SCRW - Relazioni

24. RILEY

Chloe si è scolata praticamente tutto quello che le è passato di fronte.

A guardarla non si direbbe, ma le frasi sconnesse che le escono di bocca ogni volta che parla tradiscono il suo stato attuale.

Quando parte la musica e le luci si spengono, la perdo di vista. Tutti si ammassano in pista per iniziare a ballare selvaggiamente. Wal mi trascina, anche quando cerco di fuggire per evitare la vergogna. Non ho un gran senso del ritmo.

Una volta in pista la cerco con lo sguardo, notando che è a pochi metri da noi, con Scarlet. Anche in assenza di luce so che mi sta guardando. Mi sento i suoi occhi addosso. Ha una bottiglia di birra in mano, ne tracanna qualche sorso ogni tanto.

Non posso credere che continui a bere nonostante le sue condizioni. Odio quando agisce così da irresponsabile.

- PENSO CHE DOVREMMO TENERLA D'OCCHIO! –

Grido nell'orecchio di Wal, per sovrastare la musica.

- COSA?! –

Ottimo. Anche Wal non è esattamente nelle condizioni di fare da babysitter a nessuno. Le faccio cenno di lasciar perdere, mentre cerco Scarlet, senza successo.

Nel mentre, noto una massa di ricci ramati che si allontana dalla pista, dirigendosi all'esterno. Mi affretto a seguirla prima che inciampi, cada dalla terrazza e anneghi.

La raggiungo fuori. È seduta su una sedia di vimini, con le gambe accavallate e una sigaretta accesa fra le labbra. Si accorge istantaneamente della mia presenza, quasi mi stesse aspettando. Nonostante ciò decide di non guardarmi. Continua a fissare la spiaggia con finta tranquillità. Io mi siedo accanto a lei.

Avevo proprio bisogno di un po' d'aria fresca.

- Dentro si soffoca... -

Cerco di dire qualcosa. Per la prima volta il silenzio ferisce come un pugnale nella schiena.

- Già... -

Mi risponde a rilento, mentre continua a prendere boccate nervose. Per un momento mi perdo a osservare il mare, illuminato dalla luna che si riflette fra le onde.

- Caspita, che vista. –

Dico con tono sognante. Alle mie parole lei sembra abbassare la guardia.

- Non c'eri mai stata prima? –

- No... -

- Il posto non è male, ma questa festa è così pretenziosa che mi viene da vomitare... -

Le faccio un cenno di rimprovero mentre lo dice.

- La nausea credo venga dalla vagonata di shottini... –

Si volta verso di me e mi rivolge un sorrisetto malizioso. Per la prima volta da quando è arrivata, i nostri occhi si incontrano.

- Touche... -

Scoppiamo entrambe a ridere. Si china di poco verso di me, lasciandomi intravedere l'orlo del reggiseno dalla camicia sbottonata.

- Che stai facendo? –

Mi irrigidisco.

- Cosa ti sembra che stia facendo? –

Senza che me ne renda conto, la sua mano finisce sul mio ginocchio, sollevando l'orlo del vestito fino alla coscia.

La sposto prontamente e risistemo il vestito.

- Non qui... -

Sussurro, arrossendo senza che possa controllarlo.