XIV

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Chuuya pov

Era passata circa una settimina da quando Dazai era venuto a casa mia e da quando avevamo avuto quella discussione. 
Pensavo che le cose tra noi si sarebbero fatte molto più imbarazzanti in un certo senso, ma a quanto pare mi sbagliavo. Perché in qualche modo, ancora a me sconosciuto, era come se noi due ci fossimo avvicinati. Era come se il nostro rapporto si fosse fatto un po' più intimo rispetto a prima.
Però non riuscivo a smettere di pensare a quello che era successo. 
Se dovevo essere onesto non mi aspettavo che Dazai mi avrebbe consolato in un momento come quello. Non mi sembrava il tipo di persona che lo fa e invece accadde totalmente l opposto di quel che pensavo. 
Mi aveva ascoltato. Aveva cercato di darmi un mano. Mi aveva pure abbracciato, gesto che non mi era dispiaciuto affatto. 
Ogni volta che ci ripensavo sentivo il mio stomaco aggrovigliarsi. 

<Quindi voi che avete intenzione di fare per Halloween?> domandò Yosano mentre sistemava i bicchieri dentro una delle tantine antine del bar. 
Dazai, che era seduto su un tavolo a qualche metro da noi, rispose dicendo che non aveva niente in mente e che molto probabilmente lo avrebbe passato a casa. Molto da Dazai a dire il vero. 

<Io non lo so. Tachihara mi aveva proposto di uscire, però non ne sono molto sicuro> spiegai dando un morso a un panino che mi ero portato dietro come cena. 
Quella sera il locale aveva aperto prima del solito e aveva chiuso altrettanto preso, verso le dieci. Un avvenimento di per sé assurdo dato che eravamo soliti aprire intorno a quell'ora e poi chiudere più tardi. Non mi lamentavo però, perché in questa maniera potevo dormire qualche ora in più rispetto agli altri giorni e permettere al mio corpo di rilassarsi un po'. 

<Tachihara della sezione 3^H?> domandò Dazai scendendo dal tavolo e facendo qualche passo nella mia direzione, con le mani dentro le tasche dei pantaloni. 

<Sì, come mai?>

<Così. E che festa sarebbe quella in cui andreste?> 

<Da quel che sono riuscito a capire dovrebbe essere in una casa in montagna dei suoi amici. Però non è niente di certo, anche perché oltre a noi ci dovrebbero essere anche-> non feci in tempo a finire quel che gli stavo dicendo che Dazai mi parlò sopra. 

<E' un problema se venissi anche io?>

Alla domanda le parole mi morirono in gola e gli rivolsi uno sguardo più che confuso. Per me, che sia chiaro, non ci sarebbe stato nessun problema a farlo venire però non sapevo per gli altri. Forse poteva esserlo come poteva anche non esserlo. Prima di potergli dare una risposta sicura, dovevo vedere cosa ne pensavo i miei amici.

<Certo? Domani chiedo e quando mi danno risposta ti faccio sapere, ma come mai?>

<Così ho qualcosa da fare, tutto qui> rispose facendo spallucce e io non potei altro che annuire. Molto probabilmente c'era qualcosa di più sotto, ma decisi di non insistere. 

<Mh okay, tu invece Yosano che fai?> domandai spostando la mia attenzione sulla mia amica, che fino ad adesso era rimasta in silenzio a pulire il bancone. La mora sembrò rifletterci per qualche secondo alla domanda e nel mentre un ghigno che non mi convinceva per nulla, si fece spazio sul suo viso. 

<Passerò la serata con tua sorella, avevamo in programma di vedere un film che è appena uscito> disse sempre con lo stesso ghigno in viso e dal tono che aveva utilizzato di sicuro di quel film avrebbero visto ben poco. 

<Capito, capito. Spero che vi divertiate allora> 

<Di nulla e spero anche te e Dazai> disse con lo stesso tono di prima. Io in un primo momento non capii che cosa lei volesse intendere, ma alla fine capii e quando ciò accadde sentii le guance andare a fuoco. Dazai sembrava aver colto anche lui il significato del messaggio di Yosano, infatti, vi rise un po' sopra per poi ringraziarla. 

<You're welcome> rispose Yosano trattenendo una risata. 

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Dopo una trentina di minuti riuscimmo finalmente a mettere in ordine il locale. Era quindi arrivato il momento di ritornare a casa e dormire quelle due/tre ore in più che gli altri giorni perdevo venendo qui a lavorare e che potevo sognarmi. 
Ancora mi chiedevo come era possibile che io non mi fossi ancora ammalato o semplicemente stato male a causa di questo mio stile di vita. 

Una volta che chiudemmo tutte le porte del locale si erano fatte le 22.35 ed era quindi arrivato il momento di salutare Yosano e Dazai per poi andare a casa. Stavo letteralmente morendo di sonno e poi tutti e tre abitavamo anche in direzioni opposto. 

<Buona notte allora, ciao ragazzi e buon weekend!> disse Yosano prima di dirigersi verso la sua macchina che era parcheggiata a qualche metro da noi. 

<Notte Yosano e anche a te Dazai> dissia mia volte prima di incamminarmi in direzione del mio appartamento. 

Non fatto neanche venti metri che sentii qualcun altro camminare di fianco a me e non mi ci volle molto a capire di chi si trattasse. 
Prima di parlare sospirai e quando lo feci, una piccola nuvola bianca uscì dalle mie labbra. 

<Dazai perché mi stai seguendo?> gli domandai guardandolo con la coda dell'occhio. Anche così riuscii a vedere un sorriso divertito dipingergli il viso.

<Oh sono stato beccato!> esclamò facendosi in avanti con il busto e mettendo le mani in mostra, proprio come farebbe un personaggio di una cartone animato. 

<Sì e ripeto, che ci fai qua?> 

<Molto semplice: non posso lasciarti andare a casa da solo. Metti caso che qualche mal intenzionato ti seguisse e ti->

<Stai parlando di te per caso?> gli chiesi ironicamente e Dazai alla mie parole si portò la mano sul petto con fare drammatico, per poi dire:

<Chuuya! Io non farei mai nulla di tutto ciò! E io che volevo fare qualcosa di buono...> disse imbronciato e incrociando le braccia. Sembrava un bambino in questa maniera. Mi venne in automatico di sorridere e quando me ne accorsi, sentii il mio cuore perdere un battito. Scossi la testa e poi mi dissi che era dovuto dalla stanchezza. 

<Va bene sgombro e comunque vuoi rispondermi sinceramente alla mia domanda?> 

<Se proprio devo. Non avevo  voglia di tornare a casa e sarei stato da solo. Mi sarei annoiato e basta> 

<E quindi nella tua bella testolina hai pensato di venire da me?> chiesi entrando dentro la strada che porta dentro il quartiere in cui abito. 

<Ovvio, quindi mi lascerai anche dormire a casa tua?>

<Ho scelta?> 

Dazai fece finta di rifletterci attentamente per poi rispondermi con un "no" e proprio quando me lo diceva, raggiungemmo casa. O meglio, l'entrata del condominio. 

Ci volle qualche minuto per raggiungere effettivamente il mio appartamento, ma alla fine ci arrivammo. 

<Prima di te> dissi aprendogli la porta. Dazai mi ringraziò e senza farselo ripetere due volte entrò dentro casa, ma prima ancora si tolse le sue scarpe e stessa cosa feci io. 

"Mi sa che non dormirò nulla sta notte" pensai non appena vidi Dazai buttarsi a peso morto sul mio divano e chiedermi se avevo qualcosa da mangiare. 

Angolo Autrice

In questi tre giorni non faccio altro che avere mal di testa e finisco sempre per dormire tutto il pomeriggio :(
Voi però come state? Spero bene ^^
Riguardo al capitolo è un po' noioso secondo me, ma spero che vi sia piaciuto comunque ^^
E se è così lasciate una stellina e anche un commento. 

Alla prossima <3

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