«Tu sei pazza...» disse Thor, camminandole affianco sulla via del ritorno.
«Non cominciare anche tu a farmi la paternale. Vi hanno cresciuti a pane e rimproveri ad Asgard? Anche tuo fratello non faceva altro che sgridarmi quando prendevo una decisione...».«Affrettata? Senza senso? Suicida? Non voglio farti la morale ma metterti di fronte alla realtà. Come credi di poter uccidere Thanos se è già morto? E se tornasse in vita pensi veramente di poterlo eliminare quando noi tutti, insieme, non ce l'abbiamo fatta?».
«Senti, so perfettamente quali sono i rischi. Scendere a patti con Ade non è mai come fare una partita a carte e di sicuro sarà l'impresa più impossibile mai pensata da mente umana, o divina. Troverò il modo, Thanos finirà in pasto a Cerbero e riporterò a casa Loki».Il biondo si limitò a sospirare, passandosi una mano sul volto.
«Tieni bene a mente qual è la posta in gioco» si limitò a dire, vedendo i bambini correre loro incontro.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Eris rimase sveglia tutta la notte, i due bambini che dormivano nel letto insieme a lei, abbracciati.
Accarezzò i capelli di Kaira, poi sfiorò la punta del naso di Ares.«Vi amo immensamente e farò di tutto per riportare qui il vostro papà. Troverò una soluzione» sussurrò.
Ripensò alle parole di Ade. Gli inferi esistevano realmente e questo le forniva un'opportunità. Restava solo da capire come recuperare Thanos.
Ci riuscirò, riporterò indietro Loki e torneremo insieme dai nostri bambini.
Passò la notte insonne, cercando di elaborare quanti più piani possibili. Avrebbe portato i bambini di nuovo a New York? Li avrebbe lasciati in Norvegia affidandoli agli abitanti del villaggio vicino? Come avrebbe spiegato loro la sua partenza?
C'erano troppe domande nella sua mente e nessuna risposta soddisfacente. Andò in cucina e trovò Thor seduto al tavolo, con un boccale di idromele.«Notte pensierosa anche per te, fratello?» chiese, servendosi da bere.
Il biondo le rispose con uno sbuffo.
«Spero tu non abbia intenzione di tenermi il muso per l'eternità» disse, prendendo posto di fronte a lui.
«No, credo solo che tu stia prendendo la situazione troppo alla leggera, però».
«Pensi che non abbia già immaginato tutte le conseguenze della mia scelta? Mi credi davvero così stupida?».
«No, ma negli ultimi sette anni pensavo che avessi capito che prendere certe decisioni usando solo il cuore non ti porta a nulla di buono».
«Vorrei ricordarti che ho eliminato personalmente Malekith, per colpa della mia emotività, o te ne sei dimenticato?».
«Non dimentico, dico solo che sono preoccupato. I bambini hanno sofferto abbastanza non credi? Non trovi crudele il volerli privare anche della propria madre?».
«Tornerò da loro e riporterò Loki, con me».Furono interrotti dal rumore dei rotori di un elicottero in avvicinamento.
Si alzarono entrambi di scatto ed uscirono all'esterno, dove l'alba li accolse timidamente.
Il velivolo atterrò poco distante e videro scendere Natasha e Bruce, che corsero loro incontro.Si accomodarono all'interno dell'abitazione ed Eris si premurò di accostare la porta della stanza in cui stavano dormendo i bambini.
«Sapevamo che sareste arrivati» disse Thor.
I due ospiti lo osservarono incuriositi.«Ade ci ha fatto visita» spiegò la mora.
«Quell'Ade?» chiese Bruce, incredulo.
«Sì, proprio lui, ma non ci ha detto quello che avete scoperto. Vi preparo un tè?».
I due annuirono.«Qualche giorno fa è comparso alla nostra porta il dottor Lang. Forse te lo ricordi a Lipsia, era quello che si rimpiccioliva a proprio piacimento – spiegò Natasha – negli ultimi cinque anni è rimasto bloccato nel regno quantico. Doveva essere riportato indietro dalla sua partner che però è scomparsa in seguito allo schiocco».
«Sì, ho un vago ricordo di lui, ma cos'è il regno quantico?» domandò, poggiando il bollitore sulla stufa.

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Greek goddess
FanfictionAmbientato a partire dagli eventi del primo film "Thor". Eris si è svegliata e ha ricevuto l'unica notizia che nessuna persona vorrebbe mai sentire. Sono tutti morti. Tutti, eccetto lei. Il suo percorso pare essere già scritto, segnato dal dolore, d...