone! – rincara Claudio – Forza!".

Claudio e nostra figlia mi aiutano a preparare il mio bagaglio, dicendomi cosa devo portare ma non si lasciano sfuggire nulla riguardo alla destinazione del nostro viaggio.

"Una sorpresa è una sorpresa! – finge di spazientirsi il padre di mia figlia all'ennesima mia richiesta – Muoviti oppure sprecheremo del tempo prezioso!".

Dopo circa un'ora o poco più siamo in macchina diretti alla meta segreta. L'atmosfera è giocosa, Claudio mi guarda e sorride. Il tempo trascorre in fretta e tra la mia curiosità crescente e le prese in giro da parte dei miei compagni di viaggio, presto ci ritroviamo all'ingresso di Shenandoah National Park, un cartello elenca tutte le attrazioni e le attività ricreative che il parco offre, sullo sfondo lo scenario mozzafiato delle splendide Blue Ridge Mountains della Virginia.

"Hai perso la parola, Sacrofano?" mi prende in giro Claudio.

"Ah! Ah! Ah! – rincara la dose mia figlia – Sacrofano! Ti piace la sorpresa?".

"Sacrofano avrebbe un nome!" e mentre pronuncio queste parole lo sguardo mio e quello di Claudio si incatenano perché entrambi facciamo un salto nel passato, tornando all'inizio del mio secondo anno di specializzazione quando pronunciai quella frase invitandolo a chiamarmi dottoressa Allevi.

"E anche un bel caratterino!" mi fa eco lui scimmiottando il discorso di tanti anni or sono.

L'atmosfera che si viene a creare è faceta e magica, mentre il panorama che si presenta ai nostri occhi diventa sempre più spettacolare. Dopo anni e anni, mi pare di ricominciare a respirare, non ho più quel senso di oppressione, non mi sento costantemente in apnea.

AA&CC... LA CHIAVE DEL TUO CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora