Chapter 58

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Mi svegliai improvvisamente, quasi d'assalto come se qualcosa mi avesse spaventato..o meglio qualcuno.

Cleo.

«Stai bene?» chiese christina avvicinandosi

Ma non risposi e presi dall'armadio un cambio veloce,mille domande vagavano nella mia mente e avevo bisogno di risposte ma come le avrei potute avere se l'edificio in cui soggiornavo era peggio di una prigione?

«oggi devi coprire la mia assenza» le dissi avviandomi fra le docce e aprendo il getto d'acqua gelida iniziando così ad insaponare il mio corpo.

«dove vai?»

«Alla biblioteca, quella privata degli eruditi. Non chiedermi come avrò l'accesso,ci andrò e basta»

«sei impazzita?» mi guardò torvo ma continuai a prepararmi indossando un semplice pantalone e un top nero.

«la mia vita gira intorno alla pazzia» e così, conclusi il discorso uscendo in fretta dal dormitorio a passo svelto con un foglio e una penna per prendere appunti,senza guardarmi indietro.

Ero davvero una persona incasinata.

Mi scontrai con qualcuno ma andavo di fretta e neammeno mi scusai, iniziai a correre per risparmiare tempo e sbrigarmi per prendere il treno che sarebbe passato fra un paio di minuti.
Saltai fra un tetto all'altro fino ad arrivare alla piattaforma dove avrei saltato per prendere il mezzo con cui sarei andata in città.
Appena iniziai a sentire il frastuono delle rotaie presi la rincorsa e saltai nuovamente in un vagone vuoto rischiando di sbucciarmi un ginocchio perché venni spinta e bruscamente mi voltai pronta a sferrare un calcio.

«sta'calma fiorellino» quattro.

«porca puttana» esclamai
«che ci fai qui?»

«penso che la domanda sia per te,hai avuto il consenso per fare quest'uscita...mh vediamo,didattica?»

«Didattica sto cazzo» borbottai.

«come scusa?»

«non rispondere alla mia domanda con un altra domanda quattro. Non è cortese»

«sarò scortese con te,questa volta»

« Fa' come ti pare» sbuffai e mi sdraiai sul fenile che era posto un po' a casaccio nel vagone.

«tu non rispondi mai alla mie domande quattro»

«bene. Cominceremo proprio adesso, che strano parti proprio tu»

Lo guardai, aveva una canotta nera e dei jeans a sigaretta ma il suo volto era stanco.

«quanto hai dormito questa notte?» domandai preoccupata quando dovevo fare l'indifferente.

«poco e niente,la mia mente era occupata da altro» e mi guardò.

«che ci fai qui?»

«e tu?»

«dovevo leggere dei libri,sto andando alla biblioteca degli eruditi»

«come farai ad entrarci?»

Ma era così difficile come l'avevano descritta?piena di guardie..

«mio fratello,chiederò una mano a lui,se potrà farmi questo favore»

«che ci fai qui quattro?rispondimi» ritentai.

«ci sciamo scontrati nel corridoio ma eri troppo di fretta per accorgetene quindi ti ho seguito»

«avevi detto che avrei dovuto starti distante,o almeno avevo capito questo»

«Lo so. Ma pensavo che stessi fuggendo»

«da te o dagli intrepidi?» sbottai guardando i suoi occhi e la sua bocca che si era aperta,sulle labbra passò la lingua per umidirle ma non rispose e spostai l'attenzione sul paesaggio che stavo attraversano...fra pochi istanti avrei dovuto saltare giù e mi alzai.

«puoi anche andartene» e senza aspettare una risposta saltai giù dal treno in corsa mentre quattro continuò il suo tragitto verso chissà dove.

Raggiunsi l'edificio degli eruditi e senza essere fermata dalle guardie raggiunsi la biblioteca al terzo piano.
Vagai furtivamente fra gli scaffali e mi scaraventai sulla storia fantasy.
Sfiorai con i polpastrelli i libri, ne presi uno che raccontava di cacciatori di demoni  e presi posto pronta a leggere pagina per pagina fino allo sfinimento.

Iniziai a leggere.

"I cacciatori di demoni detti  Shadowhunters sono Nephilim in gran parte umani ma anche  angeli.
usano dei simboli speciali  per ricoprire i propri corpi e potenziarsi. Questi marchi chiamate rune vengono impressi sulla propria pelle grazie a uno strumento apposito.
Ciò non dona loro degli incredibili superpoteri... ma li rende comunque difficili da uccidere, e più forti dei mondani...normalissimi essere umani.
Oltre, Ci sono vari tipi di Nascosti: gli Stregoni  che hanno un genitore umano e un genitore demoniaco e possono utilizzare la magia; i Vampiri; i Licantropi; le Fate 
I Licantropi e le Fate sono gli unici tipi di Nascosti fertili. Stregoni e Vampiri non possono riprodursi.
il termine "vampiro" divenne popolare solo agli inizi del diciottesimo secolo"

Quella ragazza aveva ragione, tutte le storie alla fine erano vere.
Ricordai tutto ciò che mi aveva detto in sogno, che dovevo decidere la mia forma di realismo...
Era tutto reale,non era un sogno.
Io credevo a queste cose,la mia mente rifiutava di non crederci.

Ma lei esattamente cos'era?com'era riuscita ad entrare nella mia mente?

Speravo solo addormentarmi come tutte le sere e aspettarla nel mezzo di un bel sogno questa volta e non come la scorsa notte.

Quella ragazza era molto persuasiva e decisa,oltre ad essere sicura di sé e della sua terminologia.

Ma la domanda che mi ponevo era perché io?perché avrei dovuto chiedere di lei dopo aver raggiunto.i vent'anni? E perché proprio lei? Cos'aveva di speciale quella ragazza?
Lei non mi conosceva e la stessa cosa valeva per me.

Ricordai il sogno che avevo fatto quella notte,in casa mentre mia madre era un po' arrabbiata con me e cercava di farmi imparare la lezione ad essere più disciplinata e più educata.
Esperienza traumatica,la mia vecchia casa era traumatica.
Lei era una persona orribile,piena di accidia che sminuiva la sua unica figlia femmina solo perché si vedeva bella.
A lei non stava bene,allora mi sminuiva costantemente ma poi ritornavo ad essere bella anche sotto i suoi occhi.

Il mondo era così strano...
Ed io,ero così complicata ed instabile..volevo soltanto cercare l'equilibrio di cui tanto avevo bisogno.

Per vivere meglio
La mia mente era completamente sui libri che parlavano di fate,Vampiri e licantropi..io che pensavo fino a quel momento che era soltanto mito e fantasia.

«riunione di famiglia?» quella voce.

Scattai subito in piedi,chiudendo il libro con velocità e mi voltai spavalda.

«Denisio.»

«la mia piccola e feroce sorellina negli intrepidi...mi ci sarei scommesso un piede»

Narcissus.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora