TRAMA:
Valentina Esposito,17 anni, nata in un quartiere degradato di Napoli, Forcella.
Frequenta l'ultimo anno del turismo all'istituto De Sanctis di Napoli
Vive con suo padre Nicola, sua madre Caterina e i suoi tre fratelli, Vito il più grande ch...
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Marcello pov Lila mi stava dando troppo fastidio, non si scollava da me, dentro di me ero infuriato per quello che aveva fatto a Valentina, l'aveva umiliata davanti a tutti e sua madre pure. Non mi andava a genio il fatto che Michele e quel coglione di Enzo la guardavano tutto il tempo Vidi Valentina andarsene lì dentro Lila: amore non vedo l'ora che ci sposiamo, voglio avere dei figli con te, viaggiare, avere anche dei cani... Mi stavo innervosendo troppo, e sbattei i pugni sul tavolo Marcello: e mo bast Lila, m'agg rutt u cazz, non ti voglio sentire più, e mi alzai dalla tavola e mi andai a fumare una sigaretta e vidi che mi raggiunse mio padre che mi prese dal braccio Achille: ma che cazzo fai Marcè? È normale la scenata che hai fatto a Lila davanti ai tutti? Quando è così ed hai problemi con lei, prenditela in disparte e ci parli, non davanti ai suoi genitori, che cazzo di figura mi fai fare? Lo sai che con loro abbiamo degli accordi troppo importanti che non possiamo permetterci di mandare all'aria... Marcello: fanculo tu, loro e gli accordi pure Achille: non finisce qua Marcè Me ne andai, volevo uscire un po', ma nel mentre che stavo per uscire, sentì dal retro della cucina delle risate, mi avvicinai per vedere meglio di chi si trattasse La scena che vidi mi fece ribollire il sangue.. C'era Valentina che rideva con quel coglione di Enzo, il suo sorriso era qualcosa di meraviglioso, era spensierata e questa cosa mi dava troppo fastidio, lei stava ridendo e conversando in modo troppo tranquillo e felice con un altro, solo io dovevo farla sentire così, invece quando lei era con me, la vedevo sempre molto tesa, arrabbiata e preoccupata Uscì nel terrazzo e interruppi la conversazione che stavano facendo tra di loro Vidi che Valentina si girò a guardami, e rimase pietrificata quando mi vide
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Ed io mi rivolsi ad Enzo Marcello: Enzo tu lo sai che alle cameriere non si rivolge la parola, loro devono stare al loro posto e tu al tuo, dissi tutto questo non staccando gli occhi di dosso a Valentina Enzo si girò a guardami malissimo
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Vidi che rivolse un sorriso a Valentina e poi se ne andò via dandomi una spallata In mente mia pensai che sarebbe arrivata la sua fine, Enzo non mi è mai piaciuto ed io non sono mai piaciuto a lui, e il fatto che diventerà mio cognato non lo posso proprio tollerare, invece con suo fratello Pasquale ho un buon rapporto. Quando Enzo se ne andò, Valentina se ne stava per andare ma la fermai da un braccio Marcello: dove pensi di andare così in fretta? Valentina: siccome la cena è finita e il mio lavoro l'ho terminato stavo andando in camera a dormire, e lasciami il braccio, disse allontanando il suo braccio Marcello: non così velocemente, sei stata davvero maleducata a lasciare la sala da pranzo poco fa, nonostante quello che avevi combinato Valentina: non sono stata io, ma quella stronza della tua futura moglie, disse guardandomi malissimo Mi faceva molto ridere vedere Valentina arrabbiata, era molto buffa e faceva tenerezza Marcello: non importa, era sempre il tuo lavoro ripulire tutto e non andartene in quel modo, e non solo, dopo ti ritrovo a parlare qui in terrazza con mio cognato, come se fosse un tuo amico di sempre, sai che non ci si comporta così, Paola ti avrà spiegato le regole delle cameriere Valentina: io me ne fotto delle vostre regole, sai benissimo che io non volevo venire a lavorare in questa casa con voi camorristi, ma sono stata costretta , e poi Enzo si è dimostrato un bravissimo ragazzo a differenza tua La presi per il collo e la sbattei al muro Marcello: valentì mi devi imparare a portare rispetto, a me sto atteggiamento che hai nei miei confronti nun mi piac proprio, o ti dai una calmata e impari a portarmi rispetto o te ne pentirai, e sai benissimo che quando io dico una cosa la metto in pratica senza tirarmi indietro, gli dissi non lasciando la presa sul suo collo Valentina: si e cosa mi farai sentiamo? Vedevo che cercava di farmi vedere che non era spaventata, ma i suoi occhi dicevano tutt'altro, si percepiva che era molto spaventata La guardai con un sorrisetto e buttai il fumo della sigaretta in faccia a lei
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Marcello: faccio allungare la tua permanenza qui a Capri, invece di tre mesi, passano a sei, e poi ti vieterò di far venire qui i tuoi fratelli a vederti, so che fra pochissimi giorni sarà il compleanno di Carmine, e avevo pensato di farlo stare qui tutta la giornata, così da poter stare con lui e nel frattempo lui gioca con mio fratello Gaetano e con Elisabetta la sorella della mia futura sposa, ma mi sa che salterà tutto Vidi la sua faccia cambiare, colpita e affondata Valentina: adesso devo andare Se ne stava per andare, ma la bloccai al muro, gli guardavo le labbra e vedevo che mi chiamavano, Dio mio avevo avuto una voglia troppo forte di baciarla Infatti dopo poco le mie labbra erano poggiate sulle sue, all'inizio vidi che lei teneva le labbra serrate, però dopo poco si lasciò andare, e le nostre lingue si cercavano entrambe Dopo poco ci staccammo e lei scappò Non so cosa mi era preso, ma so che me ne andai nella mia stanza, pensando a Valentina e al sapore delle sue labbra
Spazio autrice: Ecco il capitolo 10, spero che vi piaccia, lasciate una stellina e dei commenti⭐️ Baci😘