<Dazai, dobbiamo parlare.>
-Qualche settimana prima-
<Chuuya che ci fai qui?> mi domandò Tachihara mentre prendeva posto e si sedeva di fianco a me.
Quel giorno, diversamente dalle altre volte, decisi di andare a pranzare in mensa come faceva la maggior parte degli studenti e delle persone che conoscevo.
Il menù del giorno dovevo dire che non era per niente male, era semplice ma molto buono. Il piatto principale consisteva in una zuppa di miso, come contorno una ciotola di riso bianco e poi come dolce, una gelatina ai frutti di bosco.<Mangiare no?> gli domandai a mia volta con fare ovvio. Tachihara alzò gli occhi al cielo per poi dirmi che questo lo aveva capito. Il tutto mentre cercava di non rovesciarsi addosso la zuppa.
<La mia domanda significava: perché sei venuto a mangiare qua oggi? Generalmente ti porti il pranzo da casa o lo prendi alle macchinette> spiegò dopo qualche secondo. Ora la domanda aveva un po' più di senso.
<Così> iniziai a dire facendo spallucce. < Anche perché stamattina mi sono svegliato in ritardo, quindi non ho avuto il tempo di prepararmi qualcosa e non avevo neanche voglio di mangiare qualcosa dalle macchinette> gli spiegai prendendo un sorso d'acqua. Vidi con la coda degli occhi Tachihara annuire alle mie parole e da lì a poco, la nostra conversazione si spostò su tutt'altro. Parlammo di quello che avevamo fatto in queste cinque ore di scuola e di quello che ci sarebbe aspettato fare nel pomeriggio.
Il mio amico mi disse che quel giorno doveva rimanere a scuola fino alle sette, perché questo weekend avrebbe avuto una gara contro la squadra di un'altra scuola e di conseguenza ci teneva ad arrivare preparato e anche a vincere. Voleva stracciarli e portarsi a casa una delle sue ultime vittorie, dato che entrambi eravamo all'ultimo anno di liceo.
Io invece diversamente da Tachihara non facevo parte di un club, quindi potevo tranquillamente andare a casa e poi basta. Però, dato che la scuola dava la possibilità di studiare in autonomo qua, molto probabilmente sarei rimasto a studiare nella mia classe fino alle cinque. Più o meno.<Beh devo dire che abbiamo entrambi un pomeriggio impegnativo> commentò il mio amico e non potei fare a meno di concordare con le sue parole e di pensare che questi pomeriggi impegnativi ci avrebbero seguito per ancora un po'. Anche perché il periodo degli esami di fine anno si stava avvicinando, quindi non potevo ignorare o rimandare lo studio. Mi sarei solo messo nei casini.
<Comunque come va con Dazai?> mi domandò dopo un po' Tachihara e alla sua domanda inarcai un sopracciglio, per poi guardarlo confuso.
<Come dovrebbe andare con Dazai?> gli domandai inclinando di lato la mia testa e guardandolo ancora più confuso.
<Per sapere, sai alla festa di Halloween sembrava che fosse successo qualcosa tra di voi> mi spiegò con un sorrisetto in viso e alle sue parole l'acqua mi andò di traverso. Inizia a tossire in men che non si dica e il mio amico piuttosto che correre in mio aiuto subito, rise.
<Che cazzo stai lì fermo!> gli urlai tra un colpo di tosse e l'altro. Tachihara, sempre con il sorriso stampato in faccia, decisi finalmente di aiutarmi.
Mi ci vollero alcuni secondi prima che riuscissi a riprendermi completamente e prima che smettessi di sentire un retrogusto di acqua dentro il mio naso.<Ora va meglio?> mi domandò il mio amico trattenendo una risata e per poi sedersi di fianco, proprio come prima.
<Sì e comunque riguardo alla tua domanda, non è successo nulla di che quella sera e...>, < e poi con Dazai non ho ancora parlato. Sai, andiamo comunque in classi diverse e siamo in corridoi diversi> gli spiegai e Tachihara semplicemente annuì alle mie parole, ma dal suo sguardo riuscii a capire che non mi credeva per nulla. Che quello che gli avevo appena detto non erano altro che balle, o almeno una parte di queste. Ormai mi conosceva da anni e riusciva a capire in un battito di ciglia quando mentivo e quando no. Però. come al solito, non disse nulla e non mi forzò a svuotare il sacco.
Lui preferiva che venissi a raccontargli di mia volontà la verità, anche se questo significava dover aspettare molto tempo.<Mh va bene. Ora scusami Chuuya ma comincio ad andare in classe che la pausa sta per finire>
<Va bene, a domani e buon allenamento>
<Grazie e buono studio a te invece!>
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<Ah...che stanchezza> dissi mentre mi abbandonavo completamente contro lo schienale della sedia. Dal quale cominciai a scivolare e, infatti, in giro di poco tempo mi ritrovai con il culo per terra.
Non avendo le forza, tanto meno la voglia di rialzarmi, decisi di rimanere seduto sul pavimento della scuola ancora per un po'. Tanto non c'era nessuno in classe che potesse venire a dirmi qualcosa, dato che la maggior parte dei miei compagni era già andata a casa oppure nei loro rispettivi club.Appoggiai la mia testa contro la mia sedia e svogliatamente presi in mano il libro di letteratura giapponese che si trovava sul mio banco. Rischiai di farmelo cadere in testa, insieme alla mia matita che era appoggiata sopra di esso.
In giro di poco ritornai a studiare, ma molto svogliatamente. Letteratura giapponese mi piaceva? Sì, ma era stancante dopo un po'. Soprattutto quando dovevi andare a capire i motivi per cui uno scrittore o poeta andava ad utilizzare una determinata parola. Ed era proprio quello che stavo facendo in quell'esatto momento. Infatti, ero tentato di non studiare il resto dell'analisi di quella poesia e di passare direttamente a fare gli esercizi che avevo da fare di fisica per domani.
Alla fine però mi convinsi di concluderla e di concentrarmi nel vero senso della parola. Anche se mi annoiava farlo, mi serviva.<Okay finito!> esclamai per poi battere le mani contento e anche soddisfatto del mio lavoro. Felice di aver concluso quella poesia mi alzai dal pavimento e misi via letteratura e tirai fuori il quaderno e libro di fisica. Dopo quelli potevo finalmente andare a casa e riposarmi giusto un po', prima di andare a lavorare.
Però, stare seduto per così tanto tempo mi aveva fatto intorpidire tutto il corpo. Quindi prima di riprendere a studiare decisi di sgranchire un po' la mia schiena e le mie gambe. Proprio mentre facevo strani movimenti con le braccia per tirare un po' i miei muscoli, sentii delle voci provenire dal corridoio e una di queste mi sembrava piuttosto familiare. Infatti, a distanza di qualche secondo vidi passare Dazai davanti alla mia classe.
Lo vidi poi fermarsi e parlare un attimo con i ragazzi che erano insieme a lui e subito dopo aprire la porta della classe e venire a passi lenti verso di me.
<Hey come va?> domandai a Dazai non appena mi raggiunse.
<Bene, tu?> mi domandò a sua volta per poi sedersi sulla sedia del banco che c'era davanti al mio.
<Stanco dai, non vedo l'ora di finire gli ultimi compiti e poi di andare a casa. Tu sei qui a scuola per il consiglio?>
<Mh> disse semplicemente, tenendo il suo sguardo puntato altrove. Da quando era entrato l'unico momento in cui mi aveva guardato in faccia, era stato solo quando mi aveva visto da vuoi la mia classe.
C'era qualcosa di strano in Dazai e di questo ne ero sicuro. Questo perché non aveva ancora fatto una delle sue solite battutine e non era per nulla euforico e strano come al solito.<Capito e tra quanto pensi di andare a casa? Perché se non finisci tardi ti andrebbe->
<Sta sera no Chuuya, sono occupato> rispose senza darmi neanche il tempo di finire la mia frase. Mi venne in automatico da rivolgerli uno sguardo più che confuso e leggermente infastidito.
<Dazai sicuro di stare bene?> gli domandai una seconda volta. Era la prima volta che lo vedevo rispondermi così distaccato.
<Sì e ora scusami ma devo andare> e senza aggiungere altro uscì dalla mia classe senza darmi neanche salutarmi.
Cosa cazzo era appena successo.
Angolo Autrice
Finalmente sono tornata a casa mia, giusto ieri e ora ho la connessione che mi va.
Quindi posso tornare ad aggiornare e scrivere senza avere la costante paura che alcune mie modifiche non vengano salvate HAHAAHAH
Comunque, ecco qua un nuovo capitolo. Spero che vi sia piaciuto e se è così lasciate un commento e una stellina ^^
Alla prossima

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Iris//Skk
FanfictionChuuya Nakahara ha soli diciassette anni e frequenta l'ultimo anno di liceo. Per tutta la sua vita la musica ha sempre occupato un ruolo importante e sarà proprio a causa di questa che si troverà a parlare con Dazai Osamu. All'inizio tra i due non...