CAPITOLO 16: SEGRETO

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ALICE:

Oggi è mercoledì e finalmente domani si inizia a lavorare al Progetto Virtopsy. Voglio capire quanto ne sappia Claudio sull'argomento, se è in grado di lavorare con noi senza problemi oppure se dovrò spiegargli parecchie cose. Sebbene virtopsy sia un marchio protetto e Michael Thali sia il responsabile operativo del gruppo di ricerca dell'Università di Zurigo e noi facciamo riferimento a lui, il nostro Istituto è riuscito ad aggiudicarsi tale ricerca e quindi possiamo condurre autopsie con questa tecnica. A questo tipo di necroscopia non sono ammessi tutti gli studenti ma solo un gruppo ristretto, oltre a Samantha e David che hanno vinto il concorso interno per partecipare al programma, naturalmente Liam come direttore della nostra Università, Gabriele ed io come specialisti e oggi a noi si aggiunge Conforti.

Mentre sono persa in questi pensieri, bussano alla porta.

"Permesso PROFESSORESSA ALLEVI!" è Claudio che marca un po' troppo sul mio titolo e sul cognome.

"Senti un po', Claudio! – lo fulmino con lo sguardo – Non ti permetto di fare del sarcasmo, sono professoressa almeno quanto tu sei professore e poi, quando siamo soli puoi anche chiamarmi con il mio nome!".

"Oh! – commenta ironico – Quale gentile concessione!".

"Non fare lo str...!".

"Shhh! – mi blocca mettendosi l'indice sul naso – Non si dicono le parolacce!".

"Guarda che non m'incanti! – lo incenerisco – Nemmeno se vai a rinvangare i vecchi tempi!".

"Ok capo! – fa il cenno del saluto militare – A sua disposizione!".

"Ti ho detto di non fare il cretino! – lo apostrofo – Se ti ho convocato qui da solo è perché ho bisogno di alcuni chiarimenti!".

"Dimmi tutto!" sorride con quel ghigno tutto suo.

"Ho bisogno di sapere qual è il tuo grado di conoscenza di virtopsy! – gli dico – Domattina iniziamo a lavorare al progetto, sai bene che è un argomento non proprio conosciuto in tutto il mondo, credo che tu sappia anche che il nostro Istituto è autorizzato a svolgere alcune autopsie con questa tecnica, come saprai che solo pochi studenti e noi che facciamo parte della ricerca possiamo condurle, sarai a conoscenza del fatto che lavoriamo su casi di ragazze violentate ed uccise e la collaborazione con le forze di polizia è segretissima in quanto tale metodo è permesso solo nell'ambito di alcuni casi...!".

"Veramente dei dettagli tecnici nessuno mi ha ancora informato!" mi fa notare.

"Bene ora te l'ho detto io! – lo avviso – Ma il punto non è questo!".

"E quale allora?" domanda.

"Vado subito al sodo, Claudio! – taglio corto – Fino a che punto sei in grado di lavorare con noi e fino a che punto conosci questo modo di condurre un'autopsia? Devo per caso farti un corso accelerato per ragguagliarti sulla parte teorica e pratica o sei capace di seguirci?".

"Ascolta, Alice! – fa l'offeso – Lasciamo perdere, come dici tu, le questioni personali! Tu però conosci bene la mia serietà sul lavoro...".

"Ti ho fatto una domanda!" lo interrompo.

"Bene! – prosegue – Allora sarò chiaro anch'io! Cosa credi che io sia qui per la mia bella presenza o perché ogni volta che entravo nell'aula specializzandi a Roma, non riuscivo a starci perché ad ogni postazione vedevo te? O perché quando entravo in biblioteca ti vedevo con una marea di libri e fogli sparsi ovunque? O perché ancora, dal giorno che te ne sei andata, non ho più messo piede nello studio tuo, di Lara e Paolone perché ogni volta che vi entravo mi mancava il respiro?".

AA&CC... LA CHIAVE DEL TUO CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora