capitolo 10

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Misa

Lo trascino per il locale fino all'uscita. Sono furiosa quell'ammasso mi ha fatto buttare fuori.
<<Misa! Fermati>>. Mi grida Axel, mi giro e lo guardo.
<<Cosa vuoi? Se non vuoi venire con me puoi anche rimanere qua, troverò sicuramente qualcun'altro>>. Nei suoi occhi passa un luccichio, mi afferra per la mano e questa volta è lui a trascinarmi via.
Arrivati all'uscita lui si ferma e mi guarda. <<Andiamo da te?>>
Cazzo assolutamente no. È fuori questione e poi devo sapere chi cazzo è e dove abita.
<<No! È fuori questione>>.Prende il telefono e se lo porta all'orecchio.
<<Che cazzo fai?>>Chiedo
<<Chiamo un taxi>>.
Dice come se fosse ovvio. Ma sta scherzando?
<<Riaggancia Mister muscoli, prenderemo la mia auto>>.
Cammino a passo svelto e arrivo al parcheggio.
<<Qual'è la tua?>>
Chiede guardando le auto messe infila. Faccio scattare l'apertura e la mia Sibaru nera illumina il parcheggio, mi guarda alzando un sopraciglio.
<<Stai scherzando cazzo?>>
Lo supero e apro la portiera.
<<No, non è nel mio stile.>>
Salgo e metto in moto.
<<Sali o no?>>
Lui si passa una mano nei capelli e mi raggiunge, cazzo sembra frustrato.
<<Metti la cintura>>. Lo canzono
<<Devo dire che sei una grande sorpresa>>. Dice divaricando le gambe e ignorando completamente la mia richiesta.
<<La cintura>>. Ripeto.
<<Non posso>>. Dice appoggiandosi con le spalle alla portiera e guardandomi in modo famelico.
<<E perché?>> Chiedo curiosa e con finta innocenza.
<<Altrimenti non potrei fare questo>>.
Sto per ribattere "cosa" . Ma si avvicina e slaccia la cintura velocemente e mi tira sulle sue gambe nel suo lato.
<<Che cazzo stai facendo?>> Sorrire e afferra il mio labbro tra i denti, mi esce un lieve ansito e subito dopo mi bacia intrecciando le nostre lingue e passando la sua mano sulla mia coscia.
<<Guido io>>. Dice ad un tratto sorridendo.
He grandissimo figlio di puttana, davvero pensava di fregarmi così?Allontano la mia faccia dalla sua e mi rimetto al mio posto per ingranare subito la marcia.
<<Nessuno guida la mia macchina cazzo, scordatelo>>.
Parto a tutta velocità, ma non si scompone e talmente grosso che fa sembrare l'interno della mia auto così piccolo da far salire la temperatura di parecchi gradi.
Oppure sei solo tu che vuoi saltare sul sul corpo scolpito e continuare quello che hai interrotto.
Porta la sua mano sulla mia gamba.
<<Dove andiamo?>>. Chiedo ancora una volta.
<< Hyatt park>> Sorrido.
<<Che c'è?>> Scuoto la testa continuando a correre.
<<Ti sei sorpreso per la mia auto quando tu alloggi al Hyatt park?>>
Lui fa spallucce e sorride, come se fosse tutto normale.
Passiamo l'intero viaggio con lui che mi stuzzica e io che lo minacciò di morte, ma non si scompone.
Arrivati all'hotel il parcheggiatore preleva il mio veicolo e seguo Axel agli ascensori.
<<Sei pronta a chiuderti in un piccolo spazio con me?>>
Chiede incastrandomi al muro e incominciando a baciare il mio collo. <<Io sarei più preoccupato per te>> E lo sento sorridere. Le porte si aprono e subito ribalto la situazione, lo prendo per il bavero della giacca e lo butto dentro.<<Numero?>>
Chiedo mentre con una mano tengo il suo collo e l'altra su i pulsanti. <<235>>. Premo e mi avvicino per baciarlo e me lo lascia fare.
Mi afferra per il sedere e ribalta la situazione ancora una volta sbattendomi alle pareti fatte interamente di specchi.
<<Ho una doppia visuale del tuo culo>>.
D

ice sorridendo.

<<Sta zitto e baciami>>.

L'ascensore si ferma e probabilmente chiamato da qualcun'altro e si apre, due anziani cercano di varcare le porte ma come se lo avessimo programmato urliamo un <<Fuori!>> Insieme e ridiamo dell'accaduto, continuiamo la nostra battaglia come se nulla fosse.
Finalmente le porte si aprono e  arriviamo alla sua stanza.
Sono ancora sostenuta dalle sue braccia mentre lo tormento.
Mi butta sul letto senza nessuna gentilezza cazzo è  perfetto.
In una frazione di secondo me lo ritrovo sopra e strappo la sua camicia facendo saltare i bottoni graffiando il suo petto.
<<Impaziente>>.
Mi stuzzica lui.
<<Parli troppo>>.
E sorride.
Mi fa sollevare e mi slaccia il vestito distolgo i miei occhi dai suoi solo il tempo di ammirare il suo possente corpo.
Spero che l'apparenza soddisfi l'aspettativa.
Si spoglia, togliendosi tutto e... oh cazzo! Percorro il suo corpo fino hai suoi occhi sorridendo soddisfatta.

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