Capitolo 34

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Valentina povOggi finalmente io e Alessia uscivamo dall'ospedale e ritornavamo a casa

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Valentina pov
Oggi finalmente io e Alessia uscivamo dall'ospedale e ritornavamo a casa... non ne potevo più di stare in quell'ospedale, anche perché avevo bisogno del mio rassetto di casa
Non vedevo l'ora di fare conoscere ad Alessia la sua casa e la sua stanzetta
Fra pochi giorni avrei compiuto 18 anni e con Marcello mi ero accordata di fare una grande festa sia per festeggiare il mio compleanno ma anche per inaugurare la nascita della nostra piccola Alessia
Io mi ero già preparata e stavo preparando Alessia, Marcello era arrivato proprio in questo momento, aveva un mazzo di rose bellissimo e un cappuccino
Marcello: amore mio sei pronta? Disse baciandomi
Valentina: prontissima amore mio dissi non volendomi più staccare da lui
Lo amavo follemente
Alessia era pronta per uscire e per conoscere la sua nuova casa

 non ne potevo più di stare in quell'ospedale, anche perché avevo bisogno del mio rassetto di casaNon vedevo l'ora di fare conoscere ad Alessia la sua casa e la sua stanzettaFra pochi giorni avrei compiuto 18 anni e con Marcello mi ero accordata d...

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Mi preparai anch'io, diedi il latte ad Alessia e poi arrivò il dottore
Dottore: allora Valentina tu e Marcello firmate queste carte e potrete uscire, ci vediamo fra un mese per la visita della piccola
Valentina: perfetto
Io e Marcello firmammo tutte le carte e uscimmo dall'ospedale, ero troppo felice e piena di gioia, finalmente la mia piccola era fra le mie braccia
Vedevo Marcello davanti a me che teneva l'ovetto con la piccola, erano a dir poco meravigliosi

Non potevo crederci che la mia vita era cambiata così radicalmente, avevo una bambina ed ero quasi sposata, ma il mio cuore scoppiava di felicità Arrivammo in macchina e posammo Alessia dietro e Marcello iniziò a guidare diretti verso casaMarcello...

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Non potevo crederci che la mia vita era cambiata così radicalmente, avevo una bambina ed ero quasi sposata, ma il mio cuore scoppiava di felicità
Arrivammo in macchina e posammo Alessia dietro e Marcello iniziò a guidare diretti verso casa
Marcello: amore mio a che pensi?
Valentina: penso che siamo noi tre, e adesso ho paura per tutto ciò che potrebbe succedere, ho paura sia per la piccola ma anche per te
Marcello: tu devi stare tranquilla vita mij, io ti prometto che a te e ad Alessia nessuno vi farà mai male, perché ci sarò sempre io con voi
A proposito ora che è nata Alessia ho preso una guardia per casa nostra, è uno dei miei uomini più fidati si chiama Josh viene dall'America
Ero molto perplessa di questa cosa, perché sinceramente non volevo avere una guardia del corpo a casa mia che guardasse me e mia figlia quando Marcello dovrà stare via per affari...
Ma ovviamente non avevo altra scelta uno perché sapevo che così sarebbe stato meglio per me e mia figlia ma sopratutto non potevo ribattere con Marcello su questa cosa, lui non mi avrebbe dato completamente ascolto
Dopo pochi minuti arrivammo a casa nostra, Marcello prese Alessia e ci diressimo verso la porta, entrando trovammo tutti i nostri parenti con tanti palloncini per dare il benvenuto ad Alessia, c'erano tantissime cose di rosa

Ma ovviamente non avevo altra scelta uno perché sapevo che così sarebbe stato meglio per me e mia figlia ma sopratutto non potevo ribattere con Marcello su questa cosa, lui non mi avrebbe dato completamente ascolto Dopo pochi minuti arrivammo a ca...

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Era tutto molto delicato e fresco, come la mia piccola Alessia, lei era un confetto meraviglioso e non potevo davvero desiderare di meglioEravamo tutti felicissimi per la nascita di Alessia e finalmente potevo dire di essermi creata la mia famigli...

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Era tutto molto delicato e fresco, come la mia piccola Alessia, lei era un confetto meraviglioso e non potevo davvero desiderare di meglio
Eravamo tutti felicissimi per la nascita di Alessia e finalmente potevo dire di essermi creata la mia famiglia, ancora non credevo come sia stato possibile che la mia famiglia abbia stretto buoni rapporti con i solara, di quanto le cose sono cambiate c'erano mio padre con Achille che tenevano Alessia e facevano a turno, erano due nonni innamorati della nipote
Mi sedetti nel divano e iniziai a parlare con mia madre e mia cognata, stava già pensando al nome ,se fosse stato maschio avevano intenzione di chiamarlo Nicola come mio padre, ovviamente stava bene sia a mio fratello ma anche a mia cognata, invece se fosse stata femmina l'avrebbero chiamata Asia
Vito: vale come ti senti?
Valentina: bene adesso che sono a casa con tutti voi
Nicola: amore di papà, Alessia è una fragola meravigliosa
Dopo poco vedevo che Marcello e Michele stavano parlando in disparte e non erano tranquilli
Poi Marcello venne verso di noi e parlò
Marcello: sabato siamo stati invitati a casa degli Orefice, sia voi esposito che noi Solara, vedevo che era molto nervoo
Mi avvicinai a lui per sapere cosa avesse
Valentina: amore ma che tieni? E poi chi sono questi Orefice?
Marcello: sono dei bastardi valentì, ma sono molto ricchi e hanno il controllo sull'oro di Napoli, noi dobbiamo andarci perché dobbiamo fargli vedere che non abbiamo paura di loro e che siamo una vera e propria famiglia
Non ero molto convinta di sta cosa... sopratutto perché Alessia avrà soltanto una settimana e non volevo andare dove c'erano tante persone
Valentina: vabbè amore mapossiamo evitare di andarci, perché Alessia è nata da poco e non me la sento di uscire, e poi cosa ti importa di far vedere agli altri che sei più forte e che non hai paura di loro
Vidi che si girò e mi guardò malissimo
Marcello: valentì tu fatt e sfaccim re cazz re toij, decido io, quindi sabato andiamo a sta cazzo di festa, che tu lo voglia o no, e con noi verrà pure Alessia, devono vedere tutti che siamo una famiglia unita, te lo sto dicendo non mi andare più contro se io dico una cosa quella deve essere
Dopo mi superò e si andò a sedere con gli altri, mi aveva dato troppo fastidio il fatto che mi aveva urlato e parlato in quel modo
Odiavo troppo quando faceva così...
Mi allontanai anche io perché Alessia aveva iniziato a piangere perché aveva fame...
Per tutta la sera non c'eravamo completamente calcolati... io lanciavo degli sguardi a lui e viceversa...
Non mi interessava doveva chiedermi scusa per come mi aveva trattata... non poteva passarla così...













Spazio autrice:
Ecco il capitolo 34, spero che vi piaccia, lasciate una stellina e dei commenti⭐️
Baci😘

MI AMERAI! /MARCELLO SOLARA/ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora