Dazai pov
<Yosano esattamente che cosa dovrei farci con questo bicchiere di birra?> domandò Chuuya mentre annusava, proprio come avrebbe fatto un cane, il contenuto del bicchiere che gli aveva dato la sua amica.
La mora alla domanda stupida fatta dal rosso alzò gli occhi al cielo e gli rivolse uno sguardo che parlava da solo.<Non lo so, tirarlo in testa a qualcuno? Ma che domande sono? > gli chiese Yosano per poi strappargli il bicchiere di mano e prendere un sorso da esso.
<Domande di uno che non vuole essere licenziato. Lo sai che non posso bere->
<23 agosto. Penso che tu te lo ricordi molto bene, mh?>
<'Fanculo> e senza aggiungere altro Chuuya riprese il suo bicchiere, ma prima ancora di appoggiarvi le sue labbra prese un sospiro. <Giuro che se anche solo con questo bicchiere vado K.O, non berrò mai più> e senza aggiungere altro prese un sorso della bevanda.
Vidi con la coda dell'occhio Yosano scuotere la testa con le sue labbra tirate all'in su in un sorriso divertito.Sapevamo entrambi che il rosso non avrebbe mai rispettato questa sua promessa. Però ci aveva provato. L'importante era questo, no?
Non appena Chuuya finí il bicchiere di birra, cominciò a passarsi la mano davanti alla bocca con una faccia totalmente schifata.
A quanto pare la birra non era stata di suo gradimento.<Dazai ne vuoi un po'?> mi domandò Yosano mentre si preparava un altro bicchiere.
<No grazie, sta sera non me la sento di bere> le spiegai prima di alzarmi dalla sedia e poi camminare in direzione di Chuuya. Ma neanche il tempo di fare un passo che sentii la testa girare. Mi venne in automatico da appoggiarmi contro il lato smussato del bancone e fortunatamente ci riuscii.
Però un bicchiere che si trovava vicino al bordo non fu così tanto fortunato come il sottoscritto, infatti, in giro di qualche secondo si sentii qualcosa cadere e frantumarsi contro il pavimento piastrellato del locale.<Dazai!> urlò Chuuya prima di avvicinarsi e mettere il suo braccio intorno alla mia vita e tirarmi vicino a sé. <Tutto bene?> mi domandò subito dopo per poi farmi allontanare e sedere poco più in là da dove si trovavano i pezzi di vetro.
<Sì, è stato solo un mancamento. Tranquillo> lo rassicurai, passando la mia mano tra i suoi rossi capelli.
<Sicuro?> mi chiese una seconda volta e alla sua domanda annuii semplicemente.
<Potresti però darmi dell'acqua con dello zucchero? Potrebbe aiutare un po'> gli dissi rivolgendogli un sottile e stanco sorriso, che non raggiungeva i miei occhi.
Senza aggiungere altro vidi Chuuya alzarsi e andare dietro il bancone e preparare ciò che gli chiesi. Nel frattempo Yosano cominciò a raccogliere i cocci di vetro con la scopa e poi metterli dentro un sacchetto."Meno male che manca ancora un po' prima dell'apertura" pensai buttando indietro la testa e chiudendo gli occhi. Ero troppo stanco.
<Ecco qua> sussurrò Chuuya prima di appoggiare e far strisciare il bicchiere sulla superficie del bancone.
<Dazai, comunque se non te la senti di lavorare o non ti senti bene durante il turno diccelo pure. Prima la tua salute e poi il lavoro> mi ricordò Yosano mentre rimetteva a posto la scopa.
<Va bene>
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<Quindi volete due patatine fritte e due bottiglie di birra?> domandai una seconda volta per confermare l'ordine e la coppia annuì.
Soddisfatto, allora, li salutai con un leggero inchino della testa e senza pensarci due volte mi incamminai verso il bancone. Dietro al quale trovai Chuuya intento a preparare un cocktail e Yosano pagare uno dei tantissimi clienti della serata.<Ecco qua per la vostra gioia un altro ordine> dissi con tono ironico prima di appoggiare il foglietto che tenevo in mano. Alla vista di quel pezzo di carta vidi gli occhi dei miei due colleghi spalancarsi e lamentarsi subito dopo.
<E pensare che oggi è mercoledì!> sbuffò Chuuya prima di leggere l'ordine, accartocciarlo e buttarlo dentro la tasca del suo grembiule. Ridacchiai leggermente alla sua reazione e prima di incamminarmi in direzione dell'ennesimo cliente salutai il rosso e Yosano con un cenno di mano, che venne subito dopo ricambiato.
A distanza di una decina di minuti arrivò il momento di andare in pausa. A passi stanchi mi diressi verso la porta che dava sul retro del locale. Era come se quella poco forza che avevo, fosse sparita.
Non appena entrai una vampata d'aria fresca mi colpii in viso. Finalmente si che potevo respirare.Decisi di passare questi miei quindici minuti di pausa stando seduto e cercando di riposare un po'. Ero sicuro che se non avessi chiuso gli occhi per almeno qualche minuto, più tardi me ne sarei potuto pentire. Infatti, non volevo stare male. Non ancora e tanto meno non ora. Sapevo che fare così non avrebbe aiutato il mio corpo, ma poteva farcela. Proprio come aveva fatto fino ad adesso.
Stanco appoggiai la testa contro l'unico tavolino presente nella stanza e prima ancora che me ne accorgessi, mi addormentai.
<...Dazai>
<Dazai>
<Mh... che c'è> domandai leggermente infastidito e con la voce impastata a causa del sonno. Lentamente, ma molto lentamente, aprii i miei occhi e mi ci volle un po' prima che smettessi di vedere sfocato. E non appena riuscii a mettere a fuoco la figura che avevo davanti a me, mi rilassai.
<Devi rientrare, la pausa è finita>
<Oh grazie Chuuya> lo ringraziai prima di alzarmi e camminare in direzione della porta che dava al locale.
Non feci però in tempo a fare un passo che sentii le mie orecchie fischiare. Quello che mi circondava cominciò girare e subito dopo il mio corpo perdere forza e prima ancora che me accorgessi, mi ritrovai per terra. Fortunatamente non colpii la testa, ma sicuramente non ero nelle condizioni tali da rialzarmi e fare finta che non fosse successo nulla. Di sicuro avevo preso una bella botta al culo.<Dazai!> urlò Chuuya per poi venirr di fianco a me. Sentii il palmo freddo della sua mano appoggiarsi contro la mia fronte e una serie di brividi percorrermi tutta la schiena.
<Cazzo scotti!> esclamò subito dopo.
<E tu invece sei un ghiacciolo->
<Dimmi qual è il numero di Mori> mi interruppe Chuuya prima di estrarre il telefono dalla tasca dei suoi pantaloni. Alla sue parole gli rivolsi uno sguardo leggermente confuso. Ma che cambiai subito in uno sguardo di uno che non era per nulla contento.
<Esattamente che cosa pensi di fare?>
<Chiamare il tuo tutore legale, tu non continui a lavorare in queste condizioni> affermò a denti stretti.
<Chuuya posso farlo tranquillamente> gli dissi per poi prendergli il telefono dalle sue mani. Il rosso però non sembrava essere molto convinto delle mie parole e tanto meno contento. Infatti, mi guardò leggermente storto.
<Se pensi che fare così possa fare qualcosa ti sbagli di grosso>
<E chiamare Mori pensi che serva a qualcosa?>
<Sì, è molto meglio che vederti fare lo zombie perché non ti prendi cura del tuo corpo> , <Quindi dammi il numero di Mori sennò avviso Fukuzawa.> insistette Chuuya per poi strapparmi il telefono dalle mie mani. Senza neanche darmi il tempo di rispondere.
Non provai nemmeno a mettere un po' di forza nella mia presa perché, anche se lo avessi fatto, non sarebbe servito a nulla. Sarebbe stato del tutto inutile. Così come il mio precedente tentativo nel convincere Chuuya a non chiamare Mori.Forse avevo sbagliato.
Angolo Autrice
Beh, vi dico solo di prepararvi per il prossimo capitolo :)
Scherzi a parte (forse), grazie mille per le quasi 700 visual ^^

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Iris//Skk
FanficChuuya Nakahara ha soli diciassette anni e frequenta l'ultimo anno di liceo. Per tutta la sua vita la musica ha sempre occupato un ruolo importante e sarà proprio a causa di questa che si troverà a parlare con Dazai Osamu. All'inizio tra i due non...