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AVVISO IMPORTANTE!
Questa volta vi scrivo in anticipo.
Chiedo innanzitutto scusa, ma per alcune parti ho dovuto usare google traduttore (non dico altro altrimenti rischierei di spoilerare), avrei potuto farmi aiutare? Sì, se non fosse che non conosco nessuno che parli la lingua che mi serviva in questo capitolo.
Altra nota. Ad un certo punto troverete un link per YouTube. L'ho inserito in mezzo in modo che sappiate che la scena seguente è nata, in parte, ascoltando quella canzone. Se questa ff fosse un film mi sarebbe piaciuta quella colonna sonora.
Se a qualcuno piace questa idea potrei anche linkarvi la playlist che mi sta accompagnando in questa storia. Come già detto, alcune canzoni mi colpiscono per il testo che risulta calzante per i personaggi, altre solo per la melodia. Fatemi sapere e buona lettura.

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Si ritrovarono in un prato. L'atterraggio non fu dei migliori e i tre ruzzolarono per qualche metro.
«Scusatemi devo ancora fare pratica» disse Eris aiutando lo scienziato ad alzarsi.
«Hai fatto meglio di quanto immaginassi, non ti preoccupare» le rispose Loki sistemandosi la casacca.

Il Tesseract, che era stato preventivamente messo in una valigetta, si trovava a pochi passi da loro.
«Lo sai che lo S.H.I.E.L.D. ci starà addosso come i cani con le volpi?»
«Stai tranquilla...»
«Hai un piano, immaginavo. Spero che questa volta tu mi prenda maggiormente in considerazione, visto com'è finita in New Mexico» lo rimproverò lei.
Loki rise poi si lasciò sfuggire una smorfia di dolore.
«Cos'hai?» chiese Eris, preoccupata.
«Nulla di cui allarmarti. Diciamo solo che entrare in un passaggio che ti fa attraversare mezzo universo non è proprio una sciocchezza. È stato più impegnativo del previsto».
«Insegnami a curarti. L'altra volta mi hai salvato la vita, sono in debito con te».
«Non è necessario. Hai consumato abbastanza energia per portarci fino a qui sani e salvi. Dammi un paio di minuti e tornerò come nuovo» poi si sedette nel prato.

Eris non era per nulla tranquilla, era rischioso restare fermi nello stesso posto troppo a lungo.
Il suo sguardo cadde sul braccialetto.
Cominciò ad essere paranoica, quindi se lo strappò via e lo lanciò il più lontano possibile.
Dopo poco Loki si rialzò.

«L'ideale sarebbe capire dove siamo, per decidere in che direzione muoverci» disse.
Attorno a loro non c'era nulla che potesse offrire qualche indizio.
«Incamminiamoci, troveremo sicuramente qualcuno» disse lo scienziato, stringendo saldamente la valigetta.
Optarono per modificare il proprio aspetto, quindi cominciarono a scendere dalla collina erbosa su cui si trovavano.

Camminarono per un'ora abbondante prima di poter incontrare delle persone.

Erano due anziani, indossavano vestiti semplici e sembrava che il tempo li avesse piegati inesorabilmente.
«Chiedo scusa, temo che ci siamo persi» disse la ragazza andando loro incontro.
I due si guardarono, poi la donna sorrise debolmente creando una fitta ragnatela di rughe sul volto.
«Συγγνώμη αλλά δεν σε καταλαβαίνω» Mi dispiace ma non ti capisco.

Eris trasalì.

Parlavano greco.

Possibile che fosse riuscita a portarli fino a lì senza accusare il colpo?

«Οι φίλοι μου και εγώ χαθήκαμε – Io e i miei amici ci siamo persi – disse con voce tremante - Θα μπορούσατε να μας πείτε ποια είναι η κοντινότερη πόλη» Potresti dirci qual è il paese più vicino?
La coppia si stupì del fatto che la ragazza parlasse la loro stessa lingua.
«Τα ελληνικά σου είναι πολύ καλά – Il tuo greco è molto buono - Είμαστε κοντά στην Τσουκνίδα» Siamo vicini a Tsouknida.
La ragazza rimase impietrita.
Ricordava il nome di quel paesino. Era a pochi chilometri dal Necromanteion, il tempio di Ade di cui aveva letto sul libro regalatole da Bruce.
«Ποια κατεύθυνση πρέπει να ακολουθήσουμε για να φτάσουμε στο Νεκρομαντεῖον?» Quale direzione dobbiamo seguire per raggiungere il Necromanteion?
«Πρέπει να συνεχίσετε να ακολουθείτε αυτά τα πεδία, σε μισή ώρα θα έχετε φτάσει» Devi continuare a seguire questi campi, in mezz'ora sarai arrivata
«Ευχαριστώ πολύ, ήσουν πολύ ευγενικός» Grazie mille, sei stata molto gentile rispose Eris, facendo un leggero inchino alla coppia.
Tornò da Loki e da Erik con aria trionfante.
«Siamo in Grecia!» esclamò sorridendo come non faceva da mesi.

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