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Il giorno dopo la battaglia Tony chiamò a casa, per avvertire Pepper che stavano tutti bene. Si sentì sospirare dall'altra parte del telefono.
«Grazie a Dio» disse la donna.
«Di' a Morgan di portare pazienza fino a domani, finisco di sistemare un paio di cose poi torno a casa. Vi amo tremila».

Avevano trovato una sistemazione in una delle ville di proprietà di Stark. Era diventata la loro base per quelle ore. Si erano riposati, avevano mangiato e si erano fatti tutti una doccia rigenerante.

Eris si prese del tempo per raccontare tutto a Loki.
«Un bambino... – disse lui, incredulo, quando la ragazza gli parlò di Ares – quante cose mi sono perso» aggiunse abbassando lo sguardo.
«Sarà difficile all'inizio, lo so, ma non ho mai smesso di parlare di te ai bambini. Gli ho mostrato delle immagini che ti ritraevano in modo che potessero conservare memoria del tuo aspetto. Ce la faremo, ora che siamo di nuovo insieme» disse, stringendogli le mani tra le sue.

Quello stesso pomeriggio vennero organizzati i funerali per Natasha e Visione. Ritennero tutti più che opportuno ricordarli per il loro sacrificio.

Qualche ora più tardi, Eris e Loki vennero raggiungi da Bucky Barnes, che fino a quel momento si era tenuto a rispettosa distanza.
La ragazza lo guardò, incapace di provare altro odio.
Gli sorrise, lasciandolo stupito.

«Credo di doverti delle spiegazioni» disse lui, a capo chino.
Lei lo fece accomodare e lo ascoltò.
Il giovane le raccontò degli anni di prigionia nelle mani dell'HYDRA, di come avessero condizionato la sua mente a rispondere a determinati comandi, di come non fosse più padrone del suo corpo.

«I tuoi genitori facevano parte dell'élite scientifica dell'HYDRA. Nulla di direttamente collegato agli esperimenti sugli esseri umani, ma l'organizzazione stava cercando di mettersi in contatto con altre realtà, se così possiamo chiamarle. Avevano scoperto anche loro l'esistenza del tempio di Ade a cui ti sei rivolta anni fa e stavano cercando un sistema per poterlo sfruttare. Quando i tuoi riuscirono a scoprire l'accesso al tempio, però, anziché obbedire agli ordini dei loro diretti superiori, chiesero un'intercessione divina per la tua nascita. Una volta scoperta questa cosa scapparono, nascondendosi in Grecia, convinti che probabilmente non sarebbero stati rintracciati. La tua semplice esistenza era un'offesa per l'organizzazione. La prova vivente che si poteva disobbedire. È per questo che hanno cercato di eliminarti in ogni modo e mi dispiace veramente tanto per quello che è successo alla tua famiglia. Non avevo altra scelta se non obbedire agli ordini» disse, chinando il capo.

Eris lo abbracciò, piangendo.
«Ormai è finita. Non ho più le forze per odiare o per distruggere. Grazie per avermi raccontato tutto».

La giornata trascorse ricordando coloro che erano caduti in battaglia. Ognuno aveva un aneddoto su di loro, qualcosa di simpatico o qualcosa di malinconico. Wanda decise di andarsene quella sera stessa. Per lei era troppo difficile rimanere serena senza Visione al suo fianco.
«Sei una telepate, come me. Anzi, sei più potente. Per qualsiasi cosa non c'è angolo della terra che io non possa raggiungere per poter essere al tuo fianco. In qualunque momento sentirai di aver bisogno di un'amica accanto, non esitare a contattarmi» disse Eris.

La rossa l'abbracciò con gratitudine.
«Ho solo bisogno di tempo» rispose, con un lieve sorriso, quindi si allontanò senza voltarsi indietro.

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La mattina seguente si prepararono tutti per partire.

«Resterò con Rocket e i guardiani della galassia in modo che io possa tenervi al sicuro da eventuali minacce, sapete che potrete contare sempre su di me – disse Thor abbracciando il fratello e la cognata – non appena ci saremo sistemati verrò a trovare i bambini, ok?».

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