Lungo il tragitto fino all'autobus, cerco di sistemarmi il più possibile. Sono ancora accaldata e nervosa. L'orgasmo mancato è una pillola amara da mandar giù.
Al mio arrivo, Chloe è ancora fuori. Fuma nervosamente una sigaretta ormai praticamente arrivata al filtro.
- Cristo Scar, sempre in ritardo. Menomale che la fermata è a due passi da casa tua! –
Mi rimprovera, ma non sembra arrabbiata. Più che altro è il suo solito modo di fare la paternale.
Saliamo, sedendoci vicine.
Lei vorrebbe fare un po' di conversazione, ma io ho solo voglia di perdermi nei miei pensieri. Ficco le cuffie nelle orecchie, fissando il paesaggio fuori dal finestrino. Ho bisogno di raffreddarmi per un momento.
Non che lasciar vagare la mia mente sia proprio un buon modo per raffreddarmi. Chloe ogni tanto mi riserva un'occhiata, studiando la mia espressione. So che ha capito che qualcosa non va.
Che sia per la mia totale trasparenza, o per il fatto che mi conosce come le sue tasche, riesce sempre ad accorgersi anche del più insignificante dei miei cambiamenti d'umore.
Insolitamente, decide di lasciarmi in pace e non dire nulla.
Non voglio che si preoccupi, ma non ho proprio la forza di parlarne in questo momento.
L'estate scorsa qualcosa è cambiato in me. Credo si trattasse di attacchi di panico, o una cosa del genere non saprei. In ogni caso non mi hanno mai diagnosticato nulla.
Uscire di casa quando non accetti il modo in cui appari agli altri, è difficile. Quegli sguardi di disapprovazione, le battute stupide, le solite domande... Del tipo "Perché non mangi di più? Stai scomparendo!".
Non posso farci nulla, non mi importa del cibo. Non mi è mai importato. A volte ne farei volentieri a meno. Se penso a quante ragazze come me lottano ogni giorno per perdere anche solo un chilo... E poi ci sono io, che vorrei poter ingrassare solo respirando.
Ma questa dannata ansia mi attanaglia lo stomaco, non riesco a mandare giù niente, nemmeno l'acqua.
Quel giorno poi, il caldo, la pressione bassa e il digiuno hanno fatto il resto. Sono svenuta, i miei sono quasi morti dalla paura, mentre chiamavano l'ambulanza. Alla fine non era nulla, solo un calo di zuccheri. Da quel momento però, dopo il calare del sole un'ansia inspiegabile prendeva possesso di me. Ho iniziato a mangiare molto meno, a perdere peso. Evitavo di uscire la sera, troppa gente mi innervosiva. È stata davvero dura, ma lentamente ho cominciato a riprendermi.
L'unica con cui ne abbia mai parlato è stata Chloe. Lei mi ha capita, mi ha dato sostegno quando ne ho avuto bisogno.
Mi tiene sempre d'occhio, chiedendomi se sto bene con più frequenza di quanto non faccia mia madre.
***
La giornata trascorre lentamente. Non riesco proprio a concentrarmi. Per fortuna il nostro è un lavoro di gruppo. Nessuno farà troppo caso alla mia totale inettitudine di oggi.
Baratterei volentieri la raccolta di tappi di bottiglia e altra robaccia in mezzo alla sabbia, per trascorrere anche solo un altro minuto su quel banco con Trevis.
Che gran rottura...
***
Verso le 17:00, finalmente siamo tutti di nuovo a casa. Fisicamente è come se mi avessero colpita con una mazza. Ma dentro ho un'energia inspiegabile. Mi butto di peso sul letto, ma il mio cervello non la smette di agitarsi.
Per nessun motivo al mondo lo cercherò io. Non sono così disperata... O magari sì?
Vorrei tanto che mi mandasse un messaggio. O una chiamata, un segnale di fumo, un piccione viaggiatore, qualsiasi cosa. Ma da lui ancora nulla.
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SCRW - Relazioni
ChickLit[STORIA COMPLETA] Quattro ragazze del liceo, scoprono l'amore, il sesso e le relazioni. Scarlet prova una forte attrazione per il suo professore di chimica, il signor Trevis Cooper, ma è stata costretta a soffocare i suoi desideri per non rischiare...