Capitolo 21

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Marcello pov Stasera ci sarebbe stata quella stupida festa che mio padre organizza ogni anno con tutta la gente del nostro quartiere per fargli capire che comandiamo sempre noi e chi ci manca di rispetto morirà senza pietà, odiavo il fatto che la ...

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Marcello pov
Stasera ci sarebbe stata quella stupida festa che mio padre organizza ogni anno con tutta la gente del nostro quartiere per fargli capire che comandiamo sempre noi e chi ci manca di rispetto morirà senza pietà, odiavo il fatto che la gente ci rispettava perché aveva paura di noi.
Mio padre e mio fratello Michele erano della stessa pasta, potere e soldi, si ovviamente anche io pensavo a questo, ma con criterio e non prendendo in giro persone innocenti che non c'entrano nulla, io me la prendevo con chi se lo meritava, con chi ci tradiva...
Erano già 5 mesi che non vedevo Valentina, non sapevo nulla nè di lei nè del bambino, avevo provato a sapere qualcosa ma l'unica cosa che sono venuto a sapere è che la sua famiglia l'ha cacciata di casa e non è ha voluto sapere più niente, ho pensato ogni singolo giorno a lei e al bambino che tiene in pancia, mi sono ripetuto ogni santo giorno che sono stato un coglione a non tenerli con me, ma sapevo che era impossibile, ora non so se sono al sicuro o in pericolo, se lei si è rifatta una vita con qualche altro, ero così nervoso che neanche mi ero accorto che avevo rotto la bottiglia di wisky che tenevo in mano
Vidi dopo poco entrare mio fratello Gaetano
Marcello: ei piccolo che ci fai qui?
Gaetano: Marcello ma che è successo qui? E poi sono venuto perché non mi so allacciare la camicia, mi potresti aiutare per favore?
Marcello: si certo e poi tranquillo mi è caduta soltanto la bottiglia non preoccuparti
Gaetano: marcè ma è vero che oggi viene Carmine e Valentina?
Appena sentì quel nome il mio corpo ebbe mille brividi
Marcello: si Carmine viene, e adesso vai che stanno arrivando tutti
Mio fratello mi lasciò con quel nome in testa e il pensiero di dove potesse stare e come potesse stare Valentina...

Valentina pov
Oggi era il giorno della festa a casa dei solara, non ci volevo andare completamente, ma ero costretta e non potevo tirarmi indietro, avrei rivisto i solara ma soprattuto lui... non ero completamente pronta..
Decisi di scendere per andarmi a comprare un vestito decente dato che con la gravidanza non mi entrava più nulla, entrai in un negozio e presi un vestito lungo nero molto elegante e poi comprai pure una bella borsa
Stavo per ritornare a casa quando passai davanti ad un negozio per bambini, decisi di entrare per comprare alcune cose per la mia Alessia dato che ormai sapevo il sesso

Decisi di scendere per andarmi a comprare un vestito decente dato che con la gravidanza non mi entrava più nulla, entrai in un negozio e presi un vestito lungo nero molto elegante e poi comprai pure una bella borsaStavo per ritornare a casa quando...

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Vidi anche che c'era una collana con un piedino e il nome Alessia scritto di sopra, la presi subito e la indossai, era meravigliosaDopo poco tornai a casa e trovai Vittorio, ma la scena che vidi fu bruttissima, c'era lui che stava bevendo e aveva ...

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Vidi anche che c'era una collana con un piedino e il nome Alessia scritto di sopra, la presi subito e la indossai, era meravigliosa
Dopo poco tornai a casa e trovai Vittorio, ma la scena che vidi fu bruttissima, c'era lui che stava bevendo e aveva un pessimo aspetto non lo avevo mai visto così e mi faceva davvero paura
Si stava avvicinando a me ed io cercavo di allontanarmi
Valentina: Vittorio ma che fai allontanati, puzzi di alcool
Vittorio: vieni qui non ti faccio nulla, e comunque tu sei la mia fidanzata e odio che non ti fai toccare da me,
disse toccandomi la guancia, stavo per vomitare
Vittorio: non ti fai toccare da me perché pensi ancora a quel bastardo di Marcello, vero?
Stava alzando troppo la voce avevo una paura incredibile, e mi prese per il polso
Vittorio: tu pensi ancora a lui, di me non te ne frega niente vero zoccola? Io sono stato solamente quello che ti doveva aiutare, ma da oggi si fa come dico io, e mi diede uno schiaffo in pieno viso da farmi diventare la guancia rossa... era pazzo
Stava per continuare ma il rumore del suo telefono lo fece fermare
Vittorio: vatti a vestire che fra poco dobbiamo scendere ma sappi che non finisce qua con te, ah e ti avviso se dici qualcosa stasera a qualcuno, tra cui quel Marcello, uccido lei, disse indicando la mia pancia
Avevo una paura terribile, sapevo che se avrei parlato con qualcuno, lui l'avrebbe uccisa, avevo capito che in tutto questo tempo ha avuto una maschera ed ora ho scoperto che ragazzo è... anzi che mostro è..
Andai nella mia stanza e mi preparai molto velocemente, decisi di lasciare i capelli sciolti e mi truccai anche perché dovevo coprire quella stampa rossa che quello stronzo di Vittorio mi aveva lasciato sulla guancia..
Dopo poco ero pronta e scesi ed entrai nella macchina da Vittorio che mi guardava malissimo..
Bene ero proprio nei guai... accanto a me avevo uno psicopatico che da un momento all'altro poteva uccidere me e la mia bambina, e stavo andando nella casa del ragazzo che amo e che mi ha messo incinta e non ne ha voluto sapere più niente di me lasciandomi...












Spazio autrice:
Ecco il capitolo 21, spero che vi piaccia, lasciate una stellina e dei commenti⭐️
Baci😘

MI AMERAI! /MARCELLO SOLARA/ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora