SCRW - Relazioni

40. RILEY

Attingo l'energia da luoghi misteriosi. Riesco a risollevarmi per invertire le nostre posizioni. Spingo Chloe di lato, facendola atterrare di schiena sul materasso e mettendomi a cavalcioni su di lei.

È il mio turno di giocare.

Mi avvento direttamente sul suo seno, che mi sta chiamando da quando lo ha liberato dalla costrizione dei vestiti.

Affondo il viso nella carne morbida, mordendo la pelle e lambendola con la lingua. Raggiungo i capezzoli e li torturo con i denti, mentre li massaggio con entrambe le mani.

Per la prima volta, sento gemere anche lei. Persino l'ultima volta, non aveva emesso neppure un fiato. Fino a ora, l'unico elemento a tradire la sua eccitazione sono stati lunghi e profondi respiri irregolari.

Che strano, a quanto pare durante il sesso è un tipo silenzioso, l'opposto che nella vita insomma!

Proseguo la mia scia di baci, scendendo sull'addome e raggiungendo l'orlo delle mutande. Avverto la sua pelle bollente, rabbrividire sotto il tocco delicato delle mie labbra.

Presa da un impeto animalesco, afferro l'intimo con i denti e lo tiro giù. Scivola lungo le sue gambe, e scaravento anche l'ultimo indumento rimasto fra noi in fondo alla stanza.

Finalmente. Non voglio nessun tipo di barriera, solo i nostri corpi.

La guardo, pensando a quanto sia bella, ma lei è chiaramente imbarazzata. Vorrei distogliere lo sguardo ma non ci riesco.

È tutta mia, posso fare ciò che voglio con lei, so per certo che non si opporrà.

Le ricambio il favore di poco fa, calandomi fra le sue gambe, dove si concentra il suo calore.

Sono troppo curiosa, voglio conoscere il suo sapore...

Immergo la lingua nel fuoco, assaporandola. Cerco di ripetere i movimenti che ho avvertito su di me qualche minuto fa. Inizialmente incerta sul da farsi, mi rendo conto soltanto dopo che lei non ha emesso un fiato. Non è decisamente nelle condizioni per lamentarsi del mio operato.

I suoi gemiti si fanno più intensi, soprattutto quando lentamente inserisco un dito dentro di lei.

Caspita se è stretta.

Le do il tempo di abituarsi alla sensazione, so che è la prima volta per lei.

Non lo sarebbe in teoria, ma l'ultima volta per qualche ragione non ha voluto che la toccassi. Mi chiedo ancora il motivo di quella reazione.

La sento aprirsi a me, lentamente. Ne approfitto per affondare anche un secondo dito. Qualche minuto dopo si aggiunge anche il terzo. Mi eccita il pensiero di darle piacere. È una sensazione che non avevo mai provato prima.

Le torturo il clitoride con i denti, mentre lo sento gonfiarsi e indurirsi sotto le mie cure.

Sollevo lo sguardo per gustarmi la sua espressione mentre si sforza di trattenersi a un passo dall'orgasmo. Stringe le lenzuola finché le sue nocche non sbiancano.

Decido di mettere alla prova la sua resistenza. Provo un piacere perverso mentre aumento la velocità delle dita dentro di lei e inizio a succhiare il clitoride. Sento il bisogno di farle raggiungere l'apice.

Muovo la lingua sempre più in fretta.

Emette un sospiro e si irrigidisce, un attimo prima di esplodere in una serie di spasmi che avverto contro la mia bocca e attorno alle dita. I suoi gemiti si fanno baritonali e alza gli occhi al cielo. Finisce afflosciata sul letto, molle come una gelatina. Vederla venire ha fatto quasi avere un altro orgasmo anche a me.