CAPITOLO 36: TELEFONATA

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ALICE

"Claudio!" lo chiamo dopo un po' che si è appisolato sul divano, mentre stiamo guardando un film che non interessa nessuno dei due.

"Mmmm!" mugugna.

"Claudio!" ripeto con la voce un po' più alta.

"Che c'è?" sobbalza.

"Tu pensi...!" sono titubante.

"Qualcosa non va?" si allarma.

"No! – proseguo sempre più insicura – E' che... tu credi...!".

"Avanti, Alice! – mi interrompe – Ti conosco troppo bene! C'è qualcosa che ti preoccupa?".

"Non c'è nulla che mi impensierisce! – lo informo – Volevo solo chiederti se, secondo te, dovrei chiamare Silvia!".

"Per fare cosa?" domanda.

"Beh! – confesso – Per dirle di Matthew e di quell'altro farabutto!".

"Nooo! – si stupisce – Non vorrai dire che la tua amica del cuore, quella che chiami la mia quasi sorella, ancora non sa di quello che ti ha fatto quel delinquente?".

"No! Non lo sa!" ammetto.

"E per quale motivo?" si meraviglia.

"Avevo paura!" riconosco.

"E di cosa?" è sorpreso.

"Mi ha sempre detto che sono un'ingenua! – gli spiego – A lei non è mai piaciuto Matthew! Una volta, durante una video chiamata, l'ha visto mentre mi strattonava intimandomi di chiudere la telefonata e da allora mi ha sempre messo in guardia! Mi ha sempre ripetuto che non era l'uomo per me, mi ha sempre detto che se m'ero messa con lui solo per dimenticarti o, peggio, per farti un dispetto, mi stavo facendo solo del male!".

"Ti conosce bene la tua amica!" commenta mordace.

"Claudio! – imploro – Per favore, lo so quanto male mi sono fatta! Non serve che anche tu me lo ricordi!".

"Scusa! – si arrende – Non volevo offenderti!".

Mi sposto dall'altro lato del divano e poco dopo mi alzo e me ne vado in camera. Non riesco però a prendere sonno, mi giro e mi rigiro nel letto, fin quando, arsa dalla sete, quasi alle tre, mi dirigo verso la cucina per prendere un po' d'acqua.

"Ehi! – mi raggiunge Claudio – Non riesci a dormire?".

Annuisco.

"Nemmeno io! – mi confida – Pensavo a quello che mi hai detto ieri sera!".

"E allora?" lo blocco ancora risentita.

"Alice! – mi prende il volto tra le mani – Non voglio litigare con te! Non era mia intenzione farti arrabbiare!".

Mi appoggio al tocco rassicurante delle sue mani e piango sommessamente.

CLAUDIO

Asciugo con i pollici le lacrime che le stanno solcando il viso.

"Shhh! – le sussurro all'orecchio – Non piangere!".

"Ho paura! – sospira – Io lo so che devo raccontare a Silvia quello che è successo e so anche che sono stata molto stupida!".

"No! – mormoro – Credevi solo che quel cretino avrebbe potuto renderti felice!".

"Forse! – emette un flebile suono – Ma... non so...! Penso...!".

"Lo sai, Alice! – la interrompo – Puoi dirmi tutto! Non ti giudicherò!".

"Sicuro?" vuole sincerarsi.

AA&CC... LA CHIAVE DEL TUO CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora