Marcello pov
Avevo detto a Valentina che io e lei non potremmo mai stare insieme , e questo era più che vero, io sentivo qualcosa per lei da quel momento che l'avevo vista al negozio di suo padre, da lì è scattata quella scintilla, lei pensava che noi due dopo che avessimo scopato, saremmo stati felici e contenti, ma questo non potrà mai succedere, io sono un Solara e lei è un Esposito, e poi io mi sto per sposare, non posso di certo abbandonare gli accordi, io devo stare con Lila Cerullo, anche se quella mi fa proprio schifo, questo è il mio destino e non posso tirarmi indietro, queste sono le regole della mia famiglia, quindi devo levarmi dalla testa al più preso ValentinaValentina pov
Era passata una settimana da quando mio fratello Carmine era arrivato a casa dei Solara qui a Capri, si perché alla fine Marcello aveva acconsentito a farlo rimanere per una settima intera, Carmine aveva legato molto con Gaetano ed anche con Paola, per fortuna Michele e il padre erano stati fuori casa per un po',oggi però era il giorno che se ne doveva andare Carmine, lo stavano venendo a prendere i miei fratelli
Carmine: vale ma io non voglio andarmene, voglio stare con Gaetano, dovevamo fare la gara delle navi in piscina... uffa... io che faccio a casa, ora Vito e Giuseppe se ne andranno pure ed io rimarrò da solo, disse con la sua faccia triste
Ed era vero i miei fratelli più grandi oggi dovevano partire militari, ho provato tutta la settimana a non pensarci, mettendomi in mente che questo giorno non sarebbe mai arrivato, ma invece è arrivato ed anche molto veloce
Valentina: Cà ti prometto che presto tornerai e starai con Gaetano, tanto fra un mese è il suo compleanno e tu verrai di nuovo, va bene? Però adesso devi andare a casa perché mamma e papà hanno bisogno di te
Carmine: va bene
Dopo poco scendemmo giù e vidi che appoggiati alla macchina c'erano i miei fratelliErano entrambi vestiti con la divisa, e questo mi fece piangere
Subito corsi verso di loro e li abbracciai fortissimo
Valentina: amori mieiiii
Vito e Giuseppe: sorellina
Vito: come stai? Tutto apposto? Ti hanno fatto niente?
Valentina: tranquilli tutto ok
Li guardavo negli occhi e speravo vivamente che quei gli occhi li avrei rivisti ancora, non potrei mai sopportare una perdita così grande, loro sono tutta quanta la mia vita
Valentina: vi prego non partite, ho paura di perdervi
Giuseppe: vale lo sai che dobbiamo partire per forza, quei soldi ci servono, sia per noi ma soprattutto per tirarti fuori da questa merda
Vito: ha ragione peppe, vale quando ritorno mi sposo, rosa è una ragazza eccezionale e poi tu smetterai di lavorare qui e realizzerai i tuoi sogni come hai sempre voluto
Giuseppe: adesso dobbiamo andare, sennò facciamo tardi
Valentina: state attenti
Li abbracciai più forte che potevo, annusando il loro profumo inconfondibile, era profumo di casa, abbracciai anche Carmine e vidi dopo che salirono in macchina e si allontanarono scomparendo dalla mia vista
Stavo rientrando in casa e guardavo il mio braccialetto al polso, questo mi faceva sentire più vicina a loro
Rientrata in casa vidi che c'era Marcello seduto a tavola che guardava la tv e mangiava, mi sedetti anche io e iniziai a mangiare
Vedevo che mi guardava ma nessuno dei due parlava, quando ad un certo punto sentì la sua voce
Avevo mangiato pochissimo
Marcello: fra pochi giorni mi sposo, ovviamente sarai invitata anche tu come Paola
Mi faceva schifo.... neanche riuscivo a guardarlo negli occhi, mi considerava una stupida cameriera
Mi alzai sbattendo i pugni sul tavolo ed inizia ad urlare
Valentina: io non vengo al tuo stupido matrimonio, mi fai schifo, tu e tutta la tua famiglia mi fate schifo, solo quel povero bambino di tuo fratello Gaetano si salva, ma ovviamente avete intenzione di trasformarlo come voi, siete delle bestie, usate le persone e non ve ne frega niente di nessuno, solo dell'onore, dei soldi e del potere, non avete un briciolo di cuore
Per colpa tua e della tua famiglia i miei fratelli sono dovuti partire in guerra per avere dei soldi per liberarmi da qui, dato che se non mi lasciate andare ci levate la casa e il negozio, ed io che pensavo che fossi diverso da tuo padre e tuo fratello, ma invece no mi sbagliavo sei peggio Marcello
Lo vidi alzarsi, era nero, so di aver alzato troppo la voce e di avergli detto delle cose pesanti, ma se le meritava tutte, mi ha ferita troppoVenne verso di me e mi prese dei capelli, era troppo incazzato, e mi fece sbattere al tavolo
Marcello: zoccol e merd, ma come ti permetti di alzare la voce con me, ti sei scordata chi sono? E poi che pensavi che noi due potessimo stare insieme vivendo felici e contenti come nelle favole dei bambini? Scendi nel mondo reale Valentì, perché mi sa che vivi nei sogni
Valentina: non vivo nei sogni sei tu che sei uno stronzo senza cuore
Lo vidi incazzarsi sempre di più, e mise le sue mani intorno al mio collo, stringendo la presa, mi stava soffocando e mi mancava l'aria e avevo anche uno strano senso di vomito
Valentina: Ma- Marcello lasciami
Finalmente mi lasciò ed io corsi subito in bagno a vomitareSpazio autrice:
Ecco il capitolo 15, spero che vi piaccia, lasciate una stellina e dei commenti ⭐️
Baci😘
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MI AMERAI! /MARCELLO SOLARA/
FanfictionTRAMA: Valentina Esposito,17 anni, nata in un quartiere degradato di Napoli, Forcella. Frequenta l'ultimo anno del turismo all'istituto De Sanctis di Napoli Vive con suo padre Nicola, sua madre Caterina e i suoi tre fratelli, Vito il più grande ch...