Capitolo 11

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Valentina povNon potevo crederci

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Valentina pov
Non potevo crederci... quello stronzo di Marcello mi aveva baciata, prima si è lamentato di me per il fatto che avevo lasciato in quel modo la sala da pranzo e che poi mi ero messa a conversare con Enzo, e poi mi bacia... io non lo capisco anzi...
Non lo sopportavo proprio..
Non so neanche io perché avevo contribuito a quel bacio, non so neanche cosa mi era passato per la mente... so solo che quando aveva poggiato le sue labbra sulle mie avevo sentito una strana sensazione nella mia pancia... avevo mille brividi che attraversavano il corpo
Dio mio basta pensare a Marcello... se i miei fratelli e i miei genitori avessero scoperto di questo bacio mi avrebbero uccisa senza neanche darmi il tempo di spiegare, e come potrei biasimarli, la loro unica figlia femmina che dà il suo primo bacio ad un camorrista.... si perché per me quello è stato il mio primo bacio
Ok basta ora l'unica cosa che devo fare è cercare di evitare Marcello il più possibile
Non avevo completamente chiuso occhi questa notte, anche perché c'era stato brutto tempo e i tuoni non mi facevano completamente dormire
Mi alzai dal letto anche se non avevo proprio voglia e andai ad aprire la finestra che dava sul mare e subito venni invasa da un aria fresca e pulita... il mare era meraviglioso, a quest'ora se non fossi stata costretta a lavorare per i Solara, sarei a mare con i miei amici.. ma invece no
Scacciai subito la lacrima che cadde sulla mia guancia e dopo poco bussarono alla porta
Paola: Valentina sbrigati a scendere , mamma mia ma come devo fare io con te
Sbuffai e mi andai a lavare e a vestire e raggiunsi Paola in cucina
Paola: alla buon ora ragazza, forza vai a pulire le stanze dei signori Solara
Le lancia un occhiataccia e mi incamminai verso la stanza di Marcello Solara, pregavo Dio che lui non ci fosse dentro la stanza
Bussai e dopo un po' sentì la sua voce
Marcello: entra
Ovviamente la sfortuna è sempre con me
Odiavo da morire Marcello Solara
Entrai e lui mi squadrò dalla testa ai piedi, volevo sotterrarmi
Era seduto sulla scrivania che stava guardando qualcosa al computer e poi si distese sul letto a guardarmi

 ma invece no Scacciai subito la lacrima che cadde sulla mia guancia e dopo poco bussarono alla porta Paola: Valentina sbrigati a scendere , mamma mia ma come devo fare io con teSbuffai e mi andai a lavare e a vestire e raggiunsi Paola in cucina P...

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Valentina: devo pulire la stanza
Marcello: fai pure
Iniziai a pulire la stanza e dopo poco vidi una foto di una donna accanto a letto, la presi e la guardai intensamente, era una bella donna, era scura e aveva dei bei lineamenti
Ma venni bloccata da una forte presa sul mio braccio
Marcello: Valentì pulire non significa ficcare il naso dove non dovresti, e con un movimento brusco mi levò la foto dalle mani, riponendola dentro il cassetto
Vedevo Marcello incavolato, si avvicinò a me e mi butto sul letto salendomi addosso e mise una mano sul mio collo senza stringere, dopo poco vidi che avvicinò la sua bocca al mio collo annusava il mio profumo e soffiava sopra, ok non potevo resistere
Valentina: Marcello levati subito, mi fai schifo

Valentina: devo pulire la stanzaMarcello: fai pure Iniziai a pulire la stanza e dopo poco vidi una foto di una donna accanto a letto, la presi e la guardai intensamente, era una bella donna, era scura e aveva dei bei lineamenti Ma venni bloccata d...

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Marcello: ij t facc schif? Eh? Però quel coglione di Enzo ti piaceva giusto? Si na zoccol valentì e ti avviso la prossima volta che tocchi le cose che non dovresti toccare, t'accir chi man mij, ci siamo intesi? Disse stringendo la mano sul mio collo per farmi soffocare
Cercavo di liberarmi, ma niente era impossibile
Marcello: ah e capit? E ora chiedimi scusa sennò ti puoi scordare che esci da qua dentro.
Non volevo completamente dirgli scusa a questo, ma ero costretta, mi avrebbe ammazzato ne ero convinta, già gli avevo mancato di rispetto toppe volte e mi aveva graziata
Valentina: scusa
Vidi che lascio il mio collo e iniziai a tossire
Marcello: brava, disse accarezzando la mia guancia
Ma perché non vada all'inferno, pensai in mente mia....
Stava per uscire dalla porta quando si girò e mi disse
Marcello: vedi che sta venendo tuo fratello Vito a lasciare tuo fratello Carmine, dato che domani è il suo compleanno, starà tutta la giornata qui e anche domani
Non potevo credere a quello che aveva detto, ero felice perché avrei rivisto mio fratello Carmine, ma dall'altro lato non volevo proprio che lui rimanesse così tanto tempo qui in questa casa con questi camorristi, e già tanto per me pensa per lui così piccolo
Valentina: si ma non c'è bisogno che lui rimane qui a dormire, sai io ho tanto lavoro da fare non potrei badare a lui
Marcello: domani hai la giornata libera e andremo al mare, quindi stai tranquilla che non ci sono di questi problemi
Valentina: no ma non c'è biso-
Non riuscì a finire la frase che lui mi interrompe guardandomi malissimo
Marcello: Valentì m agg rutt u cazz dí sentirti, mi stai facendo perdere solo tempo,decido io quanto deve stare e quanto non, è casa mia e decido io, stop!
Se ne andò lasciandomi li spiazzata, l'odiavo da morire....













Spazio autrice:
Ecco il capitolo 11, spero che vi piaccia, lasciate una stellina e dei commenti⭐️
Baci😘

MI AMERAI! /MARCELLO SOLARA/ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora