Greek goddess

15.

Attention please: capitolo spicy

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All'interno del palazzo, trovarono Jane Foster sdraiata e priva di sensi, su un letto.
Al suo capezzale alcuni guaritori e Frigga.

«Cosa le è successo?» domandò Eris, avvicinandosi lentamente.
«L'Aether l'ha raggiunta tramite un portale dimensionale. Dobbiamo riuscire a tirarlo fuori o la ucciderà» disse il dio del tuono.
Nessuno osava avvicinarsi alla mortale, il suo corpo era scosso da tremiti e sulla sua pelle lampeggiavano saette cremisi.

Eris allungò una mano.
«Non toccarla – disse Loki afferrandole un polso – l'Aether è una forza antica e pericolosa, potrebbe essere fatale».
«E come c'è finita questa cosa sulla Terra? A meno che la dottoressa Foster non si sia data ai viaggi galattici...».
«Stando a quanto detto da Darcy, si è creato una sorta di varco in cui non esisteva gravità. Le cose sparivano nel nulla e Jane ci è finita dentro».
«Interessante...» sussurrò Loki.
«Penso che sia necessario andare in biblioteca» suggerì Frigga, toccando le spalle dei due ragazzi.

Mentre s'incamminavano la regina spiegò loro la sua idea.
«Eris, ormai sei con noi da quasi un anno e in tutto questo tempo ho notato quanto il tuo seiðr sia cresciuto. Se unissimo le nostre energie, forse, potremmo estrarre l'Aether dal corpo di quella midgardiana senza farle del male».
«Non possiamo rischiare di farle del male, madre. Thor è innamorato di quella mortale. Se le accadesse qualcosa...».
«Non le accadrà nulla. Siamo i tre maghi...è giusto dire maghi? Va beh, comunque. Siamo i tre maghi più potenti di Asgard, se non addirittura dei nove regni. Saremo in grado di salvarla» lo rassicurò Eris.

Rimasero a studiare volumi dopo volumi per diverse ore, recuperarono qualsiasi tomo parlasse dell'Aether, perfino qualche libro di miti e leggende.
«Qui parla di elfi oscuri, di un tizio chiamato Malekith e di Bor...chi sono?» domandò la ragazza, stiracchiandosi.
«Bor era il padre di Odino. Migliaia di anni fa ci fu una feroce battaglia a Svartálfaheimr, dove gli asgardiani affrontarono l'esercito di elfi oscuri. Malekith voleva impossessarsi dell'Aether per riportare l'universo nell'oscurità, ma fu proprio Bor a sconfiggerlo» rispose la regina.
«Ok, quindi escludiamo a prescindere che ci sia lo zampino di questi mostri?».
«Mai, che ti serva da lezione. Mai dare per scontato che un nemico sia morto, soprattutto se si tratta di una creatura potente come Malekith» disse Loki.
«Va bene, allora supponiamo che questo tizio sia ancora vivo, qual è la correlazione tra lui e il parassita che dobbiamo stanare?».
«L'Aether, come già detto, è antichissimo ed è rimasto sopito dal giorno della battaglia. Il fatto che si sia riattivato ci deve mettere in allerta. Se un solo elfo oscuro è sopravvissuto da allora, sicuramente si sarà risvegliato a sua volta».
«Ok, la lezione di storia direi che è terminata, ma a livello pratico avete trovato qualcosa? Perché io non riesco più a leggere nemmeno mezza riga, ve lo dico sinceramente» disse, sfregandosi gli occhi.
Frigga si schiarì la voce ed illustrò loro un piano.
«Non abbiamo tempo per esercitarci in questo rituale e non abbiamo alcun margine d'errore. L'estrazione dell'Aether dovrà avvenire rapidamente, poi dovremo rinchiuderlo e metterlo al sicuro, dove nessuno potrà trovarlo» concluse.
«Dovrà essere fatto stasera?» domandò Eris.
«No bambina. Siamo tutti stanchi, compresa Jane. Lo faremo domani, dopo una notte di riposo» rispose Frigga, accarezzandole il volto.
La regina si congedò, lasciando i due giovani da soli.

«Io ho bisogno di mangiare e di farmi un bagno» disse la ragazza, alzandosi e mettendo in ordine alcuni libri.
«Hai il mio completo appoggio, mia cara» rispose Loki, alzandosi e posandole un bacio nell'incavo del collo.
Eris si voltò e gli baciò le labbra.
«Mangi con me?» domandò, poi si diresse verso la sua stanza.
L'uomo la seguì, sorridendo.
Cenarono in camera, seduti sul grande letto della ragazza.