"Ma vedi un po' te se devo pure fargli da fattorino " pensai guardando la merenda che Dazai mi aveva chiesto di prendergli e anche la sciarpa che si era dimenticato a casa mia.
Non c'era una volta in cui quel ragazzo quando veniva a casa mia non si dimenticasse qualcosa.
La volta prima di questa aveva lasciato le sue cuffie, la volta prima ancora il suo quaderno e libro di letteratura giapponese.
Certo che aveva la testa tra le nuvole.Mentre camminavo per i corridoi della scuole, con destinazione la classe di Dazai, sentii il mio cellulare vibrare nella tasca dei miei pantaloni. Non ci voleva un genio a capire di chi si trattasse, chi poteva essere se non quello spilungone di Dazai?
Da: Dazai
Chibi scusami mi sono dimenticato di dirti che non sono in classe, ma sul tetto della scuola
Grazie ancora e a dopo :)Quando lessi il messaggio per poco non tirai il cibo del moro contro il pavimento. Mi ero fatto letteralmente metà scuola per nulla?
Scossi la testa e mentre rispondevo al messaggio cominciai a incamminarmi verso il tetto della scuola. Non mi ci volle molto ad arrivaci, anche perché più mi allontanavo dalle classi, meno gente c'era e quindi potevo camminare più velocemente senza preoccuparmi degli altri che mi stavano vicino.Non appena raggiunsi la porta che dava al tetto della scuola, senza pensarci due volte l'aprii e per poco non imprecai.
A qualche metro da dove mi trovavo io, sedevano sul pavimento due figure maschili che sembravano essere, non solo impegnate a mangiare, ma anche a giocare a tris e queste figure altro non erano altro che dei vecchi clienti del bar in cui lavoravo."Ci mancava solo questa" pensai tirando i miei capelli all'indietro e sbuffando.
Se pensavo che Dazai poteva essere una possibile minaccia al mio lavoro, quei due lo erano altrettanto. Dovevo sperare solo che non mi riconoscessero, solo quello.In tutto ciò Dazai non c'era e la voglia di buttare la sua roba per terra e andarmene per poi mandarlo a fanculo non appena lo avrei visto, era alta. Meno male che mi aveva detto di essere qua. Quello sgombro prima o poi le avrebbe prese. Era questione di tempo.
Per capire dove si poteva essere mai cacciato Dazai,mi venne in automatico di avvicinarmi ai due ragazzi per chiedere se sapevano dove poteva essere.
<Scusate per caso avete visto Dazai Osamu?> domandai non appena li raggiunsi. I due, che fino a quel momento erano stati impegnati a giocare, si fermarono.
Il ragazzo dalla montatura degli occhiali simile a quella di Harry Potter mi rivolse uno sguardo leggermente confuso. L'altro invece sembrava essere più tranquillo e fu anche il primo che parlò.
<Tu sei Chuuya?> mi domandò prendendo in mano il suo telefono, per poi passarlo al suo amico. Il quale annuì semplicemente a quello che aveva visto o letto.
<Sì, perché?>
<Dazai ora è impegnato con il prof di il coordinatore della classe, ti va di stare qua nel frattempo? Ha detto che non dovrebbe metterci molto> propose il ragazzo dai capelli rossastri.
<Non credo che ci sia nessun problema> dissi mentre mi sedevo davanti ai due. Il rosso semplicemente sorrise, gesto che ricambiai con un leggero inchino del capo.
<Comunque io sono Oda, lui invece è ancora Ango>
<Piacere> disse Ango per poi a sua volta un piccolo inchino.
<Il piacere è mio> risposi a mia volta.
Se pensavo che con loro avrei potuto passare una pausa pranzo abbastanza imbarazzante e silenziosa, mi sbagliati di grosso.
Questo perché non appena finirono di presentarsi, cominciarono a farmi domande su domande e mi raccontarono alcuni aneddoti sia su di loro che su Dazai. Non mi ci volle molto a capire che questi erano gli stessi amici con cui il moro aveva provato a trascorrere la notte in spiaggia in pieno inverno e gli stessi che giusto un mese fa avevano ordinato per il loro amico che era in ritardo.Ritornando a noi, Oda mi raccontò della volta in cui lui e Dazai erano andati a mangiare in questo locale vicino casa sua e che per poco il moro non si strozzò con il curry che aveva ordinato. Aggiunse anche che quella volta giurò che non avrebbe mai più mangiato piccante nella sua vita, soprattutto il curry.
<Ora si spiega anche la faccia schifata che ha fatto quando ho mangiato il curry a casa sua> affermai prendendo un morso del panino che Ango e Oda mi avevano offerto, vedendo che non avevo la mia merenda ma solo quella di Dazai.
<Sei già stato a casa di Dazai?> mi domandò Ango guardando nel frattempo Oda e giurai che nei loro occhi si accese una strana luce.
<Sì, per un progetto. Si per un progetto> affermai una seconda volta.
<Mhh va bene. Comunque Chuuya devo ammettere che sei molto diverso da quel che pensavo> ammise dopo un po' Oda.
<In che senso?> chiesi leggermente confuso. Cosa diamine gli aveva raccontato Dazai?
<Sai, da quando Dazai ti ha conosciuto non fa altro che parlare di te. Ci dice sempre di quanto tu sia basso, testardo e anche di come->
<Odasaku la prossima volta non ti dico nulla!> esclamò qualcuno da dietro le mie spalle. Non feci in tempo a girarmi che sentii Dazai appoggiarsi contro l'incavo del mio collo. Un brivido mi percorse tutto il corpo non appena avvertii il respiro del moro contro la mia pelle. Cercai di muovermi così da far capire a Dazai che doveva spostarsi. Ma a quanto pare non sembrava molto propenso a farlo.
<Ops> disse solamente Oda per poi fare spallucce e sorridere innocentemente al moro. Dazai fece per dire qualcosa ma Ango gli parlò sopra.
<Com'è andata con il prof?> domandò Ango, cercando ovviamente di portare il discorso da tutt'altra parte.
<Bene dai. Ha detto che dalla prossima settimana devo cominciare a ritirare le firme>
<Firme per cosa?> domandai spostandomi di poco. Per quanto la posizione potesse essere comoda per lui, di certo non lo era per il sottoscritto.
Questo però non accadde, perché non appena cercai di muovermi avvertii le mani di Dazai sul mio bacino per tenermi fermo. Provai ad allontanarmi dalla sua presa, ma alla fine ci rinunciai.
Se però dovevo rimanere in questa posizione ancora per molto, era giusto che mi mettessi comodo e quindi cercai una posizione più comoda.<Per il ballo d'inverno>
<Presumo che sarà organizzato sempre dal consiglio, giusto?> domandò sempre Ango aggiustandosi nel frattempo gli occhiali, che sembravano essere sul punto di cadere dal suo naso.
<Già, però hanno detto che prenderanno in considerazione alcune proposte di noi studenti. Quindi sbizzarritevi>
<Non ti preoccupare> disse Oda facendo un pollice all'insù, per poi guardare il suo telefono e digitare subito dopo qualcosa.
<Dazai comunque ecco qua quello che mi avevo chiesto di prenderti e quello che hai dimenticato a casa mia> dissi al moro per poi passargli le sue cose.
<Grazie mille Chibi!> esclamò per poi accarezzarmi i capelli.
<Non sono un cane!> urlai imbarazzato per poi prendere la sua mano e allontanarla da me.
<Ancora a negarlo?> mi domandò Dazai per poi sbuffare. Come se io fossi nel torto e lui no.
<Va te faire foutre> dissi prima di alzarmi, salutare Oda e Ango e andarmene.
<Così non vale Chuuya! E dove stai andando?>
<In classe dove sennò?> chiesi con fare ovvio.
<Ti accompagno allora>
<Anche no e grazie mille per il pranzo!> urlai andando in direzione della porta e per poi aprirla.
<Ciao Chuuya è stato un piacere conoscerti>
<Anche il mio> dissi con un leggero sorriso prima di spingere la porta verso l'interno e andare in direzione della mia classe.
Angolo Autrice
Eccomi qua con un nuovo capitolo! Detto sinceramente non so che cosa dire, se non grazie mille per le quasi 300 visual. Davvero, grazie mille <3
Spero che il capitolo come al solito vi sia piaciuto e se è così lasciate una stellina e un commento. Alla prossima ^^
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Iris//Skk
FanfictionChuuya Nakahara ha soli diciassette anni e frequenta l'ultimo anno di liceo. Per tutta la sua vita la musica ha sempre occupato un ruolo importante e sarà proprio a causa di questa che si troverà a parlare con Dazai Osamu. All'inizio tra i due non...