Quanto tempo è passato?
Rimase frastornata, certa che non fossero trascorse così tante ore.
E se fosse passato più di un giorno? Avrebbe dovuto raggiungere Roma il più rapidamente possibile.
Non dovette nemmeno concentrarsi, le bastò pensare alla sua destinazione che subito la più famosa e magnifica fontana della capitale italiana le si parò davanti.
Rimase senza fiato di fronte a quella meravigliosa opera monumentale.Alcuni turisti si lasciarono sfuggire degli urletti spaventati, visto che la ragazza era comparsa dal nulla.
Promemoria, comparire in zone meno affollate.Si guardò intorno, alla ricerca di un volto familiare, ma com'era prevedibile, non trovò nessuno.
Il suo stomaco gorgogliò in segno di protesta. L'ultima volta che aveva mangiato era ancora nella base dello S.H.I.E.L.D.
Cercò un ristorante nelle immediate vicinanze, poi si accomodò in uno dei tavolini che affacciavano sulla piazza.Fortunatamente il suo abbigliamento era ancora da "turista" e nessuno parve far troppo caso a lei, ad esclusione del cameriere che, non appena la vide, le andò incontro porgendole un menù.
Quando lo aprì si accorse della traduzione in inglese di tutti i piatti, accanto al nome in italiano.
Almeno non dovrò farmi spiegare tutta la carta.Ricordò che i suoi le raccontarono del loro viaggio di nozze in Italia, di quanto fosse bella Roma e del suo gigantesco patrimonio culturale, disseminato in piccoli frammenti ovunque ci si girasse.
Le tornarono in mente le parole della dea.
I suoi genitori l'avevano desiderata così tanto, da arrivare a supplicare qualunque dio greco pur di riuscire a stringerla tra le loro braccia.Il ritorno del cameriere la distolse dai suoi pensieri.
«Vuoi ordinare?» le domandò in inglese.
«Sì, vorrei una cacio e pepe per favore e un bicchiere di vino rosso» rispose lei, sorridendo.Si guardò intorno e, al tavolo accanto al suo, vide delle ragazze fumarsi una sigaretta, quindi sfoggiò il migliore dei suoi sorrisi e chiese gentilmente se avessero potuto offrirgliene una. Le due la guardarono, poi le passarono il pacchetto.
Se la accese e pensò che erano settimane che non fumava. Un po' per tutti gli avvenimenti più o meno caotici, un po' perché allo S.H.I.E.L.D. le era stato vietato.
Chiuse gli occhi, inspirando lentamente il fumo. Il sapore del tabacco le grattò la gola e avvertì un leggero senso di vertigini.
Forse dovrei smettere.I suoi pensieri vennero interrotti da un gruppo di ragazzi chiassosi.
«Noi domani ripartiamo»
«Ma come?»
«Eh sì, tra una settimana ricomincia la scuola»
«Ma sarà il trentuno agosto! Dovrebbe essere illegale rientrare a scuola prima di settembre!»
Quindi oggi è il ventiquattro. Sono rimasta nel tempio per quasi due giorni!
Si chiese come fosse possibile aver perso così tanto la cognizione del tempo.
Loki ed Erik sarebbero dovuti arrivare al loro punto d'incontro il giorno successivo.L'arrivo della cena la interruppe dai suoi pensieri.
Mangiò con gusto, apprezzando qualcosa di diverso dal classico cibo preconfezionato che le era stato offerto a New York e soprattutto assaporando il vino. Un rosso di Montalcino, così le disse il cameriere, leggero e adeguato al piatto.
La cena non durò più di una mezz'ora, compreso il dessert.
In fondo, essendo sola, non ebbe distrazioni.
Si alzò dal suo posto e si allontanò lentamente dal ristorante, il cameriere provò a fermarla, siccome non aveva pagato, ma le bastò un semplice movimento delle dita per far sì che il giovane dimenticasse immediatamente quello che stava facendo.Camminò per la città senza preoccuparsi troppo della destinazione e sfruttò quel tempo per riflettere.
I suoi poteri erano stati amplificati dopo la visita al tempio, ma tutto quello che sapeva fare glielo aveva insegnato Loki. Di suo, in fondo cosa c'era? Esistevano delle abilità differenti rispetto a quelle che già conosceva? In fondo Eris era la dea della discordia. Amava gioire dei conflitti e, secondo la mitologia, era solita trascorrere del tempo sui campi delle battaglie terminate, per trarre diletto dai lamenti dei soldati morenti.
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Greek goddess
FanfictionAmbientato a partire dagli eventi del primo film "Thor". Eris si è svegliata e ha ricevuto l'unica notizia che nessuna persona vorrebbe mai sentire. Sono tutti morti. Tutti, eccetto lei. Il suo percorso pare essere già scritto, segnato dal dolore, d...