XXII

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<Comunque Chuuya che cosa vorresti fare in questi sette minuti?> domandò Dazai dopo qualche secondo.

<Sinceramente non lo so> gli dissi appoggiandomi con la schiena contro il bordo del lavandino. Vidi, per quel poco che riuscivo a vedere, Dazai annuire lentamente a ciò che dissi. 

<Che ne dici di parlare?> 

Mi venne da rispondergli con "Wao, non ci avevo pensato!", ma mi trattenni. La tentazione però era alta se dovevo essere onesto. 

<E di che cosa?>,<Ti giuro che non riuscirei a fare una chiacchierata come quella della volta scorsa-> non feci in tempo a finire di parlare che Dazai mi parlò sopra e per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva. 

<Di quello che è successo la settimana scorsa. A casa mia. Che ne dici?> domandò inclinando di poco la testa.

Il mondo e così anche il tempo, sembrava come essersi fermato dopo le parole del moro.
Le immagini di quello che era accaduto in camera sua mi tornarono in mente una dietro l'altra e insieme a quelle riuscii anche a sentire e rivivere le stesse emozioni di quel giorno. Assurda come cosa, ma a quanto pare fattibile.  

<Io- Dazai non so esattamente cosa dire, non so->

<Te ne penti?> mi domandò senza lasciarmi il tempo di finire il mio discorso.
Se dovessi fare una lista di tutte le volte che Dazai mi aveva fermato o parlato sopra, sicuramente sarei andato avanti per molto. Un foglio non mi sarebbe bastato per nulla.  

<...> non gli risposi. Non perché me ne ero pentito, le ragioni erano ben altre. Inoltre, sarei stato solo un ipocrita a dire che non mi era piaciuto e che dopo non desiderai che lui mi avesse baciato. Lo sarei stato e anche tanto. 
Il motivo era anche piuttosto intuibile, avevo paura. Paura di quello che sarebbe potuto accadere dopo la mia risposta e di come e quanto il nostro rapporto sarebbe cambiato. Non ero neanche pronto ad aprire il mio cuore, non volevo provare quello che mia mamma aveva provato. Non volevo avere altro dolore nella mia vita.

<Quindi?> 

<Dazai...>

<Mentre aspetto la tua risposta, ti dico la mia. Io non me pento e non voglio neanche fare finta che non sia accaduto> e quelle parole mi colpirono molto più profondamente di quel che mi aspettavo. Sentii il mio stomaco stringersi. <E non mi dispiacerebbe ripeterlo, con te> aggiunse dopo poco e sentii il mio cuore perdere un battito e le guance andare a fuoco. 

<Quindi qual è la tua risposta Chibi?> mi domandò facendo dei passi nella mia direzione e in giro di poco mi ritrovai bloccato tra lui e il mobile. Bene, ora ero in trappola. Un cliché.

<Credo che tu sappia la risposta> dissi cercando di sembrare ed essere il più sicuro possibile. 

<Hai ragione, ma voglio sentire la risposta da te> insistette per poi fare scivolare la sua mano lungo il mio viso, arrivando sulle mie labbra che toccò dolcemente con la punta delle sue dita. 

<No, questa è la tua risposta. Contento?> non ci volle un genio a capire che sul viso del moro si fece spazio un sorrisetto divertito e che quello che accadde subito dopo avrebbe cambiato completamente il nostro rapporto, andando in netto contrasto con quello che mi ero detto poco fa. Probabilmente ce ne saremmo pentiti entrambi, ma in parte speravo che ciò non accadesse.

Senza neanche avere il tempo di metabolizzare la mia risposta, sentii qualcosa di caldo e umido premere contro le mie labbra. Per un momento mi bloccai. Non perché non sapevo che cosa fare, ma perché mi serviva qualche secondo per capire cosa diamine stesse succedendo e che in quel momento non stessi sognando. 
Non appena mi ripresi cercai di seguire il movimento delle labbra del moro, che non sembravano voler lasciare le mie neanche per un secondo. Inutile dire che il bacio divenne molto più spinto.  

Mi venne in automatico allacciare le mie mani intorno al collo di Dazai e giurai che lo sentii sorridere mentre mi baciava. Lui con la sua mano libera mi presa per il fianco e mi avvicinò a lui. 

A un certo punto interruppe il bacio e mi guardò semplicemente negli occhi, per poi dire:

<Sei bellissimo> 

Non feci in tempo a dire qualcosa che cominciò a lasciare una scia di baci lungo il collo. Lo fece molto lentamente e in alcuni punti sentii la mia pelle bruciare sotto al suo tocco.
Ansimai quando prese tra i denti un lembo della mia pelle e fece scivolare la sua mano sotto la mia maglietta e percorrere tutta la mia schiena, per poi tornare poco più sopra dei miei jeans. 

<Dazai> dissi allontanando il suo viso dall'incavo del mio collo. Non gli diedi neanche il tempo di domandarmi il motivo per cui lo chiamassi che lo avvicinai a me e lo baciai di nuovo. 
Sentii le braccia del moro avvolgermi completamente il mio busto e lasciai un sospiro di piacere quando i nostri bacini si toccarono. 
Le mie mani lasciarono la presa del suo colletto e incominciai a far passare le mie mani tra i suoi capelli mossi. 

Continuammo a baciarci fino a quando non sentimmo qualcuno bussare alla porta. Al suono mi allontanai da Dazai, interrompendo il bacio.
La prima cosa di cui mi accorsi era il battito del mio cuore. Non aveva mai battuto così forte in tutta la mia vita e mai avuto un respiro accelerato come questo. Ero sicuro che il moro si trovava nella mia stessa situazione. 

Forse potete prendermi per pazzo, ma riscivo ancora a sentire le labbra di Dazai contro le mie.

<Ragazzi il tempo è finito!> urlò Tachihara per poi accendere la luce del bagno. 
Quando la stanza venne illuminata il mio sguardo cadde direttamente su Dazai. I suoi capelli erano tutti arruffati e varie ciocche gli ricadevano lungo il viso arrossato. 
Le mia attenzione ricadde poi sulle sue labbra che erano più gonfie rispetto a prima e altrettanto rosse.

<Ragazzi?> urlò sempre Tachihara.

<Sì un minuto!> urlai a mia volta, per poi muovermi verso la porta ma prima di afferrare la maniglia e uscire, feci dei passi indietro e andai a controllare le mie condizioni davanti allo specchio. 

Proprio come Dazai le mie labbra erano gonfie, arrossate e stessa cosa il mio viso. Aveva assunto una nota molto più accesa. Sembravo un fottuto pomodoro.
I capelli, prima legati in una coda bassa, sembravano avere assunto vita propria e quando il mio sguardo cadde sul mio collo beh, per poco non strozzai Dazai. 

<Cazzo Dazai!> ringhiai per poi guardare negli occhi il moro dal suo riflesso nello specchio. 

<Ops> 

<Ti ammazzo> gli dissi cercando di nascondere la parte di pelle arrossata e quel succhiotto che mi aveva lasciato poco più sopra della zona della clavicola. Mi sa che indossare una maglietta come questa non era stata una grande idea, per nulla. 
Decisi alla fine di sciogliere i miei capelli e diciamo che in questa maniera sembravo aver migliorato la situazione, ma sicuramente avrebbero fatto domande. 

<Oh 'fanculo> e senza aggiungere altro uscii dalla stanza, con un Dazai che rideva della mia situazione. 

Non appena raggiungemmo gli altri ovviamente la prima cosa che notammo furono le occhiate che si scambiarono tra di loro quando si accorsero delle nostre condizioni, soprattutto della mia. Per fortuna non fecero domande a riguardo, molto probabilmente se le avessero fatte sarei finito per morire d'imbarazzo oppure il contrario.
L'unico però che fece una battutina fu Tachihara. 

<Vi siete divertiti eh?> domandò tirandomi un pugno sulla mia spalla.

<Ti conviene stare zitto se non vuoi morire> 

Il resto della serata lo passammo molto tranquillamente. Decidemmo di ordinare delle pizze e di guardare un film della Disney. Un po' assurdo dato che ad Halloween si dovrebbero guardare film horror, però ci divertimmo comunque. Soprattutto per i commenti di Tachihara, Higuchi e Dazai che facevano non appena ne avevano l'opportunità.

Se avessi però saputo che le cose sarebbero cambiate dopo questa serata, molto probabilmente me la sarei gustata molto di più e anche diversamente.

Angolo Autrice
AAAAA finalmente il capitolo dove si baciano è arrivato! Devo dirvi che scriverlo per me è stato un parto. Spero però che vi sia piaciuto.
Detto ciò, spero che vi siate gustati questo capitolo perché ora ci sarà un po' di drama :)
Bye bye

Iris//SkkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora