Capitolo 2

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Marcello povSono Marcello Solara, ho 21 anni e vivo a Napoli, precisamente nel quartiere Forcella, questo quartiere lo comandiamo noi Solara e piano piano ci prenderemo anche tutti gli altri quartieri, io e la mia famiglia facciamo parte della cam...

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Marcello pov
Sono Marcello Solara, ho 21 anni e vivo a Napoli, precisamente nel quartiere Forcella, questo quartiere lo comandiamo noi Solara e piano piano ci prenderemo anche tutti gli altri quartieri, io e la mia famiglia facciamo parte della camorra, è una cosa che ci portiamo da sempre, tutti i miei antenati hanno fatto parte della camorra
Vivo con mio padre Achille Solara, , mio fratello Michele Solara di 23 anni e mio fratello Gaetano Solara di 4 anni
Mia madre dopo che ha partorito mio fratello Gaetano ci ha abbandonati perché diceva che noi stavamo diventando come nostro padre e non voleva averci niente a che fare con noi, la odio e la odierò per sempre ha abbandonato la famiglia

Marcello povSono Marcello Solara, ho 21 anni e vivo a Napoli, precisamente nel quartiere Forcella, questo quartiere lo comandiamo noi Solara e piano piano ci prenderemo anche tutti gli altri quartieri, io e la mia famiglia facciamo parte della cam...

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ACHILLE SOLARA☝🏻

MICHELE SOLARA ☝🏻

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MICHELE SOLARA ☝🏻

MARCELLO SOLARA☝🏻

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MARCELLO SOLARA☝🏻

MARCELLO SOLARA☝🏻

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GAETANO SOLARA☝🏻

Ero a casa con i miei fratelli e mio padre.
Achille: figli miei sapete che in questo quartiere dovete farvi rispettare da tutti, e quindi ogni negozio di questo quartiere deve pagarvi il pizzo, e chi non vuole pagare gli dovete fare capire con chi si mette contro, mi so spiegato?
Disse guardando me e mio fratello Michele
Achille: Sapete che i Solara non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno e tutti li devono rispettare perché sennò fanno una brutta fine
Andò verso mio fratello Gaetano
Achille: amore di papà, disse toccandogli una guancia, lo sai che sei un Solara giusto? E che i Solara li rispettano tutti e nessuno si deve permette di mancargli di rispetto, e che i Solara non piangono mai , subito gli diede uno schiaffo in faccia... e mio fratello aveva gli occhi lucidi... odiavo quando faceva così mio padre, non capiva che era solo un bambino troppo piccolo, ma mio padre ha detto che deve iniziare a imparare da adesso, con questo schiaffo mio fratello non doveva piangere perché sennò mio padre gli dava il resto
Dopo poco mio padre uscì di casa e mio fratello Gaetano iniziò a piangere
Michele: ouuu a vuo firn e chiagnr? Sei un Solara ed i Solara non piangono, disse sgridandolo
Marcello:ou miche fatt e sfaccimm re cazz re toij, non lo vedi che è piccolo, che cazzo deve capire a questa età
Michele: lo deve capire Marcello, come lo abbiamo capito noi
Andai verso Gaetano
Marcello: oi gaetà non piangere ora passa è tutto ok
Era mio fratello piccolo e gli volevo tanto bene, non volevo che già a questa età imparasse tutti quei codici che abbiamo imparato io e mio fratello, volevo che lui avesse una vita diversa da noi 2 ma ovviamente mio padre non lo accetta affatto, perché anche lui è un Solara e deve fare la nostra stessa strada
Dopo poco io e mio fratello accompagnammo Gaetano all'asilo, ci sarebbe andato fino alla seconda elementare per imparare a leggere e scrivere, perché poi mio padre lo iniziava a mettere a lavorare
Stavamo lasciando Gaetano all' asilo
Marcello: oi Gaeta ricordati che sei un Solara e mai nessuno ti deve sfottere
Gaetano: tranquillo Marcè
Lo vidimo scendere e entrare a scuola, a me e a mio fratello toccava chiedere il pizzo a tutti i negozianti del quartiere
Lo avevamo chiesto a tutti, mancava solamente il negozio di scarpe degli Esposito, sta famiglia l'abbiamo sempre odiata, è quella che va contro la camorra, hanno provato a metterci i bastoni fra le ruote ma non ci sono mai riusciti, hanno  4 figli tra cui una ragazza di 17 anni
Entrammo nel negozio e vidimo i 2 figli più grandi
Marcello: i soldi Esposito Adesso!
Vidi il più grande avvicinarsi a me
Vito: che cazzo vuoi Marcello, noi soldi non ve ne diamo a voi camorristi
Mio fratello Michele stava per prenderlo a legante ma lo fermai
Marcello: Vito tu non hai capit nu cazz, sai che se non ci date i soldi sto negozio e la vostra famiglia farà una brutta fine
Vidi che intervenne il fratello più piccolo
Giuseppe: ci state minacciando per caso?
Michele: si quindi dateci sti cazzo di soldi, se non volete fare una brutta fine
Vito: noi sodi non ne abbiamo ed anche se li avessimo a voi camorristi di merda, non li daremo mai
Non ci vitti più e mi buttai addosso a lui, per prenderlo a pugni, e mio fratello invece iniziò a picchiarsi con Giuseppe
Questo Vito era abbastanza forte quindi c'è li stavamo dando entrambi
Ma ad un certo punto sentimmo una voce femminile dire basta, sembrava una voce di un angelo
Ci fermammo tutti e ci girammo verso la ragazza in questione, era bellissima, aveva i capelli mossi castani, gli occhi neri, le labbra carnose, un fisico mozzafiato..
Ma che dicevo... sicuramente era una rompi palle, mocciosa e antipatica e sicuramente sorella di questi due
Vidi che con lei c'era pure un bambino piccolo che poteva avere la stessa età di mio fratello Gaetano, vedevo che aveva il labbro gonfio e gli usciva sangue
Vito: valentì vattin a casa subito
Valentina: no Vito, che cazzo vogliono questi stronzi da voi?
Giuseppe: niente valenti hai sentito a Vito, cerca di andartene a casa, non lo vedi che c'è pure Carmine spaventato
Marcello: tranquilli non vi agitate, c'è ne stavamo andando noi, e comunque Esposito non finisce qua, ci rivediamo molto presto e pensate a cosa vi abbiamo detto, e tu bambolì dissi indicando la ragazza, cerca di portarci rispetto se non vuoi fare una brutta fine
C'è ne andammo con gli occhi degli Esposito puntati su di noi
Quella mocciosa ci aveva mancato di rispetto...












Spazio autrice:
Ecco il capitolo 2, spero vi piaccia, lasciate una stellina e dei commenti⭐️
Baci😘

MI AMERAI! /MARCELLO SOLARA/ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora