«è soltanto arrabbiata,non è così lei» iniziai a ripetermi appoggiando sul lavabo le mani che tremavavano senza sosta.
Ma non ero io,si..ma all'età di quattordici anni prima del test attitudinale.
Era un sogno.
Come se lo stessi vivendo ma in terza persona, era comunque un orribile ricordo che avevo con mia madre.
Era arrabbiata, tutti lo erano...solo che lei perdeva il controllo e iniziava a ferirmi.
Ferire..nessuno mi aveva mai ferito,esclusa lei.
Era il tallone d'Achille, il mio punto debole.
Senza accorgesene, mi sminuiva ma dopo qualche attimo mi elogiava.
«non sei tutto questo granché come ragazza eh» e poi...«non perché sei tu eh,ma sei proprio bellissima»
Essere delle persone instabili era proprio una cosa di famiglia.
Ma aveva esagerato,quella sera aveva superato il limite.
Ero una persona che amava stare sola e prontamente con il suo tono di voce alto iniziò la sua solita ramanzina sul mio amato disordine,ma mai quanto i miei pensieri.
«a sto punto se avessi saputo che saresti stata così, mi sarei fermata ai tuoi fratelli»
La mia specialità era leggere fra le righe, ed era abbastanza evidente cosa intendesse in quel frammento di tempo
Io ero una persona instabile,con una rabbia repressa e la costante cerca di attenzioni.
Ma odiavo essere notata da lei.La nemesi quattordicenne aveva ancora quelle stupide trecce che nostra amica Melek le faceva costantemente,quasi tutti i pomeriggi.
Amava stare con le sue amiche, ma odiava uscire ma odiava anche di più stare nella stessa abitazione di sua madre.
«sei una fallita!non farai mai niente di buono!» urlò prontamente nostra madre.
«scappa» uscì dalla mia bocca velocemente, sapevo benissimo cosa sarebbe successo da lì a pochi minuti dopo, a pensarci l'unica sensazione che il mio corpo percepiva era una scia di brividi e conati di vomito.
«dove cazzo sei?»
«Scappa Nemesi,Scappa!» continuai..ma la quattordicenne non mi prestava attenzione.
«non può sentirti» disse una voce femminile e impaurita mi voltai.
«e tu chi cazzo sei?»
Era una ragazza,non aveva meno di sedici anni avrebbe potuto essere una mia coetanea.
Capelli scuri ma le arrivarono alle natiche e sembravano curati..beata lei,io avevo semplicemente della paglia rossa.
I suoi occhi erano chiari,un bel contrasto con i capelli e la sua carnagione biancastra, sembrava un cadavere.
Indossava dei jeans neri stretti in vita e una canottiera che le copriva a malapena l'ombelico dello stesso medesimo colore ma almeno aveva delle righe orizzontali bianche, il tutto accompagnato da degli anfibi.«non mi riconosci?» domandò con voce suadente.
Era la ragazza dei miei sogni,Cleo? Non ricordavo il suo nome ma il suo volto era terribilmente bello per dimenticarsene così come se nulla fosse.
«sono Cleo, puoi chiamarmi così» si presentò avanzando verso la mia figura impaurita.
«Nemesi»
«hai un gran bel potere Nemesi» disse indicando la quattordicenne.
«è il momento in cui tua madre capisce che sei una divergente e non solo, è la mia parte preferita»
«tu?come...come lo sai?»
«Shh,sta a guardare!»
Mia madre si fece spazio lungo lo stretto corridoio e mi prese per la chioma facendomi cadere dalla rampa di scale.
«tu devi servirmi! Sono stanca di sopportarti e non fai mai nulla nei campi e neanche in questa casa!»
Riuscivo ancora a sentire quel dolore, restai a letto per tre giorni interi.
Ma almeno,mia madre vedendomi in quelle condizioni scoppiò in un pianto dove io,dinanzi alle sue lacrime rimasi immobile.«è Tutta colpa mia,sono io che ti ho provocato questo figlia mia...mi dispiace tantissimo» ma non risposi,ormai era tutto apposto fra di noi.
Ricordavo quel momento come se fosse stato ieri.
«ho il libero accesso nella tua mente,comunque» disse Cleo che era al mio fianco.
Cosa?
«ma come ti permetti?sfacciata!»«oh,sfacciata a chi? Hai accettato tu di avermi nella tua mente proiettando i miei ricordi come sogni»
«tu sei entrata in quello sbagliato» sospirai rassegnata.
«il dolore psicologico è peggiore di quello fisico,lo capirai man mano crescendo..»
«mi dispiace che tu abbia visto tutto questo di mia madre...è una donna molto dolce,quando vuole certo..
Quando non la becchi incazzata contro il mondo intero»«sta' tranquilla per questo. Io ho ucciso la mia a tredici anni per aver perso il controllo dei poteri..ormai ci convivo col dolore»
«poteri?»
«sono una fata,chapeau! No, sono una stega ma anche una cacciatrice di demoni e la tua dinastia anche.
Quindi,carissima so cosa stai passando con quel pezzo di manzo di quattro e tutta questa faccenda dell'esssere divergente ma sono seria»«le streghe non esistono! Sono soltanto storie» ridacchiai
«tutte le storie sono Vere, Esistono Fate,stregoni,Vampiri,Licantropi e Cacciatori di demoni.. ma la tv qui non funziona?»
«la Tv? » domandai.
« piccola Nemesi di sto cazzo. Sono una ragazza con poca pazienza. Adesso hai sedici anni e tramite un sogno di merda non posso spiegarti tutta la storia dell'Angelo quindi,sta' a sentire.»
«la tua famiglia discende da una prestigiosa famiglia di stregoni che combattevano contro i demoni per ristabilire la pace insieme a dei cacciatori
Tua madre non ne ha voluto sapere nulla, sposando un essere umano..un comune mondano anziché scendere in battaglia quando avevamo bisogno del suo aiuto.
Adesso hai sedici anni,fra due anni anni ci inconteremo e ti spiegherò tutto nel dettaglio»«due anni?ma è un sacco di tempo!» obbietta
«Lo so,ma sarai maggiorenne e così tua madre non potrà imporre la tua scelta»
«come faccio a trovarti?»
« chiedi di Cleopatra Moore all'istituto a Lis bona,Portogallo.
Non chiamarmi Cleo, lo fanno tutti. Se è una cosa importante, viene utilizzato il Cleopatra. Lo so,orribile ma mio padre era ossessionato da quella donna.»«non posso crederci... quindi le streghe esistono veramente?»
«sì»
«anche i tribrido? Ne ho sentito tanto parlare!»
«non esagerare adesso,non ancora e il nostro mondo non ha intenzione di cambiare»
«tutto questo è un sogno,ma è tutto così reale»«Lo è»
«oppure è un semplice sogno, sta' a te decidere la tua forma di realismo.»E andò via.
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Narcissus.
FanfictionChicago era stata suddivisa in cinque gruppi,chiamate fazioni fra cui: Abneganti, Intrepidi,Eruditi,Candidi e Pacifici. In quest'ultima ne faceva parte Nemesi,una ragazza determinata ma complicata ma che sapeva benissimo cosa voleva dalla vita. Non...