capitolo21

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Axel

L'orologio della stanza dell'hotel segna le due e cinquantanove del mattino.
Stasera mi sono dedicato tanto al mio lavoro è per la prima volta dopo tanto tempo quando ho raggiunto la mia camera avrei tanto voluto che ci fosse qualcuno ad attendermi.
Strano a dirsi addirittura per me, ma la mia mente e andata dritto a lei.
Misa.
Ora che ci penso non ci siamo mai scambiati i numeri, però se sono fortunato riuscirò ad averlo in pochissimo tempo.
La cimice mi conferma che è a casa e attivo l'audio.
Dopo pochi secondi sento lo scorrere dell'acqua come in una doccia e una sua imprecazione.
Cosa ci fai ancora sveglia bambolina?
Attivo il mio dispositivo e tramite il suo profilo istagram recupero l'email e l'account è dopo pochi passaggi mi appare il suo numero.
Ma cosa le dico?
Prendo un telefono usa e getta in modo che posso buttarlo dopo la conversazione e invio il mio messaggio.
Sempre se ti risponde.
Santo cielo questa cose adolescenziali non le ho fatte nemmeno da ragazzo e ora all'età di ventinove anni mi ritrovo sdraiato a pensare a cosa scriverle.
"Bambolina se ti senti sola pensami"
Adoro stuzzicarla.
Ma la cosa migliore di tutto è che posso sentire l'audio proveniente da dove si trova.
Lo so sto giocando sporco, ma io non ho mai giocato veramente pulito.
La risposta tarda ad arrivare e penso che non risponderà.
Sto per spegnere il telefono ma dall'audio sento una cosa che mi fa sbellicare dalle risate.
<<Merda santa non è possibile,vuole giocare? Bene!>>
Si voglio giocare bambolina vediamo quali sono le tue carte.
Pochi secondi dopo arriva la risposta e questa volta non posso che alzarmi dal letto, mi aspettavo un messaggio con scritto "Chi ti ha dato il numero o come osi scrivermi".
Qualsiasi cosa no la risposta che sto leggendo.
" Non serve stasera sono in ottima compagnia."
So che non è vero, dell'audio non si sente niente al di fuori della sua voce, ma in me monta una rabbia improvvisa e stringo il telefono così forte da far diventare le nocche bianche.
Penso bene alla risposta da dargli e alla fine decido di pungere su un punto debole.
Ma che cazzo te ne frega con chi sta la bambolina?Non state mica insieme.
La coscienza fa capolino nella mia cazzo di testa e ogni giorno che passa la odio sempre di più
Vorrei tanto che fosse umana per poterla torturare e uccidere.
"Si non ho dubbi, a volte le foto sono la compagnia migliore per rievocare ricordi eccitanti."
Invio e Spengo subito il telefono, qualunque cosa dirà non voglio dargli l'ultima parola.
Ma dal microfono la sento discutere da solo e rido ancora.
Quella bambolina oltre ad essere misteriosa, mi fa ridere come pochi.
Non la sopporto, ma sopratutto non sopporto il fatto che non mi faccia essere quello che di solito non sono.
Sembra che faccia uscire un altra versione di me.
Poggio il telefono sul comodino e cerco di prendere sonno tra meno di quattro ore ho un appuntamento e la giornata che mi aspetta e a dir poco semplice.
Ma come mi aspettavo i miei occhi e la mia mente non vogliono spegnersi.
E questa volta le immagini di lei le osservo io come un cazzone in piena pubertà che guarda foto di ragazze nude.

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