Rimase in ginocchio nel prato per un tempo incalcolabile, poi venne raggiunta da Tony Stark.
«Hey...noi torniamo a casa e tu hai bisogno di una doccia e di un letto. Ti vedo abbastanza sconvolta, vieni?» e le tese la mano.
Lei lo guardò e si rimise in piedi.
«Ho combinato un casino» sussurrò mentre le lacrime non accennavano a fermarsi.
«Lo abbiamo fatto tutti, a prescindere dalla motivazione» rispose lui, cingendole le spalle con un braccio.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Alla Stark Tower nessuno aveva voglia di parlare.
Thor era rientrato ad Asgard quasi immediatamente, Natasha si era chiusa in camera, Tony continuava a digitare dati al pc.
Eris rimase sotto il getto bollente della doccia per parecchi minuti. Nella testa continuavano a ripetersi le parole di Loki.«Vuoi massacrare gente innocente pur di raggiungere il tuo obiettivo? Vuoi passare sopra a tutto quello che abbiamo costruito fino ad oggi? Ok, fallo. Ma io non sarò al tuo fianco».
Uscì dal bagno incapace di capire se l'umido sul suo volto dipendesse dall'acqua o dalle lacrime.
«Hey! Cavoli, che poteri fortissimi! Sono rimasto a bocca aperta laggiù» disse un ragazzetto incrociandola in corridoio.
Eris si fermò ad osservarlo. Era praticamente ancora un bambino, il viso pulito senza alcun accenno di barba e una chioma disordinata di capelli color miele.
«Mi chiamo Peter, Peter Parker» disse, allungando una mano per presentarsi.
«Scusami Peter Parker, ma non sono dell'umore migliore per fare conversazione. Ho appena mandato a puttane la mia vita» rispose lei mestamente, allontanandosi a testa bassa.
Il giovane rimase fermo, con il braccio ancora teso a mezz'aria e la guardò andare via.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
«Eris, ho bisogno di parlarti – disse Tony vedendola entrare e girando il monitor del computer nella sua direzione – ma ho bisogno di sapere se sei in condizioni tali da rimanere lucida» aggiunse.
Lei lo guardò, poi si sedette.
«Non so nemmeno chi sono al momento, quindi dimmi quello che vuoi. Non farò la pazza» rispose massaggiandosi le tempie. La sua voce era completamente piatta e non lasciava trasparire alcuna emozione.«L'amico di Steve Rogers era un suo compagno d'armi. Un altro fossile da museo per intenderci. Durante la seconda guerra mondiale lo diedero per morto, ma abbiamo scoperto che in realtà era stato rapito dall'HYDRA che lo aveva inserito in un progetto simile a quello americano per la creazione dei super soldati. L'hanno tenuto sotto ghiaccio per settant'anni e quando lo hanno sbrinato aveva il cervello completamente andato a causa dei loro esperimenti. L'attentato a Vienna non è avvenuto per mano sua, ma per quella di un certo Zemo».
«Questo dovrebbe consolarmi in qualche maniera?».
Stark sospirò.«I tuoi erano membri attivi dell'HYDRA finché non sei nata tu – la ragazza sobbalzò sulla sedia – non so cosa facessero, se fossero soldati o semplici adepti. Sta di fatto che quando tua madre si è accorta di essere incinta sono tornati in Grecia, sperando forse di non essere trovati. Non è stato così, ovviamente, e sono scappati in America. Tuo padre è stato avvelenato con il polonio, cliché sovietico come ben sai e poi è arrivato il turno di tua madre. Quando hai fatto saltare per aria quella centrale di polizia in New Mexico gli uomini che ti hanno sparato erano agenti dell'HYDRA. Stiamo cercando di capire cosa possano volere da te e perché ti vogliano morta e, se Rogers ha ragione, l'unico che potrebbe rispondere a queste domande è lo stesso tizio che vorresti polverizzare».
Lei rimase senza parole.
«Perché non mi avete detto nulla? Perché nessuno si è preso la premura di informarmi su tutto? Da quanto sapete queste cose?».
«Volevamo solo essere sicuri».
«Mi avete tenuta all'oscuro di informazioni fondamentali della mia vita! Avete deciso arbitrariamente di non dirmi nulla, lasciandomi combinare un casino dietro l'altro. Ho lasciato mia figlia ad Asgard, ho praticamente mandato a puttane il mio matrimonio e tutto per sentirmi dire che forse l'unico che sa cosa cazzo sia successo nella mia vita è lo stesso che vorrei morto. Ti rendi conto della cosa o ti devo fare un disegno?» era livida di rabbia.
![](https://img.wattpad.com/cover/306785258-288-k168067.jpg)
STAI LEGGENDO
Greek goddess
FanfictionAmbientato a partire dagli eventi del primo film "Thor". Eris si è svegliata e ha ricevuto l'unica notizia che nessuna persona vorrebbe mai sentire. Sono tutti morti. Tutti, eccetto lei. Il suo percorso pare essere già scritto, segnato dal dolore, d...