capitolo25

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Axel

Mi allontano da lei, il senso di colpa in questo momento mi lacera l'anima, cosa che non pensavo ancora di possedere. Ero sicuro di averla venduta quella notte di tre anni fa. Mi ha fatto provare qualcosa e per assurdo ballando con lei per un attimo mi sono dimenticato di tutto e volevo solo baciarla, mi sento uno schifo.
Ero sicuro che il mio cuore fosse andato perso insieme a Tanya, mentre la sua vita scivolava dalle mie mani così velocemente da non poterle dire nemmeno addio.
Mi riprendo dallo stato di trance lasciandola li, mentre le persone applaudono.
Devo trovare Jian.
Devo svolgere il mio lavoro è sparire da questo posto merdoso.
Nel mio tragitto mi avvicino a varie tende e butto una cimice tra esse.
Seguo il percorso fatto dal ciccione per cercare di scoprire qualcosa.
Mi ritrovo in un corridoio che porta ad un'uscita dove una dozzina di uomini discutono sorseggiando i loro drink, ma di Jian nemmeno l'ombra.
Ci sono due guardie e cerco di muovermi senza fare il minimo rumore.
Ma sento dei passi e mi nascondo tra le spesse tende che trovo, ma quello che vedo mi fa rimanere ancora una volta di stucco. A quanto pare sembra che viva per rimanermi sempre stupito e senza parole.
Misa cammina piano quasi come una pantera, col suo vestito nero non c'è soprannome più adatto.
Alza il suo vestito e dalla giarrettiera prende un pugnale per colpire l'uomo.
Ma quello che non sa è che ci sono diverse guardie.
Cazzo!
Afferra il primo uomo per i capelli sbattendolo al muro facendo spaccare il suo naso, in contemporanea afferra il suo pugnale e glielo conficca senza nessuna esitazione tra la schiena, l'uomo si accascia di poco e lei estrendo quest'ultimo gli taglia la gola facendo gongolare il sangue. In lontananza vedo altre due guardie avvicinarsi esco dalle tende afferando l'uomo per il colletto mentre gli do una ginocchiata così forte tra la bocca e il naso che sento le ossa che si frantumano sulla mia rotula. Misa nota la scena è si avvicina correndo, alzando l'uomo per i capelli e conficcando il suo pugnale dritto nella sua gola.
Mi sorrire... e CAZZO! Tutto questo ora mi sta facendo eccitare.

Dio, se sono strano.

Andiamo incontro ad altri uomini.
<<Afferra questo mister muscoli.>>
Dice lanciando il suo pugnale che finisce conficcato nel muro a dieci centimetri scarsi dalla mia faccia.
<<Potevi uccidermi!>>
Quasi urlo per il suo gesto.
Estraggo il pugnale e lei ignora totalmente e completamente la mia frase, sorridendo ancora mentre si avvia per combinare chissà che altro.
Sarò anche malato, anzi no sono malato, ma tutto questo e tremendamente meraviglioso cazzo.

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