SETTEMBRE 2019
Per questi ultimi giorni d'estate, prima dell'inizio del nuovo e ultimo anno di superiori, ho preso l'impegno con me stessa di ricominciare a vivere a pieno il tempo a mia disposizione.
Vado in spiaggia, esco la sera, frequento locali. Ho avuto persino l'ardire d'iscrivermi a un corso di teatro, una delle mie più grandi passioni sin da bambina.
Sto seriamente prendendo in considerazione l'idea di proseguire lungo questa strada, anche con i miei studi universitari, ma è ancora presto per pensarci.
Per la prima volta, sento di prendere veramente in mano la mia vita.
Il sostegno delle mie amiche, si è rivelato indispensabile. Preferisco evitare di rimanere da sola di questi tempi.
Qualche volta mi soffermo a riflettere, ma non provo più quel vago timore di ricadere nel buio.
***
Questa mattina, al mio risveglio, il mio corpo pretendeva aria fresca. Così ho deciso di uscire per una passeggiata da sola.
Poco male. Un po' di quiete non mi ucciderà.
Mentre passeggio sul lungomare, con gli occhiali da sole e il top bianco praticamente fluorescente, mi perdo ad ammirare il panorama e le spiagge ancora gremite.
La luce del mattino è ancora di un giallo sabbioso. Con l'avanzare della stagione fredda, finirà per sbiancarsi, come una lampada a neon.
Mi perdo nei miei pensieri.
Sempre con la testa fra le nuvole. Un classico.
Presa dalle onde che schiumano all'orizzonte, smetto di prestare attenzione alla strada. Finisco per scontrarmi in pieno con un ragazzo, diretto nel verso opposto al mio.
- Oddio scusami! -
- No scusami tu. Ti sei fatta male? -
Mi accorgo che è al telefono. Non appena mi osserva con più attenzione, spalanca gli occhi e chiude rapidamente la chiamata.
- Ehi amico, scusa devo andare. –
Non aspetta nemmeno la risposta del suo interlocutore.
Il ragazzo, alto e biondo, con occhialetti da vista alla John Lennon, mi fissa come se avesse appena avuto un'illuminazione.
- Scarlet, vero? -
Sollevo un sopracciglio.
Come accidenti fa a sapere come mi chiamo?
- Scusami, ci conosciamo? -
- Probabilmente non ti ricordi. Ci siamo incontrati tempo fa, in quel locale... -
Porca miseria... Ecco perché mi sembrava familiare. Mi colpisce che dopo tutto questo tempo si ricordi ancora il mio nome.
- Oh sì... Mi ricordo, J... -
- Julian, sono Julian. –
Che figura... Pensare che stavo per farci sesso in un bagno pubblico. Di quella sera ho un blackout quasi totale. Non ricordo nemmeno di averci parlato dopo l'apparizione di Trevis. Per questo non bevo mai...
Lui ridacchia imbarazzato, e io lo seguo a ruota.
Devo ammettere che alla luce del sole è anche meglio. Ora che ci penso, quando l'ho conosciuto non aveva gli occhiali. Non che mi dispiacciano. Gli danno un'aria da nerd sexy. Gli occhi di ghiaccio nascosti dietro sono come li ricordavo, insieme al suo look da turista.
- Allora... Non sono più riuscito a trovarti quella sera. Tutto bene con tuo padre? -
Lo guardo interrogativa.
- Come scusa? -
- L'uomo arrabbiato in bagno... Non era tuo padre? –
Soppesa le parole, come se avesse intuito di aver appena fatto una gaffe.
Scoppio a ridere.
In effetti, mio padre ha solo qualche anno in più, quindi sarebbe del tutto plausibile.
- Quello non era mio padre. –
- Ah scusa, è che mi era sembrato... -
- Non preoccuparti, lui è... -
Già, chi è lui?
- ...Un amico di famiglia. È molto protettivo nei miei confronti, mi conosce da quando ero bambina. È per questo che ha reagito in quel modo. Di solito è inoffensivo. Ti chiedo scusa per lui... –
- Capisco. Non preoccuparti, non è niente. –
Sorride. Non mi sembra che quella scena lo abbia scoraggiato più di tanto.
- Comunque si, tutto bene. Sei gentile a chiederlo. –
- Figurati. –
Esauriamo gli argomenti, ma lui non si scolla questo sorriso fascinoso dalla faccia. Prima di sprofondare per l'imbarazzo, prendo la parola.
- Beh...Ci vediamo in giro allora. –
Faccio per proseguire, mentre lui resta immobile dove l'ho lasciato. Prima che possa allontanarmi mi chiama.
- Ehm...Scarlet? -
Torno sui miei passi.
- Si? -
- Hai da fare in questo momento? –
Chiede con un velo di timidezza. Sollevo un sopracciglio.
- Non direi. Perché?
- So che praticamente ci conosciamo da due secondi, ma... Ti andrebbe di fare un giro? –
Ci rifletto, passando in rassegna tutti i pro e i contro della situazione.
Ecco, stai diventando come Chloe. Invece di buttarti ci rifletti fino alla nausea, finché i contro non superano i pro e alla fine non fai nulla.
- ...Scusa, forse non avrei dovuto chie... -
- Va bene. Andiamo. -
Lo sorprendo con la mia interruzione. Mi stupisce che un così bel ragazzo sia in imbarazzo con me.
Sembra proprio che non si aspettasse la mia risposta. Nonostante tutto cerca di riprendersi in fretta.
- Beh... B-beviamo qualcosa? -
- Okay. -
- Dove vuoi andare? -
Wow, anche educato. Non sembra male, spero che l'apparenza non inganni. Purtroppo per lui, temo che dovrà mettersi l'anima in pace. Mi sono ripromessa di non renderla più facile a nessuno.
"- Spero davvero che incontrerai qualcuno che capisca quanto sei speciale. - "
Gli rivolgo un'occhiata di sfida.
- Sorprendimi. –
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SCRW - Relazioni
Chick-Lit[STORIA COMPLETA] Quattro ragazze del liceo, scoprono l'amore, il sesso e le relazioni. Scarlet prova una forte attrazione per il suo professore di chimica, il signor Trevis Cooper, ma è stata costretta a soffocare i suoi desideri per non rischiare...