Il giorno tanto atteso da tutti i ragazzi che quell'anno avrebbero compiuto sedici erano particolarmente ansiosi per il test attitudinale che si sarebbe svolto proprio in quella mattinata.
Indossavo una salopette arancione corta che arrivava al ginocchio con una maglietta rossa e i miei soliti sandali aperti.
Mi ero preparata sotto lo sguardo attento di mia madre e alla fine, mi disse di fare un piccolo chignon per dare un aspetto ordinato al mio essere sciatta.
Decisi di fare una treccia che scendeva al lato della testa con due ciocchette che ricadevano sul viso completamente struccato,avrei pagato caro solo per avere dei vestiti scuri.Avrei dovuto sbrigarmi a finire di mangiare la mela che avevo fra le mani o il camion diretto in città sarebbe partito senza di me.
Dopo alcune lamentele dalla donna che mi aveva messo al mondo optai per finire il frutto strada facendo,così uscimmo di casa correndo e raggiunsi i miei coetanei.Salutai melek,il ché era l'unica delle mie amiche a trovarsi sul camion poiché daisy aveva un anno in più rispetto a noi e faceva parte dei pacifici.
In poco tempo riuscimmo a raggiungere la città,il camion guidato dal padre della nostra amica ci aveva lasciato a scuola..proprio il luogo in cui si sarebbe svolto il test.
C'erano delle lunghe file divise in fazioni di adolescenti impazziti e appena fummo al completo iniziarono a chiamare due ragazzi per ogni fazione per sottoporsi al test che avrebbe analizzato la personalità di ognuno di noi e ci avrebbe consigliato la fazione in cui andare in base alla conclusione del test.
Fortunatamente non mi fecero aspettare molto e chiamarono il mio nome.
Andai nella saletta che mi indicarono, era circondata da specchi e al centro vi era posto un lettino reclinabile con al fianco un macchinario.«nome?» domandò una ragazza.
«nemesi»
«bene nemesi,io sono Tori. Ti sottoporró al test,stai tranquilla. Sdraiati» rispose indicando il lettino.
Era una ragazza snella,di carnagione abbastanza scura a differenza mia che era bianco latte..ma con un velo di abbronzatura e dovevo ringraziare il duro lavoro che svolgevo nei campi.
Il viso arrossato mi dava un'aria genuina che io consideravo attraente, mi piaceva essere abbronzata.
Feci come richiesto senza obiettare fin quando nelle mie mani non apparve un bicchiere con un liquido semi-trasparente.
La mia curiosità mi pervase ma la mia sicurezza mi consigliò di non fare domande.«se chiedessi cos'è sta roba,non mi risponderesti,vero?»
«intelligente per essere una pacifica. Su,forza bevi.» e nel mentre mi attaccò degli elettrodi sulle tempie che poi venirono collegati alla macchina.
Dopo aver bevuto il liquido,la testa iniziò a pulsare e con la mente mi trovai come se fossi in un'altra dimensione temporale.
Al mio fianco ci furono due cesti, uno contentente un pezzo di formaggio e l'altro un coltello che sembrava molto affilato.
«scegli,fa' in fretta» ordinò una voce femminile.
La mia mente mi indicò di prendere il coltello e così feci mentre intorno a me cambiava il tutto..in quel momento ero sull'erba,un campo con dell'erba bruciata.
La mia attenzione era stata catturata da un un cane feroce che non sembrava avere belle intenzioni.
Mi guardai le mani e non avrei mai potuto uccidere il cane.Con la mano libera che avevo,iniziai ad avvicinarla al suo naso così che poteva fidarsi di me soltanto con il mio odore capendo che avrebbe potuto farlo
«lo so che sei un bravo cucciolone» cercai di convincermi mentre iniziava a calmarsi e sorrisi vittoriosa soddisfatta dalla mia furbizia.
Ma la calma durò poco che iniziò a correre,mi voltai e vidi una bambina impaurita.
Il mio istinto era di correre dietro al cane cercando un modo per fermarlo,cosi tale da proteggere la bambina con quei bellissimi capelli biondi.
Presi velocità e ad una distanza ravvicinata mi lanciai a capo fitto sul cane bloccandolo con tutto il mio corpo cambiano scena..
Quella volta mi trovavo su un carro,seduta sul fieno con al mio fianco un uomo sfigurato che borbottava molto.
«fanciulla..ha per caso visto quest'uomo?»
Alla sua domanda iniziai a leggere il giornale e si trattava di un assino che aveva ucciso tutta la sua famiglia.
«chi sarebbe?» domandai mentendo spudoratamente.
«un pazzo!»
«mai visto in vita mia»
I suoi occhi si strinsero in due fessure iniziando a squadrarmi dalla testa ai piedi in modo sospettoso...
Non sapevo mentire,diamine.
Improvissamente ritornai alla realtà e saltai giù dal lettino.
Guardai Tori che sembrava essere scossa.«allora?»
«va'a casa, ti faccio uscire dal retro prima che vedano i risultati dle tuo test»
«cosa?» domandai non capendo.
«vai a casa dicendo che stavi poco bene,ti ci ho mandato io..intesi?»
«quale sarebbe il risultato del mio test?cosa sono?»
«tu sei tutto. Hai dei tratti di tutte le fazioni»
Era seria,non scherzava quando lo disse.
«no,aspetta cosa?cosa dovrei scegliere alla cerimonia della scelta di domani?»
«quello che senti»
«il test doveva dirmi cos'ero!» iniziai a riscaldarmi perché ero confusa su tutto.
«ascoltami bene ragazza. Te lo dirò senza giri di parole immense così capirai meglio. Tu sei una divergente»
«io sono che?»
«divergente,sei considerata una minaccia per tutti qui.»
«cos'è un divergente?»
E con calma mi spiegò cosa fossi e il perché ero così tanto una minaccia per la popolazione.
«il test che dice?» domandai curiosa.
«ho inserito che sei una pacifica»
Scoppiai a ridere nervosamente,nessuno ci avrebbe creduto.
«non reggerà molto,nessuno pensa che sia una pacifica»
Sospirò scrivendo al computer qualcosa.
«torna a casa, pensaci su le fazioni così che domani non farai nessuna mossa azzardata.»
«ho seconde opzioni?»
«una fazione,o diventerai un'esclusa o peggio ancora..scopriranno che sei una divergente e ti uccideranno...ti ho avvisato ragazzina» e concluse consigliandomi le fazione in cui avrei potuto andare.
Ma ero contraria,nessuna di esse mi piaceva particolarmente..forse sarei stata una pacifica e avrei fatto felice la mia intera famiglia.
Tori mi aveva aperto un mondo sui divergenti,un argomento in cui non ero ancora ben informata..
Ma avrei rimediato.«nemesi»
Mi voltai per dedicarle la mia completa attenzione.
«non farne parola con nessuno,se vorrai ancora rimanere in vita..tienilo per te»
rimanere in vita?
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Narcissus.
FanfictionChicago era stata suddivisa in cinque gruppi,chiamate fazioni fra cui: Abneganti, Intrepidi,Eruditi,Candidi e Pacifici. In quest'ultima ne faceva parte Nemesi,una ragazza determinata ma complicata ma che sapeva benissimo cosa voleva dalla vita. Non...