capitolo48

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Axel

<<Ehi Axel! >> Una voce dolce arriva soave al mio udito. Una carezza calda sfiora il mio viso.
<<Ehi mister muscoli.>> Questa voce.
La sua voce.
Apro di scatto gli occhi, Misa!
<<Ciao.>> La guardo, per meglio dire la osservo. La mia vista è sfocata e piano piano aprendo e chiudendo gli occhi il suo viso si materializza davanti a me perfettamente.
MISA!
Le sorrido leggermente.
I muscoli della faccia mi tirano, il dolore pervade il mio corpo. Ma dove sono?
<<Finalmente>>. Mi dice sorridendo e mi accarezza di nuovo. D'istinto chiudo gli occhi, la sua mano calda sfiora i lembi scoperti della mia pelle non fasciata.
<<Sei in ospedale, sei stato messo in coma per far guarire prima il tuo corpo>>.
Provo a parlare, ma non esce nessuna parola, solo un suono incomprensibile.
Mi passa dell'acqua e ne bevo un sorso per levine il bruciore alla gola.
<<Pensavo di averti perso, mi dispiace tanto è tutta colpa mia>>.
La sua voce e carica di dolore, la osservo il suo viso è stanco e frustrato, i lineamenti sono sofferenti.
In un piccolo sussuro do voce ai miei pensieri. <<Non ti libererai mai di me bambolina>>. Sorride e mi accarezza ancora, contenta della mia risposta.
Richiudo gli occhi e li riapro, sono pensanti e vedo solo da una parte.
Sento la porta aprirsi e ne entrano dei medici.

<<Ah finalmente il nostro uomo è ritornato>>. Vorrei rispondere di andare a farsi fottere, ma non ne ho la forza.
<<Signorina deve uscire un attimo>>.
<<Io non vado da nessuna parte, uscirò solo se mister muscoli mi dirà che la mia presenza non è gradita >>. Mi guarda e attende una risposta, non so cosa sia cambiato, la sento e la vedo diversa. Provo ad alzare la mano ma mi accorgo che sono entrambi gessate.
Cazzo mi ero dimenticato di questo particolare.
Allora muovo le tre dita che escono dall'ingessatura, per farle segno di avvicinarsi. Lei sorride e fa il dito medio ai dottori in segno di vittoria.
Mi viene da ridere, ma il dolore al torace mi blocca subito.

Dopo un'ora i dottori lasciano la stanza, la mia voce sembra essere ritornata e riesco anche se con un pó di difficoltà a parlare.
<<Vieni qui>>. Dico a Misa.
Voglio sapere cos'è successo e perché lei è qui con me.
Mi racconta tutto nei minimi particolari quello che è successo e alla parola Kevin il mio occhio libero si sbarra, mi spiega che hanno preso Jian e che lo tengono prigioniero in una cella sotto la sua stessa villa.
<<E tu?>> Chiedo e sperando che mi risponda come voglio.
<<Io cosa?>> Chiede quasi imbarazzata.
<<Perché sei qui? Da quello che hanno detto i dottori sono quattro giorni che non esci da questa stanza.>>
Ha avuto quello che voleva, niente la trattiene.
So che le sto chiedendo molto, quindi dopo quella che sembra un'eternità, finalmente risponde.
<<Ho chiesto a Kevin di venirti a salvare, in cambio gli ho dato il Giappone>>. La osservo sbalordito dalle sue parole, mentre si tortura le mani. Anche se non me lo ammetterà mai so che devo significare qualcosa per lei per aver rinunciato a tutto per me, Misa non è la classica ragazza, è una dominatrice e non lascia niente al caso. So che non ammetterà mai nulla quindi con la mano ingessata le faccio segno di venire ancora più vicino a me.
<<Non possiamo scopare Axel!>>

Questa è matta.

Rido con tutto il dolore, perché questa volta non riesco a trattenermi.
<<Avvicinati a me Misa>>. Quando è abbastanza vicino la tiro e quasi mi cade addosso, finalmente la bacio.
Le nostre labbra si scontrano e insieme facciamo incontrare le nostre lingue.
Mi accarezza e mi tira di poco i capelli.
In questo bacio mi sta dicendo quello che mai le sentirò ammettere.
All'improvviso la porta si spalanca e insieme ci giriamo verso di essa. Guardo da sopra la testa di Misa e sulla soglia c'è Kevin seguito da Jess.
<<E che cazzo! Ragazzi datevi una regolata siete in un luogo pubblico>>. Dice Kevin, fingendosi imbarazzato per la scena, sorrido e Misa fa lo stesso.
Jess dal suo solito sorride e raggiunge il letto.
<<Cazzo sei davvero brutto amico, come dovrei chiamarti ora Polifemo?>>
Che idiota.
<<Il suo occhio starà benissimo. E non è brutto mi eccita vederlo così>>.
Mi giro stupido alle parole di Misa, mentre Kevin e Jess ridono di gusto.
<<Cazzo Asso, questa è fatta per te>.
Dice Jess mentre continua a ridere come un'idiota.

Certo che è così.

Dopo aver parlato con tutti su come uccidere Jian, finalmente lasciano la stanza e rimango solo con Misa.

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Fatemi sapere.❤


<<Non guardarmi così! >> Dice sorridendo.
<<Così come? >>
Lei sorrido e si avvicina, come la pedratrice quale è.
<<Come se volessi mangiarmi>>.
<<E se così fosse?>>
Trattiene una risata tirando il labbro tra i denti, ed bellissima cazzo.
<<Sali su di me bambolina>>.
Lei fa cenno di no e rimane a debita distanza.
<<Non darmi ordini mister muscoli>>.
<<Allora prendi tu il comando>>.
Dico allargando le braccia.
Si avvicina e intanto si sfila la maglietta buttandola a terra mentre cammina lenta e provocante.
<<Sembri una mummia>>. Dice osservando il mio corpo.
<<Ma?>> La invito a finire sapendo che con lei c'è sempre un ma.
<<Ma mi fa impazzire vederti alla mia completa mercé>>.
Lo sapevo cazzo, sorrido e alzo la testa per trattenermi, anche se soffrendo per il dolore mi alzo e le tiro un braccio per farla avvicinare a me.

<<Questa mummia ti farà urlare lo stesso bambolina>>.
<<Di questo non ho mai dubitato>>.
La bacio tirandole il labbro e lei urla.
<<Vedi? Con me sarà sempre così>>.
Ride e mi bacia lento, quasi in una tortura.
<< E con me sarà sempre un continuo tormento>>.
<<Quindi c'è un sempre tra noi?>>.
Chiedo approfittando della situazione.
<<Se vuoi ci sarà anche di più>>. Dice tra un bacio e l'altro. Poi si stacca e mi guarda negli occhi e si sistema sulla mie gambe mettendosi a cavalcioni.
<<Axel io...>>
<<Anch'io bambolina>>. L'anticipo.
Lei sorride e mi bacia.
La nostra non sarà una storia come le altre.
Siamo reduci di una guerra chiamata vita, che ha portato le nostre vite a scontrarsi e a percorrere lo stesso cammino.
Non siamo quello che gli altri vedono, per noi ci sarà sempre oltre quello che vedi. Insieme al mondo risultiamo muti ma insieme scateniamo la guerra più rumorosa.

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