IV

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<Chuuya scusa il disturbo, ma c'è qualcuno che chiede di te> mi disse un mio compagno di classe.

Alzai un sopracciglio e lo guardai confuso.

<Mh, grazie per avermelo detto. Sai dirmi chi è per caso?> gli domandai a mia volta mentre mi alzavo dalla sedia.
Il ragazzo alla mia domanda spostò il suo sguardo sul pavimento.

<... Il vice rappresentante d'istituto.. > ammise dopo poco e dalla sua voce riuscivo a capire la sua ansia.
Chi non si sentirebbe a disagio o ansioso vedendo venire nella propria classe il vice rappresentante d'istituto?

<Cos- va bene. Grazie> e senza aggiungere altro uscii fuori dall'aula.

"Chissà che cosa vorrà" pensai prendendo un profondo respiro.

<Nakahara Chuuya?> domandò qualcuno non appena misi piedi fuori dalla classe. Non mi ci volle molto a capire chi fosse.

<Sì. Tu invece sei Kunikida Doppo, giusto?>

Il ragazzo dai capelli biondi raccolti in un coda  bassa annuì con il capo. Sistemandosi con due dita gli occhiali che indossava.

<A cosa devo la tua presenza? Da quel che so non sono nei casini> ammisi assumendo una posizione più comoda, mentre ero in piedi.

<Non credo dato che Dazai Osamu ha chiesto di te>

Al nome del ragazzo sentii un brivido percorrermi tutto il corpo.
Non era passato molto tempo dall'ultima volta che l'avevo visto. Forse solo qualche giorno.
Quindi che cosa diamine voleva?

<... Mh>

<Tu non hai nessun'idea per cui ti abbia chiamato?> chiese dopo poco Kunikida iniziando a camminare in direzione della stanza dei rappresentanti d' istituto.

Feci per dirgli di no, ma mi fermai.  Avevo una mezza idea del motivo per cui mi aveva chiamato. E forse era anche corretta.

<Forse> e senza aggiungere altro continuammo a camminare.

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<Questa sarebbe la stanza dei rappresentanti dell'istituto?> domandai non appena vi entrai.

Era totalmente opposta da come me l'aspettavo.
Pensavo che fosse molto più grande e che da ogni suo lato emanasse un'aurea di superiorità. Invece no. Era letteralmente uguale alle altre classi, forse un pelino più piccola.
Un tavolo abbastanza grande occupava il centro della stanza e i lati di essa erano occupati invece da delle librerie, piene di fogli e cartelle varie.
Di fianco all' entrata poi c'era un'altra porta che dava ad un'altra stanza.

<Che ti aspettavi esattamente?> mi domandò Kunikida senza guardarmi.

<Non lo so, ma quando pensi alla stanza dei rappresentanti d'istituto pensi a qualcosa di grande e maestoso> spiegai facendo spallucce e Kunikida scosse semplicemente la testa.

<... Va bene. Comunque io adesso devo andare. Dazai è dentro quella stanza> disse facendo cenno con la testa alla porta che notai poco prima.

Lo ringraziai con un piccolo inchino del capo e non appena lo vidi uscire bussai subito alla porta. Prima finivo, meglio era.

Aspettai che qualcuno, ovvero Dazai, mi dicesse di entrare, ma non accadde. Bussai un'altra volta, ma niente.
Allora, senza farmi nessun problema, aprii la porta ed entrai.

Se la stanza dove ero prima aveva un minimo di luce, ora era totalmente il contrario. Non riuscivo a vedere nulla.
Con le punte delle mani cercai l'interruttore, che trovai dopo poco.

Iris//SkkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora