CAPITOLO 24: DI NUOVO AL LAVORO

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ALICE

Sono trascorse oramai due settimane dal risveglio di Claudia, sta molto meglio, le hanno tolto tutti i tubicini, respira da sola e comincia a mangiare. La signora Norah le è sempre accanto quando non ci siamo io, Claudio, Gabriele o Ellen. La Martin ha capito come prendere mia figlia e, non so come, ma è riuscita a farsi rispettare.

Questa mattina torno in Istituto, Claudio e Gabriele sono già andati ieri, avevamo abbandonato il progetto nelle mani di Samantha e David che, pur se bravi, sono comunque due specializzandi. Inoltre sono arrivati Costa e Fabbri, insieme a quella strega di Simona. Claudio stamattina non si è fatto sentire, nemmeno per parlare con mia figlia. Lo fa ogni giorno, da quando si è svegliata. Immagino che sia impegnato con la megera.

Anche Liam dovrebbe tornare oggi. Non sa nulla di Claudia, non gliel'ho detto perché era a Seattle, insieme ad altri direttori, doveva organizzare il prossimo congresso, l'argomento principale sarà proprio virtopsy e il nostro progetto sarà il tema principale del convegno. Se gli avessi raccontato cosa era successo a Claudia avrebbe preso il primo aereo e sarebbe corso qui. Non potevo permettere che perdesse un'occasione così importante, così ho preferito non dirgli nulla. So che, appena lo scoprirà, sarà furioso, me ne dirà di tutti i colori e se la prenderà anche con Gabriele, ma non mi pento della mia scelta. E' grazie alla sua bravura se è stato scelto il nostro argomento tra migliaia.

Appena arrivo, mi rintano nel mio ufficio, ho bisogno di pensare, devo assumere un comportamento professionale, i miei vecchi rancori non devono interferire sul lavoro. E' più di mezz'ora che sono qui, guardo dalla finestra la vita che scorre e mi sento fluttuare, come fossi stata proiettata in un universo parallelo. Mi gira un po' la testa, sono giorni che non mi concedo un pasto decente, le notti le passo con mia figlia, su una poltrona che Claudio mi ha procurato. Visto quello che ha passato Claudia, il primario mi ha permesso di stare con lei la notte queste due settimane, ma stasera dovrò restare a casa. L'infermiera mi ha detto che la bambina sta più che bene, nei prossimi giorni faranno ulteriori accertamenti e poi, se tutti gli esami staranno bene, sarà dimessa. La Martin mi comunica che Wilson ha detto che adesso anche io dovrò rispettare le regole e non può più concedermi di dormire con mia figlia.

Mentre sono persa nei miei pensieri, sento bussare.

"Avanti!" permetto a chi è dall'altra parte di entrare.

"Buongiorno, Alice! – esclama Gabriele – Bentornata!".

"Grazie!" torno alla realtà.

"Ma che tu ne sappia, Claudio non doveva venire presto? – esordisce – Ha detto ieri sera che sarebbe arrivato all'alba per preparare il lavoro di oggi!".

"E perché dovrei sapere quello che fa Conforti?" mi metto sulla difensiva.

"Non so! – si giustifica – Pensavo vi foste sentiti riguardo all'organizzazione del progetto! Credevo che aveste parlato del ruolo dei nuovi arrivati!".

"Lo so! Lo so! – mi addolcisco – Siamo rimasti indietro! Recupereremo!".

"Va bene! – acconsente – Come ci organizziamo, quindi?".

"Scusa, va' a chiamare Claudio!" gli dico.

"Ma non è arrivato!" mi comunica.

"Gabry, ha avvisato almeno?" domando.

"No!" mi informa.

"Sono quasi le dieci! – gli faccio notare – Conforti deve rispettare l'orario, come tutti!".

"Sarà successo qualcosa? – mi fa notare – Non è da lui arrivare in ritardo!".

"Sì, come no! – commento – Avrà fatto le ore piccole con la sua vecchia fiamma!".

AA&CC... LA CHIAVE DEL TUO CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora