SCRW - Relazioni

PROLOGO

MARZO 2019

*Scarlet*

Ore 18:00. Il laboratorio, come tutta la scuola ormai, è pressoché deserto.

Cosa ci faccio ancora qui?

Dovrei andare a casa, prima che la leggera pioggia fuori aumenti ancora di più. Col senno di poi, credo proprio che tornerò fradicia come un pulcino.

Non posso andare via adesso. È un anno che aspetto un'occasione simile. Credo di aver realizzato a pieno ciò che provo solo recentemente.

Non sono stata capace di levarmelo dalla testa neanche con tutta la forza di volontà del mondo.

Quando mi ricapiterà di rimanere sola con lui?

*Chloe *

Come da routine, fisso il soffitto, con gli occhi sbarrati e un nodo alla bocca dello stomaco. Mi ritrovo sveglia molto prima che il cellulare squilli rabbiosamente sul mio comodino.

Vengo catapultata, mio malgrado, in una delle tante e noiose giornate di scuola.

I miei insegnanti mi hanno sempre descritta come "un'intelligenza sopra la media". Nonostante le mie capacità, io e l'istituzione scolastica non siamo mai andate d'accordo. Tutta quell'ansia da prestazione... Non ha mai aiutato a evitare il baratro pieno di melma nera che è la mia mente angosciata.

Odio la costrizione di quelle quattro mura. A oggi, credo di aver trascorso molti più giorni fuori, gironzolando senza meta, che in classe.

So quanto i miei tengano alla mia istruzione. Giuro che ci ho provato, ma non sono mai riuscita a farmela piacere. Quella scuola così fondamentale per diventare bravi burattini della società.

Ultimamente comunque, voti e materie da studiare, sono le mie ultime preoccupazioni.

Riley... Già, Riley.

Sempre il suo dannato nome che mi ronza per la testa.

*Riley *

Merda. Lo sapevo, lo sapevo!

Ecco perché si comportava in modo così strano ultimamente... Come è potuto succedere?!

Dovreste sapere che io, Riley White, soffro di una grave patologia. Non mi accorgo minimamente quando qualcuno sta flirtando con me.

Ero sicura fosse tutto apposto con Chloe. Adesso se ne esce con questa storia. Mi sento così male.

E se fosse colpa mia? Se avessi fatto qualcosa che l'avesse spinta a credere che ci fosse di più?

*Walyha*

- Ma, vado a farmi una doccia! –

Grido dal corridoio sperando che mi senta.

Quando però non ottengo risposta, lascio perdere e mi nascondo in bagno. Una volta dentro, chiudo la porta a chiave e con mani tremanti apro il getto bollente come diversivo. La storia della doccia non è altro che una scusa.

Il rumore dell'acqua corrente inizia rimbombare sulle pareti piastrellate, ovattando qualsiasi altro suono. Il cuore che mi si agita nel petto però lo sento comunque benissimo. Mi porto lo scatolo, nascosto sotto la maglia fino a questo momento, davanti agli occhi. Non mi servirà leggere le istruzioni, non è la prima volta che ne uso uno. Ho avuto tanti di quei ritardi che ormai ci sono abituata, sono sicura sia un falso allarme.
Una volta fatto mi piazzo di fronte al lavandino e rimango immobile. Fisso la mia immagine nello specchio scomparire lentamente, avvolta dal vapore.

**Ciao a tutti carissimi lettori, è possibile che qualcuno riconosca questa storia perchè l'avevo già pubblicata in passato. Poi ho deciso di cancellarla ed abbandonare Wattpad per un pò. Ora ho deciso, in seguito all'ennesima revisione (😱) di ripubblicarla qui. Mi scuso in anticipo per eventuali errori, non sono perfetta quindi qualcosa potrebbbe essermi sfuggito. In ogni caso, spero che la storia vi piaccia. Buona lettura!**