Greek goddess

16.

Loki fece comparire dei pugnali nelle mani, poi corse in direzione delle urla.
Alcune guardie li sorpassarono.
«Cosa succede?» domandò Eris, correndo a sua volta.
«Elfi oscuri mia signora. Malekith in persona è riuscito ad entrare ad Asgard!».
La ragazza s'immobilizzò, spaventata.

Come hanno fatto ad entrare?

Sentì la rabbia crescerle dentro, veloce e affamata.
Nessuno poteva permettersi di minacciare quella che era diventata casa sua.
Quando giunsero nella sala del trono, trovarono solo caos.
Alcuni soldati asgardiani erano stesi a terra. Alcuni feriti, altri morti.
Altre urla giunsero da direzioni diverse.
«Dividiamoci! – esclamò la ragazza guardando Loki – io vado verso le stanze delle ancelle!».
L'uomo annuì, quindi corse nella direzione opposta.

Le mani della greca saettavano impazienti, mentre la giovane correva a perdifiato per i corridoi.
Raggiunse le stanze di Frigga da cui sentì provenire delle voci.
«Non troverete la ragazza né tantomeno l'Aether».
La madre degli dei era con le spalle al muro. Davanti a lei una creatura dalla pelle grigia, armata di spada.
L'intruso afferrò la regina con violenza e le torse un braccio dietro la schiena.
«Fermo!» gridò la ragazza, entrando nella stanza e colpendo l'elfo con un raggio di energia, sbalzandolo di qualche metro e allontanandolo dalla donna.
«Eris, mettiti in salvo. Questa creatura non è al tuo livello» disse Frigga.
Il mostro, straordinariamente rapido per la sua stazza, si rimise in piedi e colpì la regina all'addome, poi corse via.

Frigga cadde a terra, ferita mortalmente e la ragazza s'inginocchiò accanto a lei.
«Posso curarti, non ti preoccupare» sussurrò, poggiando le mani sulla ferita sanguinante.
La donna le sorrise e le accarezzò il viso.
«Non puoi, bambina. Gli elfi possiedono delle armi avvelenate che non consentono alcuna cura».
Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime.
«No...io non posso stare qui senza fare nulla» disse sospirando.
Chiuse gli occhi e si concentrò.
Energia viola prese a scorrere dal suo corpo a quello della regina, il cui respiro s'era fatto più lento.
Con il suo potere scovò il veleno nel corpo della dea, lo circondò con la magia e cercò di isolarlo ed estrarlo.
Si trattava di una tossina potente, capace di mangiare la carne all'interno della ferita, qualcosa che Eris non aveva mai visto in vita sua.
In lontananza sentì Jane urlare, in cerca di aiuto.
«Vai da lei – sussurrò la regina con un filo di voce – non permettere che Malekith entri in possesso dell'Aether, o i nostri mondi saranno condannati», poi chiuse gli occhi.
Eris cominciò a piangere, sulle mani e sulla tunica il sangue di Frigga.
Livida di rabbia si alzò e corse in direzione delle grida raggiungendo gli elfi che stavano imprigionando la ragazza di Midgard.

«Fermi!» esclamò.
Il suo dolore esplose con prepotenza creando un'onda d'urto che eliminò tre elfi e ne ferì altri due.
«Cosa speri di fare, ragazzina?» sibilò il più grosso del gruppo, frapponendosi tra lei e la prigioniera.
«Non ne hai la minima idea» sibilò lei.
Gli occhi s'illuminarono e il suo corpo iniziò a sprigionare saette.
Dalle mani lasciò partire dei raggi, che colpirono il suo nemico.
L'elfo rise, incassando un colpo dopo l'altro.
«La tua magia mi fa il solletico» quindi prese un grosso maglio di ferro e lo sollevò con entrambe le mani, pronto a colpire.
Eris fece appena in tempo a spostarsi che, nel punto in cui si trovava in precedenza, si formò un grosso buco a causa dell'impatto dell'arma contro il pavimento.
«Staremo a vedere» rispose, riprendendo l'attacco.

Posò le mani a terra e le piastrelle presero a vibrare, diventando come sabbie mobili sotto i piedi del mostro.
Una volta bloccato fino alle ginocchia, fece comparire una lunga lancia, saltò e lo colpì nell'incavo della clavicola, raggiungendo rapidamente il cuore.
L'elfo si lasciò sfuggire un solo lamento di dolore, poi spirò.
Malekith e gli altri elfi avevano approfittato della sua distrazione per fuggire.
Sentì dei passi concitati nel corridoio adiacente, quindi si mise in posizione di attacco.
Tirò un sospiro di sollievo vedendo arrivare Thor e Loki anziché altri nemici.