chapter 67

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Era sabato sera ed ero appositamente in ritardo per andare alla festa, tutti erano già al pozzo

I miei capelli cadevano morbidi e voluminosi oltre le spalle quasi raggiungendo le natiche.
Erano rossi e mossi,una combo a parer mio perfetta su di me.
Il mio viso era truccato,ma era privo di base, amavo le mie lentiggini e non le avrei mai coperte per nulla al mondo.
I miei occhi erano carichi di matita,Mascara ed eyeliner nero
In alcuni punti il mio viso era illuminato, invece le mie labbra erano colorate di un rosso accesso.
Il mio corpo indossava il vestito che avevo scelto personalmente,le mie gambe erano fasciate da un paio di calze a rete e calzai le décolleté.

Ero pronta.

Mi guardai allo specchio e grazie alle scarpe avevo acquistato poco più di dieci centimetri di altezza
Non sembravo io, ma l'immagine riflessa allo specchio mi faceva particolarmente impazzire.
Avrebbe fatto impazzire chiunque mi avesse guardato quella serata.

La scena era mia.

Uscii dal dormitorio alle ventitré esatte,il party era iniziato da ben due ora e mi affrettai per raggiungere il pozzo.

Appena arrivata,feci fatica a riconoscere il posto.
Stracolmo di persone che ballavano in pista che sicuramente erano già ubriache
Alcune erano all'angolo alcool che sicuramente era una delle tappe che avrei fatto
In lontananza vidi Christina ballare con Will e Tris che si muoveva come se fosse un pezzo di legno,ma almeno era giustificata per le sue origini.

Avanzai a passo sicuro sotto lo sguardo di tutti i presenti, anche se solo uno mi bruciava la pelle.
Quattro era semplicemente appoggiato ad un muro indossando un jeans nero e una camicia fin troppo aderente

Mi avvicinai a lui, pronto a tendermi la mano.
Mi spinse verso il suo petto, mettendo una mano sulla parte bassa della schiena e aggrappandosi con l'altra al mio fianco.
Strinse il vestito nero che evidenziava le mie forme alla perfezione, donandomi un'aspetto diverso.

«Ti stanno guardando tutti» mi ringhió contro, sfiorandomi con il suo fiato l'orecchio.

«mi piace essere guardata»
lo sfidai

«a me piace di meno»

«paura che qualcuno possa portarmi via da te?» alzai la voce per sovrastare la musica

«che ci provino,poi vedi la fine che fanno»

«hai intenzione di stare a questa festa del cazzo per molto tempo?» domandai

«perché?»

Mi leccai le labbra e sorrisi.

«non indosso le mutandine» lo provocai
muovendo un dito sul petto leggermente scoperto dalla camica sbottonata che indossava.

mi rivolse uno sguardo che prometteva i peggiori peccati.
Quattro schiuse le labbra per un paio di secondi, poi emise un ghigno, dai suoi occhi si percepiva tutta la lussuria che non riusciva ad esprimere a parole.

«non ci credo»

«vuoi che mi spogli qui o lo fai tu dopo?»

Abbassò la sua mano sulla schiena, sfiorando le mie curve, e aumentò la pressione, per farmi sentire quanta poca importanza avessero tutte le persone che ci stavano guardando, rispetto al desiderio che gli corrodeva anche l'anima.

«Non giocare con me, ragazzina»

«vado a prendere da bere.
Tu non balli?» domandai

«non sono il tipo.»

Meglio.

Andai al bar
«qualcosa di forte» ordinai e nel frattempo il ragazzo dai ricci biondi inizò a versare liquidi di cui ignoravo l'esistenza e chiesi altro.

«anche due shot»

«serata alternativa?» domandò

«voglio solo divertirmi»

Appena mi diede i due bicchierini uno dopo l'altro iniziai a bere.
La gola iniziò a pizzicare,bruciava ma era buono.
Era la prima volta che l'alcool era nel mio corpo ed era una sensazione mistica,quasi surreale.
Quasi quasi...ne avrei presi altri.

«ecco a te» e mi passò il drink

«che mi hai fatto?»

«è dolce, alla ciliegia. Come il tuo profumo che sento fin qui.
Assaggia,dimmi se ti piace.
Ma vacci piano o fra meno di dieci minuti vedrai cose che nella realtà non esistono.
È decisamente il cocktail più forte che abbia mai fatto questa sera»

«sisi, Non mi interessa» e bevvi un lungo sorso,Diamine se era buono cazzo.

«beh?» domandò curioso.

«è perfetto»

«uno shot di vodka liscia» mi voltai e vidi marlene, un iniziata

«marlene!» la salutai

«nemesi! Ma wow,sei incantevole!»

«ei biondino!» chiamai il barman
«fanne due»

Parlammo un po' e dopo aver finito lo shot e il drink trascinai la ragazza a ballare una delle mie canZoni preferite.

Ridacchiai quando camminai barcollando

Ci muovemmo una contro l'altra, ballandoci addosso. Il suo petto era contro la mia schiena, le sue mani tracciano le curve dei miei fianchi, dei miei seni, del mio collo.
Eravam vestite da microscopici abiti, entrambi neri.
Con gli occhi puntati addosso, Ci stavano fissando, con sguardi decisamente eloquenti.
Chiusi gli occhi per un istante

E appena sentì una mano afferarmi il fianco con arroganza,mi scollai da marlene
Quattro Si era vvicinato, finalmente.
Mi voltai facendo scontrare la mia schiena al suo petto ma appena un pezzo di metallo entrò in contatto con la mia schiena,i miei occhi si aprirono con uno scatto.

«eric» dissi dopo aver visto con la coda dell'occhio i tatuaggi sul braccio

«si,bambolina?»

«non chiamarmi così,fai pena»

Iniziai a muovere i fianchi a tempo di musica e le mani di Eric arrivarono al mio sedere che iniziò a palpeggiarlo.

«il tuo ragazzo dov'è?»

«lascia che si goda lo spettacolo»

«mi piacciono le ragazze spietate»

«per questo sono la tua preferita,perché sai che farei di tutto per ottenere ciò che voglio»

Percepii il suo rigonfiamento contro il mio lato B e scoppiai a ridere.

«per così poco eric?«

« non sai l'effetto che fai alle persone nemesi»

«ne sono consapevole invece. Ma Eric,se sei così..non immagino quanto tu possa durare a letto»

«proviamoci, ti sorprenderei»

«scusa, ma i numeri due nelle classifiche non mi sono mai piaciuti» e volevo staccarmi da lui ma qualcuno mi precedette.

Quattro.

Mi voltai e incrociai il suo sguardo..
Non l'avessi mai fatto.

I suoi occhi a sembrano due diavoli, meravigliosi e tentatori. Due predatori, pronti a iniziare la caccia, a me.

«ti sei divertita abbastanza? » domandò con odio

«si» mi piaceva incasinare le cose.

«a te» indicò eric
«ci penserò domani» e lo guardò in cagnesco.

Poi mi prese il polso talmente tanto forte che sussultai

La sua mano arrivò sul fondoschiena e sussurró
«stai veramente senza intimo,oddio»

«Andiamocene.
Sono stato fin troppo tempo qui»

N/A
Buona pasqua e pasquetta 2023 miei carissimi lettori!
Siamo a 5k, grazie mille per il sostegno.
Volevo fare qualcosa di diverso,smuovere un po' la trama di questa storia creando quest' atmosfera molto soft fra gli intrepidi con una bellissima festa finale dei test!

Narcissus.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora