Greek goddess

27.

NDA: come per qualche capitolo fa ci sarà un link per YouTube, sarebbe più funzionale se riusciste ad ascoltare in background quella canzone nel momento in cui la trovate.
Non è ovviamente obbligatorio, ma mi piacerebbe che riusciste a farlo

Eris seguì il consiglio del marito e raggiunse il Bifrost.
Vide Bruce Banner mentre aiutava gli asgardiani ad imbarcarsi su una grande navicella.

In lontananza si udì un'esplosione e il palazzo reale sembrò sbriciolarsi.
Un'enorme creatura con lunghe corna e ricoperta dalle fiamme si erse, più alta di una montagna.
La ragazza si pietrificò dal terrore.
«Forza! Sbrigatevi a salire! Non abbiamo tempo».

Loki arrivò correndo.
«Andiamo» disse, poggiando una mano sulla schiena della moglie e sospingendola verso l'astronave.

«Vuoi Asgard? È tutta tua!» gridò Thor salendo per ultimo sulla loro personale arca della salvezza.
«PUTTANA!» urlò Loki, spuntando alle spalle del fratello.

Hela lanciò dei pugnali nella loro direzione, ma Surtur l'afferrò e la divorò.
Asgard era devastata dalle fiamme, il Ragnarök l'avrebbe cancellata dalle mappe.

Rimasero tutti in silenzio per qualche momento, dedicando quella quiete ai loro cari che avevano perso la vita e osservando Asgard bruciare.
Erano rimaste un paio di decine di persone, per lo più donne e bambini, terrorizzati e sconvolti per quanto accaduto. Nessuno si aspettava un massacro simile. Gli asgardiani erano praticamente estinti.

Eris si mosse in mezzo alla gente, poi lo vide.

Sempre bellissimo, con il volto segnato da diversi tagli e i capelli spettinati.
Lo raggiunse e gli sfiorò la spalla, attirando la sua attenzione.
«Eris, grazie al cielo» sospirò lui, abbracciandola e accarezzando la testolina di Kaira.

Gli asgardiani si erano sistemati meglio che potessero. Gli spazi erano sufficientemente ampi da poterli ospitare comodamente.

La giovane si accorse che, lontano da Asgard, la sua energia non era efficace come al solito. Si fece quindi aiutare da Loki nel prestare soccorso ai feriti.
Heimdall, i tre guerrieri, persino Sif si erano sacrificati per proteggere il proprio popolo. Frigga aveva perso la vita per mano di Hela che, divorata dal desiderio di vendetta, l'aveva pugnalata davanti alla folla.

Nell'apprendere la notizia Thor e Loki si strinsero in un abbraccio.
«Ora siamo soli, fratello» disse il biondo.
«Non saremo mai soli, non finché staremo insieme» rispose.

Il vantaggio di aver rubato la nave ad un edonista come il Gran Maestro fu il grande quantitativo di provviste conservate nella stiva.

Thor si sedette al comando della nave e scelse le coordinate.
«Dove andiamo, re di Asgard?» chiese il fratello.
«A Midgard, sono certo che ci accoglieranno a braccia aperte».

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Trascorsero diverse ore in tranquillità, nonostante tutto quello che era accaduto.
«Non appena atterreremo dovrò contattare Stark, sono sicuro che con la sua tecnologia ricostruiremo Asgard in men che non si dica» esclamò Thor, sorridendo.

I radar della nave cominciarono a suonare all'impazzata.
«Che succede?» chiese Valchiria, controllando i dati.
Bruce cominciò a scrutare lo spazio al di fuori della plancia di comando, poi si tolse gli occhiali, incredulo.

«Siamo nella merda...» sussurrò, osservando la gigantesca nave aliena che si avvicinava sempre di più.

Non tentarono nemmeno di difendersi, non avrebbero mai potuto farcela, nemmeno se fossero stati nel pieno delle loro forze.