XXI

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<Le regole sono molto semplici> iniziò a dire Tachihara, per poi mettersi in centro al nostro cerchio. <Proprio come in obbligo e verità bisogna utilizzare una bottiglia, prima di tutto.  La prima persona -in questo caso io- che fa girare le bottiglia sceglie le persone che dovranno passare per prime 7 minuti in bagno. Da soli. Nell'oscurità più totale. E la cosa si ripeterà per il resto dei giri. Semplice no?> domandò infine Tachi, posizionando poi al centro la bottiglia di plastica che teneva in mano.

Detto ciò il rosso con un colpo secco fece girare l'oggetto. Dopo qualche secondo quest'ultimo si fermò davanti alla figura di Higuchi. La ragazza uní subito dopo le mani in preghiera. Se si faceva abbastanza attenzione, si riusciva anche a sentire con chi sperava di finire dentro.
E a quanto pare qualcuno ascoltò le sue preghiere.
Quando la bottiglia si fermò davanti a Gin, per poco non iniziò a santellare e urlare dalla gioia.

<La prima coppia che darà inizio al gioco è quella di Higuchi e Gin! Buon divertimento!> e non appena Tachi finì di parlare, le due ragazze entrarono dentro il bagno.

<Bene ragazzi, quindi come vi siete conosciuti?> domandò Akutagawa, prendendo nel mentre un sorso della birra che si era versato poco prima nel suo bicchiere.

<Vero! Neanche a mei hai spiegato il vostro incontro> esclamò Tachihara, per poi mettere su un finto broncio e incrociare le braccia all'attesa del petto.

<In realtà non è niente di che> iniziai a dire. I ragazzi mi guardarono abbastanza confusi e allora raccontai il nostro incontro e di come cominciammo a parlarci.
Ovviamente non raccontai alcune parti, come per esempio quello che accadde a casa mia o a casa del moro quel giovedì. Soprattutto l'ultima.
Se l'avessi fatto domande su domande sarebbero cominciate a piovere. Soprattutto con Tachihara. Non sembrava, ma lui era un vero appassionato di gossip.

<Quindi fammi capire bene. Lui ti avrebbe inizialmente minacciato di andare dirlo al presente e alla fine ha preso le tue parti e boom! Siete diventati amici?> domandò Tachihara una volta che finii per raccontare tutto quello che accadde a me e Dazai in giro di quasi due mesi. La sua espressione era a dir poco confusa e scioccata. Anzi, per essere più precisi sembrava che lui avesse trovato del buon materiale.

<Sì> rispondemmo insieme io e il moro. 

<All'inizio dovete sapere che non mi sopportava per nulla> disse Dazai portando a galli i nostri primissimi incontri. 

<Davvero? Eppure sembrate andare d'accordo adesso e anche molto> ammise Atsushi che fino ad adesso era stato occupato ad accarezzare i capelli di Akutagawa. Il quale qualche minuto fa si era sdraiato appoggiando la sua testa sul grembo del suo ragazzo. Ripeto, erano troppo carini insieme. 

<Davvero Atsushi-kun! Mi aveva pure minacciato di tirarmi un calcio nelle palle!> si lamentó il moro e io alzai gli occhi al cielo.

<Ma che stai dicendo! Ti ho detto un'altra cosa sicuramente e poi questa mia minaccia è piuttosto recente!> esclamai non appena Dazai finì di parlare. <Se vuoi dire le cose come stanno dille bene> affermai dopo poco, per poi pizzicargli il fianco. Il moro si tirasse subito al contatto, per poi ripetere lo stesso gesto.

<Chibi ti pare che io riesca a ricordarmi una cosa del genere?> 

<Sei Osamu Dazai, semplice> 

<Allora ammetti di dire che sono intelligente, fantastico e-> 

<Sgombro non montarti la testa> gli dissi puntandogli il mio indice contro di lui, per poi avvicinarlo alla sua fronte e dare un colpo secco su di essa. Il moro si portò velocemente le sue mani sul punto colpito e mi rivolse uno sguardo sconvolto. Eccolo che ricominciava...

<Chuuya!> 

<Ben ti sta> dissi per poi appoggiarmi contro lo schienale del divano. Dazai continuò a comportarsi da drama queen, questo fino a quando Atsushi non parlò.

<Sembrate una coppia sposata da come vi comportate> alle sue parole per poco non mi strozzai, soprattutto quando Tachihara annuí alle sue parole.

<Mh, comunque quanto manca alla fine del tempo?> domandai cercando di far sviare il discorso. E per fortuna ci riuscii.

<Dovrebbe suonare adesso> e non appena Tachihara pronunciò queste parole la sveglia che aveva impostato sul telefono di Atsushi iniziò a suonare. La spense dopo neanche un secondo e allegramente si diresse verso la porta del bagno. 
Bussò una, due, tre volte e alla quarta finalmente si aprì. 

Se dovevo essere sincero mi aspettavo di vederle uscire in pessime condizioni. Anche perché detto tra noi, sembrava esserci una certa intesa tra le due.
Uscirono entrambe con un sorriso a trentadue denti stampato sul viso e non facevano altro che ridere. 

<Voto a questi vostri sette minuti?> domandò Tachihara assumendo la stessa posizione e tono di uno dei tanti conduttori che si vedono in tv.

<Un bel dieci, è stata di ottima compagnia> disse Higuchi buttandosi a peso morto sul divano.

<Stessa cosa te>

Come Tachihara ci spiegò all'inizio, Higuchi girò la bottiglia due volte e non so se fosse uno scherzo del destino o qualcosa del genere, ma uscimmo fuori come seconda coppia del gioco io e Dazai. Non sapevo se essere contento o no della cosa. Forse un mix?

 <Ah vero! Mi sono dimenticato di chiederlo prima, ma c'è qualcuno che ha paura del buio? Al di fuori di Atsushi> domandò Tachihara per poi colpirsi la fronte con la sua mano. Così forte che si sentì un forte "slap" in tutta la stanza. Non sarei stato per nulla sorpreso se sulla sua fronte ci sarebbero poi state le impronte delle sue dita. Anzi, mi sarei stupito se fosse stato il contrario.

<No> rispondemmo in coro tutti in coro e il rosso semplicemente annuì. 

Nel frattempo io e Dazai ci eravamo alzati e diretti verso la porta del bagno, che non aspettava altro che essere aperta da noi due. 
Feci per aprirla ma il moro lo fece al posto mio e non diede il tempo a Tachihara di dire qualcosa che subito la richiuse dietro alle sue spalle. 

Dovevo essere onesto? Non avevo per nulla una buona sensazione ad avere noi due rinchiusi in una stanza al buio. Non stavo insinuando che avessi paura che Dazai mi potesse fare del male o cose del genere. Avevo paura che non sarei riuscito a fermarmi o nessuno dei due. 

Non avevo neanche nessun idea riguardo a come avrei potuto reagire. Sicuramente non sarei stato scioccato o fermo come una bella statuina come accade neanche una settimana fa.

Ma Dazai invece? Che cosa avrebbe pensato?

Pensieri di questo genere cominciarono ad occuparmi la mente e fare avanti e indietro di continuo, fino a quando il moro parlò.

<Devo ammettere che è la prima volta che faccio un gioco del genere>

<Davvero?> gli domandai non appena riuscii ad uscire da quel mio flusso di pensieri.

<Già, tu invece?>

<No, non è la prima volta> dissi scrollando le spalle.

<Quindi tu sai cosa può succedere qua dentro no?> domandò qualche istante dopo e non mi ci volle un genio a capire a che cosa stesse insinuando.

<Sí, ma non mi è mai capito e poi, smettila con queste battutine!> gli esclamai contro per poi colpirlo sulla spalla.

<Mai> disse tirando fuori la lingua e per poi fare la linguaccia.

<Fanculo>

Angolo Autrice

Eccomi qua con un nuovo capitolo! Spero che vi sia piaciuto e preparatevi per il prossimo :)
Detto ciò, bye byee

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