Chapter 44

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Ero da Quattro,fuori dalla sua stanza ad aspettare che aprisse la porta.
Ero immersa dai sensi di colpa,ma non volevo ucciderla.
«ei» disse, baciandomi il capo per salutarmi.

«notizie di tris?» domandai con tono ammaricato mentre mi accomodai sul suo letto.

Mi dispiaceva un casino per lei,non avevo il coraggio per andare  e dirle che mi sentivo molto in colpa per l'accaduto.
Non dovevo sentirmi così però,la mia rabbia lo voleva da molto tempo..
Allora perché ero così? Dovevo essere realizzata,sentirmi soddisfatta dalle mie azioni ma invece..
Sentivo tutto tranne l'essere potenti,non ero per niente felice di quello che avevo concluso.

Mi facevo schifo.

«mi spieghi cosa ti è preso nemesi?» domandò voltandosi verso di me con tono serio,era quasi un rimprovero il suo.

«senti mi dispiace,non volevo arrivare a quella fine» mi giustificai ma a Quattro non sembrò andar tanto giù.

Anzi,per niente.
Assunse una posizione rigida e serrò la mascella, aumentava soltanto il mio senso di colpa e se ne accorgeva, cosa ricavava a vedermi così? Mi sentivo lacerata e le cose non si potevano aggiustare
Ma avrei potuto almeno chiarire con tris,ma non sapevo cosa dirle..da cosa o da dove partire.

«stavi per ucciderla» biascicò con tono duro come se le sue parole per me non avessero senso.

Erano come coltelli che mi trafilavano il petto e lui questo,non lo capiva minimamente.
Neanche se si sarebbe sforzato,perché per lui in momenti come questi per lui non avevo nessuna importanza nelle cose.

«ero arrabbiata» commentai cercando di alleviare la tensione che si era creata.

«si riprenderà» aggiunse e un sospiro di sollievo invase il mio corpo.

Non era niente di grave,la ragazza aveva soltanto il setto nasale deviato da come mi spiegò quattro o almeno credevo.
Non era così grave infondo..credo
Almeno non era morta,c'era da guardare anche il lato positivo della vicenda.

Susseguirono secondi di silenzio imbarazzanti e poi quattro sorrise alzando una ciotola contenente la farina.

«allora, me li fai vedere come sono buoni i tuoi Pancake?» domandò e sorrisi,poi mi alzai e lo raggiunsi.

Controllai tutti gli ingredienti,da quel che mi ricordavo non mancava nulla solo un grande utensile di legno per mescolare.
Mi avvicinai al cassetto del lavello e ne presi uno, contai le uova e poi presi una bilancia per pesare gli ingredienti ma non riuscivo a trovarla e allora la chiesi al ragazzo che mi fissava incuriosito dalla situazione.

«bilancia?»

«non mi dire che sei fissata con i segni zodiacali..» borbottò

Ma che cazzo?anche se fosse?a me piacevano le stelle,i pianeti e anche i segni zodiacali.
Perché aveva qualcosa contro di loro?quello doveva spiegarmelo ed elencarmi minimo dodici motivazioni valide quanto i segni.

«intendevo quella per pesare gli ingredienti,testa di cazzo»

«ah,non ce l'ho. Che ne sapevo che serviva anche quella?»

«in teoria sì,come pensi di fare le dosi giuste?»

«tu sei intelligente,saprai come continuare nel verso giusto»

Lo guardai torvo e continuai con la preparazione mettendo prima le uova e lo zucchero in quantità industriale.

Forse non doveva fidarsi di me quel ragazzo,perché io di me stessa non mi fidavo per niente.

I due combattimenti successivi erano andati molto bene,avevo fatto un pareggio con Peter perché eric ne aveva abbastanza di vederci ridacchiare ad ogni colpo che l'altro riceveva allora aveva smesso di farci combattere,paragonandoci anche lui alla brutta copia di bonnie e Clyde.

Eric aveva un carattere un po' contorto...era simpatico quando voleva ma davvero un vero stronzo tutto il tempo e dovevi stargli dietro per capire quale tono utilizzare con lui.

Con uriah invece tutto filava liscio,era lento nei movimenti ma caricava molto i colpi e dovevi stare solamente attenta a come strutturare il combattimento.
Mi stupivo che con le scarse abilità che aveva era uno dei migliori...ero un po' incerta sulla sua posizione infatti ma non avrei fatto nessuna replica al riguardo,in quel contesto l'unica cosa che interessava era la mia di posizione e di nessun'altro.
Il combattimento era andato bene,non avevo ricevuto nessun colpo in faccia che mi aveva sfaldato il viso a differenza delle condizioni di tris che erano letteralmente pietose
E avevo vinto,molto probabilmente lo avrei superato nella classifica e a lui non stava molto bene come cosa,si vedeva dal suo sguardo che interiormente gli rodeva il fatto che una ragazza lo aveva superato,e che quella ragazza fossi io.
Maschilista del cazzo proprio come eric.
Ma eric era figo e si vedeva da lontano un miglio che era palesemente un sessista del cazzo misogino e non ero sorpresa semmai un giorno mi avessero detto che aveva più di tre ragazze.

Il tre era il numero perfetto secondo eric,il quale ancora non avevo capito il motivo delle sue motivazioni ma avevo intenzioni di scoprirlo,o la curiosità mi avrebbe mangiato viva.
Chissà se si avessi avuto la possibilità di conoscerlo in maniera differente,se solo lui non fosse così megalomane magari avrei pure la voglia di chiedergli qualche consiglio,ma la verità è che ogni volta che incrociavo il suo sguardo non volevo mai alzare gli occhi.. quel ragazzo nascondeva qualcosa di oscuro.

Nascondeva tante cose.

A differenza di eric,Quattro invece era più socievole e amichevole..poi mi chiedevo il motivo perché tutte le ragazze erano dipendenti dai suoi sguardi..
Un bel ragazzo,con un bellissimo carattere e disponibile? Tutte ci avrebbero voluto provare.

«è pronto?» domandò

«quasi» risposi controllando lo stato della cialda che si cuoceva sulla piastra del fornello dentro ad una padella antiaderente mentre assumeva il colore dorato.

Appena era pronto lo presi con la spatola mettendolo su un piatto e lo passai  al ragazzo seduto sul bancone.

«dimmi com'è» dissi mentre lo addentava incerto e poi ci pensò su,come se dovesse darmi una risposta che mi avrebbe lasciato spiazzata.

Infatti era così,letteralmente parlando.

«è proprio buono» si complimentò
«come il tuo sapore della scorsa notte»

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