chapter 7

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Era scesa la tarda sera, erano più o meno le dieci e mezza quando smisi di canticchiare

Non avevo più parlato con mia madre, ero convinta che non me valesse la pena e infatti non mi rivolse parole neanche durante la cena, mi odiava quando le parlavo con tono autoritario e queste erano le conseguenze.

Ammisi che dopo essere uscita dalla doccia, il resto della giornata lo passai in camera piangendo mentre leggevo alcuni libri cercando di ritrovare un senso alle mie giornate.
Invece no,rimasi della mia idea di fare abbastanza schifo come persona.

«Mi vedo con Melek dieci minuti non molto lontano da casa» dissi a mia madre e dopo il suo consenso, presi i sandali e uscii di casa andando nella direzione opposta dove mi sarei dovuta incontrare con la mia migliore amica.

Era una bugia, volevo stare sola.
E rimediare ai miei sbagli,perché non c'è la facevo a vivere una vita dove non mi consideravo la protagonista.

Mi sento una marionetta a tutti gli effetti.
Nemesi fai questo,Nemesi fai quest'altro.
Nemesi mangia questo,Nemesi vai in camera tua
Ne avevo abbastanza, ci avevo pensato fin troppo e dovevo prendere coraggio una volta per tutte.
Mi faceva schifo la vita, perché avrei dovuto continuare a vivere in maniera distruttiva?

Fanculo i cooktail su una spiaggia afrodisiaca, nessuno avrebbe creduto a quella farsa.

Arrivai al binario scoperto, era così che lo chiamavo era soltanto un passaggio livello che non funzionava mai e per stare sola decisi di stare lì.

Bel modo per morire, pensai.

Sarebbe stato un atto da egoista se non avessi avvisato a nessuno?in quei casi cosa si fa?una lettera suicida?dove ringraziavo tutti per aver trascorso quei schifosi anni della mia vita al mio fianco?dovevo proprio prendermi la briga?

Presi dalle tasche un foglio che avevo sempre con me e una matita per le emergenze scrissi un breve messaggio a Melek che sicuramente a quell'ora dormiva, avrebbe ricevuto un originale buongiorno sul giornale come articolo in prima pagina.

<<Mi dispiace di non essere stata la amica perfetta,mi dispiace anche di non essere una brava persona,figlia,nipote e chi ne abbia più ne metta.
Non mi sento bene, ma non riesco a spiegare le mie emozioni, mi scuso per essere un disastro.
Sei stata veramente un punto di riferimento per tutti questi anni, ma neanche la tua leale amicizia mi ferma dal vivere una vita noiosa.
Nessuno conoscerà la vera me, un po' mi dispiace che neanche la mia migliore amica sappia quanto io sia marcia ma il tempo scorre velocemente e non ho tempo per farti pena scoprendo tutti i miei lati.
Voglio dirti di ringraziare anche le altre da parte mia,hanno fatto parte della mia adolescenza e continueranno a farne parte, non lo trovi bellissimo?
Non credo alla vita dopo la morte,tu? Finalmente scoprirò se quegli egiziani raccontavano frottole sul libro di storia oppure no, sarei andata io stessa a svegliarli nell' oltretomba
Oh cazzo,non fatemi un funerale,Costano tanto e li ho sempre odiati.
Anzi, non versate lacrime alla mia morte e neanche riti satanici per mettervi in contatto con me, saresti capace di acquistare una tavola per le sedute spiritiche da un mendicante e versarci sopra della grappa... mi immagino quasi la scena,sarebbe stato divertente.
Sii felice anche senza di me, una parte di me sarà sempre con te, con voi
Mi dispiace di non essere al tuo test, ma so che farai la scelta giusta
Vivi nella tua spensieratezza come hai sempre fatto,vivi anche per me dato che in questi anni non ho mai avuto la briga di vivere come hanno fatti gli altri.
Sii nel futuro la ragazza che hai sempre sognato,altruista e piena di energia.
Sforzati ad essere anche furba a volte nella vita,può sempre servire..i puri di cuore non andranno lontano a lungo..
E neanche le persone cattive,guarda un po' chi sta mettendo a tacere le proprie sofferenze..proprio come una codarda,come mia madre.>>

sentendomi un po' in colpa mi alzai dal tronco tagliato a metà,un fulmine lo fece cadere in un feroce temporale nei mesi invernali precedenti.

In lontananza udii il treno arrivare ma appena delle persone urlarono dai vagoni,capii che era stata una brutta idea,anzi bruttissima.

Erano gli intrepidi.
Erano un gruppo abbastanza rumoroso,mi chiesi cosa ci fecero in giro nel bel mezzo della notte su un treno...

Ma non avrei mai capito il loro essere così amanti del pericolo, li faceva sentire vivi e pieni di voglia di vivere..
Erano così interessanti ma allo stesso tempo irrequieti e stare vicino a loro non portava a fatti buoni,erano sempre delle persone determinate e facevano diventare le persone suggestive.
Chissà come vivevano..non osai immaginare le loro condizioni o perfino,i loro duri allentamenti..

Solo a guardarli, mi veniva l'affanno

Mi allontanai dai binari di qualche passo mentre il treno iniziò a sfrecciare dritto a poca distanza dalla mia esile figura.
Un ragazzo attirò la mia attenzione dato che era quasi fuori al vagone, era poggiato su una lastra di metallo e bastava un passo e sarebbe caduto fuori dal treno.
'Pazzo' pensai di lui,ma forse voleva soltanto provare il brivido che volevo provare anch'io.

Non lo vidi bene a causa del buio,ma per mia fortuna quella notte ci fu la luna piena che illuminava il suo viso scavato nei margini della bocca,aveva una mascella definita e della barba rasata sul tono del dorato..non riuscì a vedere altro.

Il mio cuore perse due battiti,un sorriso imbarazzato si disegnò sulla mia espressione,mi asciugai le lacrime che scivolavano rapidamente dalle mie guance e tornai a casa strappando in mille pezzettini tutte le falsità che avevo scritto.

Dovevo riprendermi del tutto cazzo,fra poco avrei dovuto svolgere i test per scoprire la mia fazione e finalmente avere la mia rinascita.

O meglio,direttamente la mia prima nascita perché io pacifica non ci ero mai nata,in quelle vesti gialle dai toni caldi e sgargianti.

mi chiedevo solo in quale fazioni mi sarei sentita più a mio agio, ad esclusione per i pacifici che tanto odiavo.

dovevo temporeggiare, i test erano dietro l' angolo

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